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Discussione: distintivo da Carrista REI

  1. #11
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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    Si sono questi:


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    Molto semplicemente mi chiedevo,come mai ora compaiono quelli
    col nodo sabaudo, non previsti dalla circolare...[]Ciao, PaoloM

  2. #12
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    Approfitto di questa discussione per postare un brevetto da carrista in mio possesso.. evitando cosi di aprire un topic di un argomento gia trattato.
    Mi sembra un pezzo originale rientrante nelle dimensioni canoniche dell'epoca..[ciao2]

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  3. #13
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    In ogni distintivo di questi ci sono dei particolari uno diverso da quel'altro: cingoli, artigli, drago, spilla sul retro...
    L'ultimo postato mi pare una produzione anni 80. Da una ricerca che sto facendo quelli antecedenti a tale data avevano la testa del drago posizionata in maniera diversa e qualcuno non si ricorda il rosso della fiamma, poi cambia il disegno di alcuni cingoli e forma del carroarmato. Ad ogni modo tra quelli in mio possesso e quelli visti in giro c'è da sbizzarrirsi.
    Rimane comunque un bel distintivo!

    Ciao
    Corrado
    Il campo di fango di Rovigo, coi pali delle porte più alti del mondo,fatti apposta per farti prendere paura. (Marco Paolini)

  4. #14
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    Capisco... Non essendo un esperto del tale brevetto e dalle pubblicazioni da me visionate avevo creduto , ahimè erroneamente[xx(], che fosse del periodo bellico.. vista la grade differenza di materiale, aggancio, e fattura con quelli "attuali".

    Quindi la datazione agli anni 80, o piu generalmente al post-bellico sarebbe sicura? per la foggia dei cingoli e del drago (il fuooco rosso non è rosso anche in quello bellico postato da marpo qui sopra).

    Se qualcuno sa dirmi altri dettagli ne sarei piu che felice..
    Un saluto e un caro ringraziamento.
    [ciao2]

  5. #15
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    Il distintivo è lo stesso del periodo bellico, solo che "sembrerebbe" che il "bellico" avesse il nodo Savoia (se guardi più in alto lo vedi nella foto postata in precedenza in un mio intervento). Ad ogni modo ho chiesto in più parti se c'è stato un uso di tale distintivo durante la seconda guerra mondiale, visto che al momento foto non ne sono saltate fuori che lo possano accertare, per cui io presumo (e questo è un mio pensiero spassionato) che il distintivo di pilota carri sia rimasto in un cassetto fino al primissimo dopoguerra in quanto (ripeto) il decreto che lo autorizzava è del 7 luglio 1943 e con la confusione del 25 luglio dubito ci sia stato il tempo di pensare a questo.

    Può esserci stato un uso durante il periodo 1943/45 sia nell'RSI e sia nel Regno del Sud, ma nessuno se lo ricorda tranne per quello senza ghirlanda o per quello ricamato (credo da braccio).

    Mio padre mi ha sempre detto che questo distintivo è la prima cosa che ha notato quando è arrivato a Pinerolo al Nizza Cavalleria quando è partito nei primi anni 50, ed era dorato. Lo portavano marescialli e ufficiali che avevano preso parte al conflitto.

    Tempo fa qualcuno ha tranciato la parte centrale della ghirlanda, dove teoricamente doveva esserci il nodo sabaudo, spacciandolo per un uso nella RSI, ma non ci sono fatti che testimoniano tutto ciò, per cui dev'essere stata un opera di un buontempone...

    Saluti
    Corrado
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  6. #16

    Foto distintivo da Carrista REI

    Come da titolo topic, ci servirebbe una bella foto su sfondo neutro per copertina libro su carristi di prossima pubblicazione; inviatela per favore a ars_italia@hotmail.com


  7. #17
    Moderatore L'avatar di Quex
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    Re: Foto distintivo da Carrista REI

    Caro Andrea,

    è difficile trovare una bella foto del distintivo da Carrista REI.. io ho questa in archivio
    che è aihme molto sfocata.
    saluti
    Raffaello
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    Occorre molto tempo affinche' una buona idea faccia il giro della testa di un coglione.
    L.F.Celine

  8. #18
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    Re: Distintivo carristi REI

    Riporto su questo 3D per non aprirne un altro inutile.
    Ieri al mercatino ho acquistato questa spilla che so essere il brevetto da carrista Italiano, ora lo sottopongo al vostro giudizio per verificarne l'originalità, grazie.
    Gil




  9. #19
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    Re: Distintivo carristi REI

    Storia della Johnson.

