Spartito originale del Canto dei Fascisti......
Spartito originale del Canto dei Fascisti......
Esistono tre tipi di uomini : Uomini , Ominicchi e Quaquaraquà.........
Giovinezza, trae origine dall'inno del 5° Alpini
Viva il Re! Viva il Re! Viva il Re!
Chinate, o reggimenti, le bandiere al vostro Re!
La gloria e la fortuna dell'Italia con Lui è
Bei fanti di Savoia, gridate: Evviva il Re!
Viva il Re! Viva il Re! Viva il Re!
Le trombe liete squillano
Viva il Re! Viva il Re! Viva il Re!
Con esse i canti echeggiano
Giovinezza ebbe diverse versioni... Fu inno studentesco, inno militare, per un certo periodo inno degli Arditi, poi inno dei Legionari fiumani, solo da ultimo divenne inno fascista..
un po' di storia https://it.wikipedia.org/wiki/Giovinezza_%28inno%29 le informazioni direi che sono affidabili e confermano in parte quanto detto da waller.
ChM
Virgo fidelis Usi ubbidir tacendo e tacendo morir
Non nobis domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam
Secondo l'Associazione Nazionale Arditi d'Italia, queste sono le parole dell'inno ufficiale dei Reparti d'Assalto:
INNO UFFICIALE:
Col pugnale e col la bomba, ne la vita e nel terrore,
quando l’obice rimbomba
non mi trema in petto il cuore.
Nostra unica bandiera
sei di un unico colore
sei una fiamma tutta nera
che divampa in ogni cuor!...
Giovinezza, giovinezza
primavera di bellezza
nel dolore e ne l’ebbrezza
il tuo canto esulterà!
Là sui campi di battaglia
con indomito valore
quando fischia la mitraglia
andrem contro l’oppressore
Col pugnal stretto fra i denti
attaccheremo con furore,
alla morte sorridenti
pria di andare al disonor…
Giovinezza, giovinezza ecc.
Nell’assalto ben guidati
sul nemico ci scagliamo
con pugnali e bombe armati
e nel sangue l’affoghiamo
Oltre l’ultima trincera
pianteremo con valore
una bandiera tutta nera
e un vessillo tricolor…
Giovinezza, giovinezza ecc.
Nelle veglie di trincera
se si attende un’avanzata
la parola più sincera
da noi va alla fidanzata.
“Su non pianger, mia diletta,
e mantieni saldo il cuore
ne l’assalto che ci aspetta
noi si vince, oppur si muore!”
Giovinezza, giovinezza
primavera di bellezza
nel dolore e ne l’ebbrezza
il tuo canto esulterà!
(Fonte: A.N.A.I. , canti degli Arditi)
Coincide quasi con quella citata su wikipedia...
Se andate a Sdricca, sembra quasi di sentirla ancora cantare...
Io ho trovato questo testo come inno degli Arditi e- più sotto una sintetica spiegazione di come la stessa melodia assunse in pochi anni diverse identità.
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L’ ardito è bello, l’ ardito è forte / ama le donne, beve il buon vin; / trema il nemico quando è vicin! / Avanti Ardito / Le fiamme nere / son come simbolo / fra le tue schiere; / scavalca i monti, / divora il piano, / pugnal fra i denti / le bombe in mano!... / Fiamme nere, avanguardia di morte, / siam vessillo di lotta e d’ orror, / siam l’ orgoglio mutato in coorte / per difender d’ Italia l’ onor!... / Avanti Ardito…
COME "IL COMMIATO" DIVENNE "GIOVINEZZA" PASSANDO PER L' INNO DEGLI ARDITI"
Una notte, nei pressi di Rovereto, passando davanti a una baracca, l’ ufficiale degli Alpini sciatori Giuseppe Blanc, un biondo montanaro piemontese che sapeva suonare tutti gli strumenti ed era stato allievo del Liceo Musicale, ode un flauto suonare una melodia intitolata “Il Commiato” che egli aveva composto. Entra e un soldato gli mostra un foglio da musica con il titolo “Inno degli Arditi”. Come era divenuto tale? Nelle pericolose e talvolta mortali istruzioni degli Arditi, Romolo Massi, poeta vernacolare romano e soldato nel secondo reparto d’ assalto, ideò e scrisse l’ inno a Vittarolo presso Valbella, il 20 dicembre 1917. Poiché detto inno fu il risultato di un concorso, il Massi ebbe dal suo capitano Ugo Abbondanza un premio in denaro e la licenza di dieci giorni. Poligrafato in centinaia di copie, l’ inno fu distribuito a tutti i sei reparti di arditi esistenti, comandati allora dal colonnello Bassi e divenne l’ inno ufficiale degli Arditi d’ Italia. Il tenente Angelo Kustermann aveva adattato alla poesia del Massi il motivo “di una antica canzonetta milanese alpina” ossia il motivo del Blanc. Sul Valbella per la prima volta il II e il V reparto espugnarono il terribile trincerone sulle pendici del Col Rosso il 28 gennaio 1918 al canto dell’ Inno degli Arditi. Quel giorno il Massi veniva ferito gravemenmte da bomba austriaca alle gambe e il tenente Kustermann moriva da prode. Nel giugno e nel novembre successivi, quel canto diventerà grido di trionfo militare. L’ “Inno degli Arditi” divenne nel 1919 inno degli squadristi milanesi e nel 1925, con musica di Blanc e testo di Gotta fu adottato come inno ufficiale del PNF, con il titolo di “Giovinezza”.
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