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Non so se ai polacchi si può attribuire il record di presenze su tutti i fronti della seconda guerra mondiale, almeno da parte Alleata.
Certo è che li troviamo dappertutto, e senza voler fare la storia della loro partecipazione al fianco della Armata Rossa, ricordo brevemente che a partire dal marzo 1943 per iniziativa di Polacchi filosovietici e con l'appoggio sostanziale delle Autorità* Russe, fu formata la 1^ Divisione Polacca "Tadeusz Kosciuszko", che già* nell'ottobre del 1943 ebbe un durissimo battesimo del fuoco (battaglia di Lenino con circa 2000 caduti polacchi).
Nonostante ciò il numero dei Polacchi a fianco dell'Armata Rossa aumentò, tanto da divenire ben presto la 1^ Armata Polacca, all'inizio del 1944, e sempre in prima linea partecipò alla liberazione della Polonia, da Chelm, a Lublino, e sul durissimo fronte della Pomerania, fino alla liberazione di Varsavia, continuando poi fino a Berlino; prima della fine della guerra addirittura si formò anche la 2^ Armata, anch'essa subito impegnata in combattimento.
Il loro contributo fu sempre determinato e coraggioso, del resto va riconosciuto che dovunque furono presenti i polacchi si distinsero con onore.
Questo preambolo per presentare questo elmetto che sembra essere appartenuto proprio a uno di questi soldati.
Come vedete si tratta di un normale Ssh40 sovietico, versione a sei bulloni, con interno a tre patelle doppie in tela cerata; il colore di base è il solito nitrostarch sovietico, ma vi è una sovraverniciatura in verde più scuro, tendente al marrone, che ricorda molto la tonalità* dei vecchi M31 polacchi.
Il fregio, un'aquila piuttosto larga e priva di corona, realizzata a mano, è molto coerente con l'iconografia di questi reparti.
L'aspetto generale è bello e accattivante, e piuttosto aggressivo a parer mio.
Ecco qualche foto, sperando di suscitare un po' di interesse.