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Discussione: Pmd-6f

  1. #1
    Utente registrato L'avatar di AndreaBG
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    Pmd-6f

    Ciao a tutti
    Le mine a scatola russe PMD furono una novità sui campi di battaglia, la loro produzione era molto economica ed erano invisibili ai metal detector dell'epoca, furono così efficaci che tedeschi, italiani e finlandesi si misero a copiarle cosa che fecero anche molti altri paesi una volta finita la seconda guerra mondiale.
    Il design della mina è molto semplice consiste in un blocco di esplosivo racchiuso in una scatola di legno, l'accensione avveniva grazie ad un accenditore MUV che, una volta sottoposto ad una sufficiente pressione, rilasciava il ferretto che teneva ferma la molla e quest'ultima percuoteva il detonatore innescando l'esplosione.

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    La mina fece la sua prima comparsa nella guerra fra URSS e Finlandia, nella foto un soldato finlandese con diverse PMD-6.

    Durante l'assedio di Leningrado le truppe russe, accerchiate e a corto di rifornimenti, trovarono un modo per rendere la PMD-6 ancora più economica: il blocco di esplosivo venne sostituito con una bottiglia di vetro che conteneva una soluzione di petrolio/benzina e nitrato di ammonio ovvero un fertilizzante usato ancora oggi per la creazione di ordigni improvvisati.
    Oltre alla bottiglia la mina era composta da un più piccolo recipiente in vetro, dove alloggiava il detonatore, che veniva fissato alla bottiglia tramite additivi chimici; questa variante è detta PMD-6F.

    Nonostante il fatto che la PMD-6F fu una soluzione di emergenza, questo tipo di mina è stato usato in grandi quantità nell'area attorno a Leningrado.

    Questa è la mia

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    Le parti in vetro della mia mina vengono da questo grosso ritrovamento

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  2. #2
    Utente registrato L'avatar di stecol
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    ПМД-6ф = Противопехотная Мина Деревая 6 флаконная
    PMD-6F = Protivopekhotnaya Mina Derevaya 6 Flakonnaya -> Mina Antiuomo in Legno 6 Bottiglia.


    "La PMD-6F è una mina antiuomo ad azione locale funzionante a pressione, ideata e prodotta dai russi durante la II G.M. Derivata dalla PMD-6, si distingue da questa per la presenza di un contenitore prismatico di vetro per l'esplosivo al posto della normale cartuccia di TNT.

    La PMD-6F si compone di una vaschetta rettangolare in legno, chiusa da un coperchio, anch'esso di legno, che funge da piatto di pressione, il già citato contenitore, un accenditore della serie MUV con copiglia di scatto a "T" e un detonatore MD-2.
    La vaschetta ospita il contenitore, l'accenditore della serie MUV e il detonatore; presenta anteriormente un foro destinato al passaggio dell'accenditore. Il coperchio è incernierato alla parte posteriore della vaschetta ed è concepito per chiudersi su questa, avvolgendola; presenta un'asola sul lato anteriore per il passaggio dello stelo del percussore. Quando la mina è attivata, i bordi inferiori dell'asola poggiano sulle alette della copiglia di scatto del percussore, il cui stelo sporge dall'accenditore. La PMD-6F adotta un contenitore di vetro per permettere l'utilizzo di esplosivi sensibili all'umidità.

    Il contenitore è una bottiglia prismatica delle dimensioni di 165x54x25 mm caricata con esplosivo in polvere, 140-200 g di esplosivo di vario tipo (TNT in scaglie, ammonite, dynammon, ammonal, ecc.), che viene introdotto da un'apertura chiusa da un tappo cavo di vetro avente la forma di un cilindro a due ordini di diametro. Quello di diametro minore, perfettamente cilindrico e chiuso all'estremità, entra completamente nella bottiglia, mentre quello maggiore, leggermente conico e aperto, chiude il foro di caricamento. L'unione tra tappo e contenitore è sigillato con parafina, cera o resina. Attraverso l'apertura del tappo va introdotto l'accenditore MUV, completo di detonatore MD-2, che va bloccato nel tappo per mezzo di un sigillante.