    STABILIMENTO STEFANO JOHNSON S.p.A.
    Sede legale: Via Terraggio 15, Milano.
    Ubicazione degli impianti: Via Milano 252, Baranzate di Bollate (Milano).

    Il 1836 è considerato la data di inizio della produzione medaglistica della ditta Johnson poiché in quell'anno fu realizzata la prima medaglia esistente negli archivi della ditta. Tuttavia la coniazione di medaglie era già iniziata intorno al 1830, quando il fondatore Giacomo Johnson si era stabilito a Milano, impiantando in Borghetto di Porta Orientale un'officina per la produzione di bottoni e stemmi in metallo stampato. L'officina contava 22 operai. Alla fine del 1842 la ditta si trasferì lungo lo Stradone di S. Angelo, presso la Regia Zecca. La gestione della azienda passò nelle mani di Stefano Johnson: da quel momento il nome della ditta diventò « Stefano Johnson fabbrica di medaglie». Nel 1852 la ditta fu ingrandita con l'acquisto di un'officina concorrente e nel .1860 fu abbandonata la vecchia sede. La Johnson si trasferì in un nuovo stabilimento situato in Corso di Porta Nuova 15. Accanto ai tradizionali settori la produzione della ditta era ormai costituita prevalentemente da medaglie. 1 principali clienti erano nobili milanesi, enti assistenziali e ospedalieri, ordini religiosi. Col tempo si aprirono nuovi campi di lavoro come ad esempio la coniazione di medaglie commemorative che diventerà un settore fondamentale nella produzione dell'azienda. Durante la gestione di Federico Johnson furono acquistati gli stampi della Zecca di Milano, che dal 1878 cessò la propria attività. Agli inizi del 1900 cominciò un'opera di ammodernamento delle attrezzature che si concluse nel 1911 con l'inaugurazione di un nuovo stabilimento. In questo periodo si precisò lo stile delle medaglie Johnson: da una parte la produzione era rivolta alla commemorazione di fatti d'arme, dall'altra era rivolta alla commemorazione di uomini impegnati nello sviluppo industriale e nella gestione pubblica. Di questi anni è la costruzione di un grande.salone museo presso la sede dello stabilimento, che divenne un punto di riferimento fondamentale per i cultori di medaglistica.
    Nell’agosto del 1943 i bombardamenti distrussero lo stabilimento e per tre anni l'attività subì un completo arresto. Solamente nel 1945 si cominciò a recuperare e a riordinare stampi e attrezzature. Nel 1949 la sede dell'azienda fu stabilita in Piazza S. Angelo 1 a Milano mentre un nuovo stabilimento fu installato nel 1958 a Baranzate di Bollate. Molto importante fu la fondazione della rivista «Medaglia », creata nel 1971 da Velia Johnson, rivista rivolta essenzialmente ai collezionisti di medaglie antiche e moderne. Dal 1988 la sede della ditta è stata trasferita in Via Terraggio 15, Milano.

    L'archivio è ubicato parte in Via Terraggio 15, ove sono conservate le medaglie e l'archivio cartaceo, parte a Baranzate ove sono conservati gli stampi. L'archivio è collocato in quattro vani idonei a destinazione esclusiva. Stato di conservazione buono. L’archivio contiene 268 pz. fino al 1915, 439 pz. dal 1916 al 1945, 155 pz. dal 1945 al 1960 e 1.330 pz. ca. dal 1961 in poi. L'ordinamento è completo. In Via Terraggio è attivo un archivio informatico.

  10. #20
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    Re: Distintivo carristi REI

    Spilla marcata e ben rifinita... La chiusura e con il cilindretto, non del tutto comune.. Mancando del nodo Savoia alla base è riconducibile al secondo dopo guerra.

    Saluti
    Corrado
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