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Discussione: Elmetto M16 Austriaco tra le due guerre

  1. #1
    Utente registrato L'avatar di piesse
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    Elmetto M16 Austriaco tra le due guerre

    Per continuare e integrare il discorso in corso sul topic dell'elmetto M16 ricondizionato SS, e in genere gli elmetti M16 austriaci riutilizzati negli anni fra le due guerre mondiali, propongo questo elmetto, ricondizionato negli anni 30, o forse addirittura costruito nel dopo prima guerra mondiale; l'elmetto presenta secondo me molti spunti interessanti di osservazione e discussione che volta per volta descrivo.

    Due immagini del fianco destro, dove si rileva il profilo e i rivetti tondeggianti cosiddetti di stile ceko, ma utilizzati in quest'epoca anche sugli elmetti austriaci.
    Faccio notare come condizioni di luce diversa, pur avendo scattato le foto nello stesso luogo e a distanza di pochi minuti, facciano sembrare il colore dell'elmetto assolutamente diverso, questo per ribadire come a volte le foto possono essere ingannevoli.








    Tre immagini del fianco sinistro; qui è da notare la bella decal, in ottime condizioni di conservazione; ritengo si tratti di una insegna relativa a Corpi in servizio presso il Cancellierato Austriaco; ho visto almeno altri due o forse tre elmetti con un'insegna pressoché identica, di almeno uno dovrei anche aver salvato una foto, magari la invierò.
















    Due immagini frontali:






    Alcuni particolari, esterni e interni, dei rivetti reggicerchio:












    Particolari esterno e interno dell'areatore





    Rivestimento interno e particolari dei cuscinetti:












    Particolari del soggolo:

















    I marchi: questa è una delle parti più interessanti in quanto all'interno, sulla falda sinistra, c'è un marchio poco visibile ma strano, sembrano quattro "zeri" o "O"; sopra al secondo sembra ci sia un altro marchietto rotondo; purtroppo non si capisce molto.
    Acora più interessante perché (per me) assolutamente inedito un marchio, che tra l'altro ho scoperto proprio ieri per caso, perché in quella posizione mai lo avrei cercato, è quello poco visibile ma indubbio, presente sulla calotta, all'ESTERNO: si tratta come vedete di una lettera B e un numero che sembra essere 194.
    Mai visto prima d'ora un marchio punzonato all'esterno di nessun elmetto.





    il marchio cupolare





    La posizione del marchio cupolare:

  2. #2
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    Come ho notato alcuni istanti fa nel topic "M16...da salvare", il marchio punzonatoi su questo elmo pare essere 16866 che è identico appunto al marchio (più nitido nel mio ma identico stile) dell'elmetto del topic citato.
    Caso estremamente singolare: o falsi fatti in serie o numero non di produzione, ma identificativo del produttore: cosa ne pensate?

  3. #3
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    Ciao Piesse,siccome sull'elmo che ho postato non c'è nessun dubbio in quanto è di proprietà* da ben due generazioni....opterei per la seconda ipotesi,attendendo sempre e cmq eventuali conferme /o smentita da esperti del campo.
    Piuttosto,nel tuo,non c'è nessun timbro ad "inchiostro" sulla falda?Te lo chiedo xchè tempo addietro ho avuto tra le mani un M16 AU subito posteriore al conflitto,che oltre ad avere tutti i "crismi" du un bellico,aveva questo timbro triangolare che lo "declassificava" a post,seppur con pareri discordanti a tal proposito.

  4. #4
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    Grazie Giancarlo, ovviamente parlando di "falsi" l'ho detto in maniera quasi ironica; ritengo che non lo siano nessuno dei due, ma la singolarità* di questa punzonatura, tra l'altro in elmetti capitati da strade completamente diverse ma stranamente nello stesso momento su un forum, e per caso, è da notare.
    Tra parentesi devo dire che il colore del M16 di Buzz (sotto al nero) mi sembra molto simile al colore del mio.
    Non ho nessun marchio a inchiostro; piuttosto, nota se alle volte anche quello di Buzz ha la punzonatura sulla cupola.

  5. #5
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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    Non mi paiono falsi nessuno dei due. Mi ricordo sul defunto forum che c'era gente che
    si accalorava per dimostrare la non genuinita' del pezzo postato da Piero. Ebbene, questi
    sono elmetti ricondizionati negli anni '30 ed il marchio dovrebbe essere quello della
    BGB della Bruachbar di Brunn.Non sono elmi ricostruiti, ma semplicemente ricondizionati all'epoca
    con nuovi accessori.Un po' piu' difficile stabilire l'origine degli scudetti.Potrebbe essere
    polizia, o qualunque altro reparto del nuovo stato austriaco, poi fagocitato con l'annessione.Li hanno portati poco.
    Posto una foto degli anni '30: gli elmetti austriaci sono tutti lucidi
    e ricondizionati:


    Immagine:

    38,34 KB

    Se uno li trovasse ora, si accorgerebbe che sono differenti da quelli
    della 1^GM.Ma non sono falsi. Troppo facile classificare come falsi
    cose che non si sono mai viste...[]PaoloM

  6. #6
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    Come dicevo, mi è capitato di vederne qualcun altro; queste son le foto di due esemplari trovati girovagando in rete; la qualità* è scadente però sono evidenti.




  7. #7
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    Piccole informazioni al fine di datare insegne e elmetti.


