Forse non è noto a tutti, ma tra le tre classiche branche delle FF.AA. di ogni paese, quella più da vicino legata all'orologeria è tradizionalmente la marina.
Infatti è la navigazione marittima quella che prima di ogni altra, da sempre, ha fatto uso dell'osservazione topografica, geografica e della rotazione terrestre per orientarsi.
Essendo il trascorrere del tempo cronologico un metodo per misurare la rotazione terrestre, navigazione, geografia e cronometria non possono prescindere l'una dalle altre.
Ne consegue che, nelle forze armate moderne, sia, spessissimo, se non sempre, la marina militare a detenere lo "scettro del tempo" e dunque a guidare le altre forze armate nella gestione operativa degli strumenti di misurazione del tempo.
La Kriegsmarine del Terzo Reich non faceva eccezione: faceva da battistrada, da guida, da consulente e manutentore, per le altre armi, nella scelta, conservazione e gestione degli strumenti di misurazione del tempo.
Nelle marine esiste una vera e propria scala gerarchica qualitativa degli strumenti di misurazione del tempo: si va da strumenti delicatissimi, complicati e precisissimi, conservati in osservatori in condizioni statiche ed atmosferiche protette che dettano il tempo ufficiale, fino all'ultimo orologio da polso solo tempo, passando per gradi qualitativi sempre inferiori, costituiti da cronometri da navigazione, orologi da ponte e cosi via.
Al di sotto dei cronometri da navigazione classici, contenuti in scatole di legno stabilizzatrici, con giunti cardanici, la Kriegsmarine utilizzava degli orologi da ponte o da plancia, di tre livelli qualitativi: Ia Klasse, IIa Klasse e di IIIa Klasse o standard minimo, comunemente definiti "dienstuhr " in analogia ai DH, anche se sono, generalmente, di qualità superiore ai normali DH da tasca.
Questi livelli, proprio come succedeva nelle altre marine militari, si distinguevano in base alle finiture, alla regolazione ed all'aggiustamento e, conseguentemente, per le prestazioni generali.
Un regolamento molto preciso indicava, per ciascun tipo di unità, a seconda delle dimensioni del natante e dunque del tipo di navigazione che era destinato ad affrontare, il numero di orologi, di ogni tipo, che doveva essere presente a bordo, in modo da garantire la conoscenza del tempo preciso in ogni condizione, anche in caso di malfunzionamenti, avarie, problematiche varie.
I produttori erano tutti di qualità eccelsa: per gli orologi di Ia e IIa Klasse erano International Watch Company, Vacheron & Costantin, Lange & Soehn, Ulisse Nardin...


Per quelli di minore livello (cd IIIa Klasse), usati in unità minori, per compiti meno importanti o da personale di terra, i produttori erano solo tre: Cortebert, Alpina e Solvil Titus (Paul Ditisheim).
Unità minori:


Compiti meno importanti, a bordo di grosse unità, come gestione dei turni di guardia:

E... personale di terra:
Qualche immagine della fanteria di marina della Kriegsmarine, gloriose utilizzatrici, tra gli altri, di questi Taschenuhren: vere e proprie truppe da sbarco, usate in Norvegia, Olanda, Belgio, Francia, Mar Nero, Mar Baltico, Italia, Danimarca, per esempio, e per guarnire e difendere le fortezze marittime e le istallazioni navali e portuali:








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Il KM Solvil Titus è il terzo ed ultimo in ordine alfabetico, ma è anche il mio beniamino, essendo il mio ultimo arrivato, fresco fresco...
Proviene da Ratingen, città tedesca relativamente vicina al confine olandese.
Le condizioni del quadrante non sono, purtroppo, ottimali, ma... in considerazione del prezzo di acquisto, circa la metà del normale valore di mercato, e della rarità... mi contento e... pure tanto...
Le foto sono quelle fatte dal venditore: non rendono giustizia al pezzo, poichè ne esaltano i difetti, che, in realtà, non sono così tanto visibili... meno male, direi...
La qualità è eccelsa, specie se raffrontata a quella dei pari grado dell'Heer, della Luftwaffe e degli altri paesi belligeranti:

