“Il Platayul”
(campagna di Jugoslavia 1941 – 1943)

Inchiodati al grembo freddo della roccia
sentimmo intorno gli ultimi chiarori pallidi disfarsi.

Quanta, pel fatale cammino, ansia di fatica e di dolore !
Ma non maledicemmo, montagna, il sole che moriva
sul tormento dispiegato del tuo silenzio.

Ma dai sommersi boschi salì poi l’inganno perfido, a
cancellar dagli occhi stanchi il riso della tua bellezza eterna
e contro il volto freddo della terra impassibile sfuggendo,
che il sangue mio torpido costrinse le nebbie tue udiranno
ancora l’eco di cruenta battaglia.

La roccia bruciò nell’arsura e invadè risalente dalla selva ira
di gente nemica e schianto di bufera ai passi eroici della morte.

Eppure sorrise la luce dell’alba e il verde balzo d’un piumato fante,
la raccolta schiera di giganti dirompe, il volto raccolse
dalla mia primavera d’armi.

AUTORE: M.llo Ord. CC Mario ROSSI (1924 – 1994)