C.re Vittoriano Cimmarrusti (Canneto di Bari, 19 febbraio 1912 – Gunu Gadu (Africa Orientale), 24 aprile 1936.
Il carabinierie Vittoriano Cimmarrusti, già ferito gravemente al braccio sinistro durante la seconda battaglia dell’ogaden, rifiutò il ricovero nel posto di medicazione per rimanere in prima linea. Lì si trovò a sostenere da solo un contrassalto nemico riuscendo a rintuzzarlo prima sparando per cinquantatré volte con il suo moschetto '91 quindi, rimasto senza pallottole, con le bombe a mano. Colpito nuovamente, Cimmarrusti morì. Alla sua memoria fu conferita una Medaglia d'oro al valor militare.
"Ferito gravemente ad un braccio da pallottola esplosiva, anziché avviarsi alla sezione sanità, come gli era stato ordinato, ritornava, dopo sommaria medicazione, sulla linea di combattimento. Scorti armati abissini in agguato sulla destra della propria centuria, li attaccava a colpi di moschetto. Ferito una seconda volta, e non più in grado di imbracciare l'arma, proseguiva l'impari lotta con le bombe a mano uccidendo tre avversari, finché crivellato di colpi cadeva gloriosamente sul campo. Sublime esempio di consapevole eroico sacrificio".