La scelta stessa di usare un quadrante in smalto la dice lunga sulla linea tradizionalista della KM, ma anche della raffinatezza delle apparecchiature e degli equipaggiamenti destinati al calcolo del tempo...
La cassa, in acciaio, ha doppio fondello, entrambi a scatto, sempre nel solco della tradizione, ma è di eccellente fattura, con strette tolleranze, dunque ha grande capacità di isolare la meccanica dal mondo esterno...

La meccanica è infatti molto ben protetta: sembra nuova e funziona in modo egregio... è costante e stabile, con ottime performances, anche se non è noto quando è stata effettuata l'ultima revisione.
La struttura e la finitura sono davvero di buon livello: marcata solo "Solvil", come i prodotti di fascia "alta" del marchio, ha ponti separati, anglage, cote de Geneve, spirale Breguet, chatons d'or, bilancere con viti, incabloc... cosa, quest'ultima, insolita su un orologio da tasca, benchè militare, dell'epoca...


Solvil Titus è un marchio fondato da Paul Ditisheim, personaggio che ha avuto un ruolo di primissimo piano nella produzione ed evoluzione tecnica dei cronometri.
Grazie alla collaborazione con il fisico premio Nobel Charles Edouard Guillaume, inventore delle nuove leghe Invar ed Elinvar (a bassissima dilatazione termica), nel 1912 vinse il premio per il cronometro più preciso del mondo, indetto da quello che era allora forse l'osservatorio più prestigioso del globo: il Kew Observatory.
Il direttore dell'osservatorio francese di Besancon definisce i suoi prodotti come "il progresso più importante dei tempi moderni".
Negli anni '30 inizia il periodo d'oro della produzione...
Non so se ho reso... :grin3:
Non male per essere un orologio militare, no?
Per il resto delle notizie vi rimando all'articolo su Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Solvil_et_Titus



Come spesso capita, non si vede un certo orologio per anni, e poi ne spuntano insieme un discreto numero.
Questo secondo Solvil e Titus proviene da una base navale francese.
è noto che, nel 1940, con la resa della Francia, Germania ed Italia si divisero molti dei mezzi della Marine Nationale e delle relative basi.
è altrettanto noto che la Francia, nel 1945, si riappropriò di tutto ciò che le apparteneva e di molti lotti di orologi della Kriegsmarine, che riutilizzò, dopo accurata denazificazione.
Tengo a distinguere questa fase da quelle seguenti.
Come è ormai noto, io ho molti dubbi e perplessità circa i cd orologi tedeschi dati alla Francia come risarcimento di danni di guerra, prodotti dopo il 1951-52, ed adottati dall'Armee Francaise.
Abbiamo visto, infatti, che la Germania a partire dal 1949 aveva, infatti, ottenuto una forte autonomia e non era più terra di occupazione.
Oltretutto, a partire dal febbraio 1953, il debito di guerra della Germania fu dimezzato, rateizzato in trenta anni e sospeso fino alla riunificazione.
gli orologi della Kriegsmarine di cui parlo sono altra cosa: sono gli orologi che, preda bellica, sono stati requisiti dal governo francese e distributi alle truppe, come assegnazione di ordinanza provvisiria, subito dopo la fine della guerra, nella fase di vera e propria debellatio.
Questo orologio, apparso recentemente in Francia, pare essere uno di essi e pare provenire dalla base di Lorient.

Come si vede, è evidente e ricorrente la fragilità dello smalto dl quadrante in prossimità del piedino a ore 10...
Per il resto la quelità del pezzo e le sue condizioni sono indiscutibili anche in questo caso.
L'orologio è, però, stato rinvenuto senza il fondello di doppia cassa... peccato.

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Qualche orologio della Kriegsmarine...


Allegato 185939