si..
parlando di "sacrifici" intendiamo il periodo ultimo del conflitto per il Giappone..
solo per far meglio comprendere dove sono i miei punti interrogativi..

nella guerra difensiva nelle isole:
il contrattacco ad oltranza su punti ben difesi (la cosa stomacò anche i comandanti americani ed i soldati stessi che ebbero pietà* per quei ragazzi mandati ad un macello ad ondate successive senza la minima variazione di strategia)..

il suicidio:
perchè uccidersi e (a questo punto) non farsi uccidere combattendo!..i giapponesi si uccidevano per non cadere prigionieri (orgoglio etc.), e per quello che gli avevano inculcato i loro superiori, cioè che gli americani erano dei mostri..(cosa che causò molte vittime civili anche nella popolazione delle isole)

strategie votate al sacrificio..
(vedi ultima uscita della yamato)..oltre a perdere la nave più potente in circolazione in quegli anni persero anche le ultime riserve di combustibile per permetterle di uscire in mare.

insomma senza nulla togliere al rispetto che ho per quei ragazzi e per ciò che sopportarono..continuo a ritenere ottusa e non efficace questo tipo di strategia/finalità*
..che non imputo a loro ma ad un centro di potere militare decisionalmente gestito da "sorpassati" generali portavoci di una tradizione ormai facente parte di un era che fù..

ciao
digjo