    La PMD-6F apparve durante la guerra, come rimedio alla carenza di sostanze per la fabbricazione del TNT e l'esigenza di utilizzare esplosivi a base di nitrato di ammonio in tutte le munizioni.
    Per permettere l'uso di sostanze così sensibili all'umidità in mine assolutamente non ermetiche come le PMD-6, si pensò di racchiuderli in contenitori stagni che non richiedessero l'uso di materiali strategici.
    Si giunse alla soluzione di usare il vetro, metodo che ebbe un certo successo ed un seguito anche nell'esercito tedesco, quando la Germania si trovò nelle stesse condizioni.

    Sembra che il contenitore in vetro della PMD-6F abbia avuto un certo impiego autonomo, come carica da demolizione e mina ad azione estesa funzionante a strappo.
    "

    Ciao
    Stefano
    É difficile volare con le aquile quando hai a che fare con i tacchini ....

  3. #3
    Utente registrato L'avatar di wyngo
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    ...sempre complimenti al nuovo duo delle mine/ordigni esplosivi del Forum...AndreaBg che posta sempre oggetti particolari e la "bibbia" delle mine ma non solo che completa l'opera.
    Complimenti Andrea per gli oggetti in vetro rarissimi e spettacolari.
    Ciao Francesco
    Chi nega la ragion delle cose, pubblica la sua ignoranza

    Leonardo da Vinci

  4. #4
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    Grazie per aver apprezzato e per le preziose integrazioni

  5. #5
    Moderatore L'avatar di fert
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    Ciao,
    una vista d'insieme della Pmd-6 e Pmd-6f.

    Pmd-6 Pmd-6f.jpg

  6. #6
    Utente registrato L'avatar di leon1949
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    Un argomento che affascina di grande curiosità visto l'argomento ,grazie per le foto e per le ottime spiegazioni .

  7. #7
    Utente registrato L'avatar di AndreaBG
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    Bell'insieme Fert, la mina con la scatola più piccola prende il nome di PMD-7 se non erro, dalla foto sembrerebbe dipinta con lo stesso colore della mia.

  8. #8
    Moderatore L'avatar di fert
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    Grazie Andrea, pensavo fossero di dimensioni diverse. Quindi anche nella prima foto che hai postato siamo davanti ad una Pmd-7 a giudicare dalle dimensioni.

  9. #9
    Utente registrato L'avatar di leandro53
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    ricordi di una quarantina di anni fa.... 1975-1976
    Comandante, per diversi turni, della guardia alla polveriera di Rigadavanti presso Bressanone (oggi dismessa e terribilmente fatiscente...)
    il maresciallo responsabile ci faceva passare il tempo a "scaricare" anche mine di simulazione (con petardi al posto dell'esplosivo)
    mi ricordo che il congegno della mina R se non sbaglio simile a quella russa, è un percussore che , sotto la spinta della molla, una volta rilasciata
    la coppiglia dal coperchio di legno, colpisce il detonatore ... (non è la molla che colpisce)
    AndreaBG scusa per la precisazione

    Leandro
    Visita www.katubrium.it

  10. #10
    Utente registrato L'avatar di AndreaBG
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    Fert, per me è difficile distinguere se quelle nella prima foto sono PMD-6 o 7 dato che cambiano, leggermente, solo le dimensioni... se non avessi messo le tue mine una accanto all'altra non mi sarei mai accorto della differenza!

    Leandro, ma quali scuse? mea culpa, hai assolutamente ragione
    Grazie per avre condiviso questa tua esperienza con la "cugina" italiana della PMD


    Posto uno schema dell'accenditore MUV, dove si vede chiaramente la molla attorno al percussore.

    muvmodellen.jpg

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