    Con la sconfitta della 1gm e la dissoluzione dell'Impero Austro-Ungarico lo stemma Imperiale Asburgico qui sotto raffigurato andò in pensione:



    Fra il 1919 e il 1920 nacque un nuovo piccolo Stato, la Prima Repubblica Austriaca, che adottò uno stemma derivato dal precedente, ma molto semplificato, che aggiungeva i simboli del lavoro, la falce e il martello, impugnati dalle zampe dell'aquila, non più a due teste e non più coronata, ma sormontata da una corona turrita.



    La nuova Repubblica come molti altri Stati dell'Europa post bellica fu tormentata da miseria, mancanza di lavoro e duri conflitti socio-politici, che portarono a situazione di guerra civile, conclusasi con la presa al potere, nel 1932, di Engelbert Dollfuss, leader del Fronte Patriottico, movimento che si inspirava da vicino al Fascismo di Mussolini, ma che era decisamente contrario alle pressioni di Anschluss (annessione) provenienti dalla vicina e potente Germania Hitleriana; ciò portò, nel 1934, ad un tentativo di colpo di stato Nazista, ispirato dai tedeschi; il Putsch fallì, anche per il deciso intervento di Mussolini in favore dell'Austria, ma lo stesso Dollfuss trovò la morte negli scontri; gli successe il collaboratore Kurt von Shuschnigg, che però non riuscì ad impedire il nuovo tentativo di annessione nazista del 1938, anche perché stavolta Mussolini si fece da parte, lasciando campo libero a Hitler, divenuto nel frattempo alleato; la Wehrmacht infattì entrò in Austria immediatamente prima che il Referendum indetto da Von Shuschnigg pro o contro annessione potesse essere svolto.
    Comunque in questo periodo 1934-1938 lo stemma nazionale subì ancora modifiche, divenendo quello che compare sul mio elmetto e sugli altri due postati, ovvero l'aquila tornò ad essere a due teste, e scomparvero falce e martello.



    Definitivamente, il 1° maggio 1945, proclamando la Seconda Repubblica Austriaca, si ripristinò lo stemma del 1919, aggiungendo solo sulle zampe dell'aquila una catena spezzata, simbolo della ritrovata libertà*; detto stemma fu aggiunto sulla bandiera nazionale, fino ad ora mai fregiata, e detta configurazione fu riconfermata nel 1984 ed è tuttora in essere.



    Infine, per la curiosità* degli amici Triestini, ecco lo stemma della loro città* (molto simile a quello degli elmetti), o più precisamente del Ducato di Trieste, dal 1464 al 1809, concesso in seguito al valoroso comportamento dei Triestini nella guerra contro Venezia, a fianco dell'Austria:


    e un estratto della motivazione:

    "... Abbiamo quindi deliberato di accrescere li armeggi e le insegne pubbliche della città*, colle armi e colle insegne della nostra Casa ducale in perpetuo onore della detta città* e dei fedeli nostri cittadini, statuendo con ducale costituzione che la città* ed il Comune di Trieste da oggi in poi portino la vittoriosa Aquila bicipite del Sacro Impero nella parte superiore dello scudo, coi suoi propri e naturali colori; nella parte inferiore poi l'armeggio del nostro Ducato d'Austria coi suoi colori rosso di sopra e di sotto, bianco nel mezzo, ad uguale tripartizione di traverso; dalla base dello scudo s'alzi la tricipite lancia di San Sergio martire, protettore della città* e del popolo, la quale lancia da tempi antichi servì di singolare armeggio alla città*;...."

  8. #8
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    Complimenti per l'elmetto che hai postato,Piesse.Davvero pregevole.
    A/F 505 PIR 82ND AIRBORNE DIVISION "ALL AMERICAN"
    H-MINUS
    ALL THE WAY!

    www.progetto900.com

  9. #9
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    Messaggio inserito da marpo

    BGB66 (non 16866) è il marchio della Bruachbar, di Brunn, come già* detto. (pag. 444 di EH).66 e' la taglia dell'elmetto d'acciaio.PaoloM

    --------------------------------------------------------------------------------

    Riprendo il messaggio di Marpo dell'altro topic, dove ho già* ringraziato per la risposta, e chiedo allora se hai risposta per la punzonatura sopra la calotta.


    Per Blaster: grazie dei complimenti!! ma soprattutto mi piace pescare sempre argomenti che interessino e stimolino la voglia di chiacchierare.
    Anche se per ora lo faccio quasi da solo, devo dire....[]

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da piesse

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    Messaggio inserito da marpo

    BGB66 (non 16866) è il marchio della Bruachbar, di Brunn, come già* detto. (pag. 444 di EH).66 e' la taglia dell'elmetto d'acciaio.PaoloM

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    Riprendo il messaggio di Marpo dell'altro topic, dove ho già* ringraziato per la risposta, e chiedo allora se hai risposta per la punzonatura sopra la calotta.


    Per Blaster: grazie dei complimenti!! ma soprattutto mi piace pescare sempre argomenti che interessino e stimolino la voglia di chiacchierare.
    Anche se per ora lo faccio quasi da solo, devo dire....[]
    Non posso non quotare queste tue ultime parole,purtroppo...per fortuna che c'è Gandalf però che ti dà* una mano....[]
    Lo stemmo ovviamente lo conosco,e ti ringrazio anche per le nozioni riportate a seguito.
    Aggiungo,altra curiosità* o come volglia chiamarsi,ci sono numerosissimi triestina che sulla loro automobile,o moto,o qualsiasi altra cosa,invece della tradizionale "I" applicano quello stemma....
    che brodo che è Trieste ragazzi,che brodo[]

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