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Discussione: Gli orologi da cruscotto aeronautici

  1. #1
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    Gli orologi da cruscotto aeronautici

    Gli orologi da cruscotto aeronautico sono moltissimi: se ne contano diverse centinaia di modelli, ma quasi tutti si possono ricomprendere in cinque, massimo sei famiglie:
    1) Junghans FL 23885 e derivati;
    2) JLC Chronflite e derivati;
    3) Cairelli e simili;
    4) Type A11 e derivati;
    5) Kienzle e simili;
    6) orologi non riconducibili a nessuna di queste tipologie.

    Avvertenza, per coloro che, inevitabilmente, copieranno a mani basse questo lavoro:
    le foto, per praticità, celerità e comodità, sono quasi tutte tratte dal web (altrimenti ci metto mesi per finire).
    I testi, ovviamente, sono miei: li potete copiare tranquillamente, a patto che abbiate la cortesia e la correttezza di citare la fonte: "Klaus, da Kronos forum o da Worldwar"...

    http://kronos.freeforums.org/gli-oro...ici-t1699.html
    Grazie, sin d'ora.

    Lo Junghans FL 23885 è questo:

    Celeberrimo, famoso, affidabile e robusto, ha fatto scuola.
    Montato, in origine, anche sul Me 109, sul Fw 190 e sullo ju 87, è forse stato il più comune e diffuso orologio da cruscotto della Luftwaffe.



    Fu prodotto in diverse decine di migliaia di esemplari, c'è chi dice oltre 150.000 pezzi, solo nel periodo bellico, e in 5 versioni, ma anche in molte sottoversioni, anche di transizione: se ne contano almeno una quindicina di varianti.
    La produzione fu anche per aerei civili, tedeschi, spagnoli, francesi e continuò anche dopo la guerra...
    Alla famiglia appartengono almeno tre versioni solo tempo, in realtà denominata Fl 23886, ma anche degli Junghans post-bellici, dei Breguet, dei Sinn, dei Revue, degli Auricoste e Dodane etc......
    Qui degli esempi:







    Lo Jaeger Le Coultre Chronoflite è questo...
    Longevo, robusto, progettato benissimo: costruito, copiato e prodotto su licenza in decine di paesi del mondo, Cina compresa, a partire dagli anni trenta ad oggi, in milioni di esemplari, in dozzine di versioni, civile e militari, da quella solo tempo all'apoteosi della copmplicazione: il 37500 US Navy di Hamilton/Elgin, l'orologio militare più complicato che sia mai stato realizzato.
    Si dice che fosse l'orologio preferito di Stalin: pretese personalmente che le fabbriche russe lo copiassero.
    Tra l'altro, è stato tra gli orologi inviati nello spazio: praticamente per generazioni è stato l'unico orologio di bordo per Mig, Tupolev, Sukoy, navicelle spaziali...
    Qui alcune delle mille e mille versioni:

    Questi i miei:

    Alcune versioni civili, da aerei di linea Boeing americani:

    Una delle tante versioni Smiths, inglesi:

    Una delle versioni sovietiche, la capostipite di una lunga famiglia:

    Una delle versioni USAF:

    Una delle versioni US Navy:

  2. #2
    Utente registrato L'avatar di Franz56
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    Belli, davvero belli...

    La vita è un temporale... prenderlo nel .... è un lampo...!!!
    El vento, el ... e i siori i gà sempre fato quel che i gà voludo lori...

    "Se un bischero dice 'azzate vorti'osamente può apri' un varco spazio temporale, in cui può incontrassi po'i se'ondi prima, generando 'osì un'infinita e crescente marea di 'azzate"... Margherita Hack

  3. #3
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    Cairelli e derivati:
    è una famiglia di orologi da cruscotto aeronautici tutta italiana.
    Ritengo che faccia "famiglia a se stante" per la ricca varietà di opzioni e per l'importanza che l'Aeronautica Militare Italiana ha sempre avuto nel mondo: prima aviazione militare di tutti i tempi.
    Antonio Cairelli era il titolare di un laboratorio che incassava e modificava meccaniche Zenith, Universal e Leonidas per conto della Regia Aeronautica prima e per l'AMI dopo.
    L'attività fu svolta tra gli anni '30 fino al 1969. Questa tipologia di orologi appare, però, già negli anni '20...
    Alla morte del titolare antonio nessuno degli eredi volle continuarne l'attività e l'azienda cessò di esistere.
    Sto parlando della "Vera Cairelli", quella vecchia, antica ed originale.
    Non mi riferisco affatto alla cosiddetta "Nuova Cairelli" che vanta di discendere dalla prima, ma della quale, in realtà, nulla si sa ed è circondata, ormai, dalle fitte nebbie del dubbio...
    Sono orologi di diverso tipo, prodotti anche da altri marchi, più o meno rari o pregiati: Sonia, Ansonia, Veglia, per esempio.
    Il motivo conduttore di questi orologi è la forma molto tondeggiante, cassa in bachelite, finiture piuttosto curate:














    Sono d'accordo con coloro che sostengono che questi orologi, anche più degli altri generici da cruscotto, sono oggetto di un collezionismo molto di nicchia, specialistico e residuale.
    Anche più degli altri orologi da cruscotto, infatti, questi orologi hanno ben poche possibilità di riuso, data la fragilità dei materiali della cassa...

