ecco! uno così come fermacarte sulla scrivania farebbe un figurone!
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gli elmi "bohler" sono tra i piu' chiaccherati e controversi assieme agli interni in patte bianche, il motivo reale e' che effettivamente a conflitto ultimato vennero trovati qualcosa come decine di migliaia (pare 20.000) di elmi vuoti semilavorati assieme ad interni e accessori bellici, questi vennero completati e distribuiti ai neonati eserciti dell'est
questo che ci mostri presenta tutte le caratteristiche (da te sapientemente evidenziate) della produzione bellica che lo collocano effettivamente tra i produttori meno comuni da reperirsi ... complimenti bell'elmo
stefano
Ciao Stefano,
a seguito del tuo ultimo post ho compiuto una piccola indagine sul web e dalle informazioni recuperate, le quali citano nello specifico come fonte una documentazione ufficiale raccolta da Baer, risulterebbe che nel febbraio 1922 erano ancora in giacenza presso lo stabilimento della "Gebrueder Boehler A.G." di Kapfenberg la bellezza di 11.800 elmetti ordinati, prodotti e accettati dal "13 Abteilung" ( e quindi per questo penso regolarmente timbrati) prima del termine del primo conflitto ma successivamente non consegnati al "Kriegsministerium" che di conseguenza non li aveva mai pagati.
Questo lotto fu quindi acquistato proprio nel 1922 dal rinominato "Ministero della guerra austriaco" al prezzo di 400 corone al pezzo e inviato all' "Heeres Bekleidungsamt" ( Deposito dell'esercito) di Brunn.
La stessa fonte riporta anche che in data 31 dicembre 1918 presso la fabbrica "Krupp Berndorfer" erano in giacenza ben 44.045 elmi di foggia "tedesca" ( probabilmente quelli noti come "ungheresi") e 12 di foggia "austriaca" ( forse Berndorfer pre "ungheresi" o gli ultimi "paperini").
Non ho idea di quanto valesse allora una corona ma, col senno di poi e soprattutto per il beneficio dei bisnipoti, sarebbero stati soldi ben spesi in particolare per i Berndorfer di qualsivoglia modello si trattasse...
Un saluto.
Ari
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