    - - - Aggiornato - - -

    Andiamo avanti, trattando un altro capitolo... la 4° famiglia, quella composta dai...
    Type A11 USAF e derivati:
    Si tratta di una famiglia molto americana, con forma quadrangolare, piuttosto piccola, rispetto alle altre famiglie, e che ha avuto molto successo in ambito NATO: fanno parte di questa famiglia i Type A13, ma anche la famiglia ABU, come l'ABU-9...
    Praticamente tutti i velivoli ad ala fissa o rotante NATO hanno almeno una versione di cockpit che monta un orologio come questo.
    La tipologia nasce come solo tempo, ma si afferma come con elapsed time o crono.
    I produttori sono i classici americani: Elgin, Waltham, Bulova, ma anche Wittnauer-Longines, Wakmann, Aerosonic, Revue Thommen e, perfino, Jaeger ed Universal Cairelli...
    Questi i miei:



    Type A13A:


    Sono orologi che hanno tutti la corona di carica sul fronte, tranne questo:

    Sul retro, alcune versioni hanno i connettori, per l'accensione dell'illuminazione interna, da 3 volt, a led, che può essere rossa o blu (molto più rara), a seconda delle versioni:

    Dallo schema si notano le diverse lancette, per il calcolo del tempo e dell'elapsed time...


  4. #4
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    L'orologio descritto sopra ha una caratteristica davvero impressionante: ben quattro lancette sono incardinate sullo stesso asse e si muovono indipendentemente. Dunque il loro movimento avviene attraverso quattro "cilindri" concentrici, indipendenti, l'uno contenuto in quello più ampio.
    Si tratta, per di più, dell'ultima frontiere dello sviluppo orologiero aeronautico.
    Molti velivoli militari, oggi, hanno il cosiddetto "Glass cockpit", ovvero il cruscotto rappresentato da diversi schermi LCD sui quali i computer di bordo rappresentano i diversi dati e valori utili al volo, alla navigazione e alla gestione dei sistemi di bordo e d'arma.
    Ebbene, talvolta anche in presenza di simili apparecchiature, rimane un orologio meccanico.
    E quando c'è un orologio meccanico, in ambito Nato, al 90% si tratta di un Type A13 o ABU-9.
    La prossima famiglia, invece, appare agli albori dell'orologeria aeronautica:

    5° famiglia: Kienzle e simili
    Finora abbiamo visto orologi di diverso tipo, ma tutti accumunati da una caratteristica, sempre presente: i comandi di carica, messa dell'ora, della cronografia, etc... sono tutti sul lato frontale. In un solo caso, laterale...
    Questa non è l'unica soluzione possibile. Anzi... l'orologio da cockpit nasce spesso con carica e messa dell'ora sul retro...
    E allora si adottano diverse soluzioni.
    Quella Kienzle, utilizzata anche da Schenkler & Gruser è stata di creare una sorta di sportellino, che si apre quando si deve accedere ai comandi...
    A questa famiglia appartengono gli FL.23886, FL.23887, FL.23888 della Luftwaffe:




    Junghans, per questo tipo di orologi adotta due soluzioni: quella ad anta, sopra raffigurata, e quella con avvitamento a baionetta:


    Si tratta, ovviamente, di orologi solo tempo, di costruzione semplice ed obsoleta: dopo la guerra questa tipologia si estingue, dunque il Radio è sempre presente.
    La corona più grande che si vede, in questi orologi serve per caricare la molla e quella più piccola per la regolazione dell'ora...

  5. #5
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    Le recenti vicende che hanno interessato photobucket e tinypics hanno fatto perdere, nel corpo del testo, alcune immagini.
    Ne ripropongo alcune, qui sotto:
    Questo è il celeberrimo Junghans Fl23885, vero e proprio zoccolo duro della Luftwaffe...
    zbouk1.jpg

  6. #6
    Moderatore L'avatar di maxtsn
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    Le recenti vicende che hanno interessato photobucket e tinypics hanno fatto perdere, nel corpo del testo, alcune immagini.
    Klaus, come collaboratore, dovresti ben sapere che il regolamento prevede che le immagini vengano postate tramite server interno e NON con servizi di Photohosting.
    Ti chiedo quindi di provvedere al reintegro di tutte le immagini perse per poter avere una discussione completa e non orfana delle immagini che sono parte integrante ed essenziale della discussione stessa.
    Max
    Vice Amministratore
    Max

    Frangar non flectar

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