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Discussione: Nisei del 442nd RCT

  1. #31
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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    Grande Piero!Mai viste le ultime foto. PaoloM

    E poi... chi piu' ne trova, ne metta !
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  2. #32
    Utente registrato L'avatar di piesse
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    Stasera vorrei parlare di un Nisei molto famoso, raccontando qualche episodio della sua vita lunga e molto interessante:
    Daniel Ken Inouye nacque a Honolulu il 7 settembre 1924.

    Daniel Inouye era un giapponese-americano di seconda generazione e viveva a Honolulu, Hawaii.
    Quando i cacciabombardieri giapponesi hanno iniziato a martellare la base navale di Pearl Harbor, il diciassettenne Inouye era sulla strada della chiesa e vede gli Zero ronzare sopra il tetto della sua casa, dalla quale poteva scorgere chiaramente i pennacchi di fumo delle corazzate americane in fiamme nel porto.
    pearl-harbor-7-12-1941-1.jpg5ma59j.jpg35ibrk4.jpg

    Inouye era un aspirante medico e insegnava primo soccorso presso la stazione della Croce Rossa locale, così naturalmente si è precipitato laggiù e ha passato i successivi cinque giorni insonni a rattoppare militari feriti.
    600_hOSPITAL_SOLACE09120513.jpg

    Subito dopo questa esperienza, Inouye scelse di arruolarsi nell'esercito per colpire a sangue la gente che aveva appena lanciato bombe sulla sua città natale. Purtroppo, anche se questo ragazzo era un cittadino degli Stati Uniti, essendo di origine giapponese è stato classificato 4-C, che significa "Enemy Alien". Inaffidabile. Inabile al servizio. Forse un nemico o una spia.
    Ma Daniel Inouye non aveva intenzione di accettare questa scusa come risposta. Questo ragazzo non era Alien Enemy, era un americano, e, maledizione, che stava per combattere. Così, anche se qualcosa come 120.000 giapponesi-americani erano stati trasferiti nei campi di internamento negli Stati Uniti, destinati a vivere la guerra in baracche del governo, Inouye continuò a firmare petizioni e cercò in tutti i modi di contribuiore allo sforzo bellico con tutte le sue possibilità e capacità.
    Nel 1943, quando il Presidente Roosevelt decise (sembra abbia detto letteralmente "Fanculo, vediamo cosa questi bellimbusti sanno fare") e ordinò la creazione di due unità completamente nippo-americane (il 100° Battaglione e il 442° Regimental Combat Team, il giorno successivo Inouye era nell'Ufficio arruolamento. Quando il reclutatore gli ha detto che poteva arruolarsi perché era impiegato come EMT (Emergency Management Team) in una centro di aiuti governativi, Inouye andò a casa, lasciò il suo lavoro, e tornato indietro prestò giuramento.
    Inouye-03.jpg
    Il 442 RCT fu inviato in Italia verso la fine del 1943. Interiormente questi ragazzi erano molto determinati perché sentivano che avevano qualcosa da dimostrare (soprattutto "Siamo tutti dalla stessa parte qui, ragazzi"), e Inouye non faceva certo eccezione.
    Questo coraggioso soldato fu impegnato in sei campagne principali, ed era talmente un "fottuto cazzuto" che anche quando, durante un attacco, ha calpestato una tripwire provocando lo scoppio di uno shrapnel sulla sua gamba, si è solamente tirato da parte e continuato a tormentare i nemici con una serie incessante di spari di fucile e colpi di bazooka. Alla sua quarta battaglia era già un sergente, a dimostrazione della sua naturale leadership e del suo coraggio; si diceva infatti che gli Ufficiali e i Sottufficiali nel 442 difficilmente potevano sopravvivere a più di quindici secondi di fuoco continuo in combattimento.

    Quello che forse fu la più dura prova sostenuta dal 442 RCT, fu nell'autunno del 1944, quando una Compagnia della 36^ I.D. "Texas" rimase intrappolata, circondata e bloccata nei Vosgi, da quasi una divisione completa tedesca. Un paio di tentativi erano stati fatti dai Texani per rompere l'accerchiamento, ma ogni sforzo era stato ostacolato dalla feroce resistenza tedesca. Così, in un ultimo disperato tentativo di salvare gli americani, il 442 è fu inviato il 442° RCT in una operazione che sembrava molto simile ad una missione suicida.
    Non deluderà. I 4.200 uomini del Reggimento "Go for Broke" attaccano la linea fortificata tedesca in un rapporto di uomini a favore del nemico di 5 a 1.
    Nessuno avrebbe scommesso un cent a favore dei Nisei.
    Dopo cinque giorni di combattimenti a corpo a corpo e all'arma bianca faccia a faccia, scontri che costano al 442° circa un terzo dei loro uomini, Inouye e la sua unità riescono a sfondare le linee in un bagno di sangue, raggiungono i texani, e li conducono fuori della trappola.
    Per il coraggio dimostrato avendo condotto il suo plotone in una battaglia deve non avevano assolutamente nessuna chanche vincente, Inouye fu decorato con la Stella di bronzo e una promozione a Sottotenente. Secondo Inouye, l'aspetto migliore di questa promozione fu che rivevette un fucile mitragliatore Thompson, che era pesante, brutto, molto impreciso, ma in combattimento era così maledettamente potente che una volta, sparando a un nemico alla caviglia, staccò di netto tutto il piede del malcapitato.
    inouye3.jpgFirst_Lt_Daniel_Inouye.jpginouye4.jpg

    Dopo questa missione in Francia, Inouye tornò in Italia, dove si trovò a vivere il suo ultimo e più incredibile combattimento.
    Era il 21 aprile del 1945, e di lì a pochi giorni la guerra in Italia sarebbe finita, ma i combattimenti erano ancora aspri. Al plotone di Inouye era stato ordinato di catturare una postazione tedesca sul crinale del Colle Musatello (fra Fosdinovo e Fivizzano, provincia Massa Carrara) e il giovane Ufficiale con la consueta decisione avanza ad armi spianate.
    Inouye ultima battaglia.jpg

    Conduce la sua squadra attraverso un intenso fuoco e cattura un posto di osservazione, poi una squadra di mortai, e quindi una postazione di artiglieria, per poi posizionare le sue truppe a 40 metri da una linea difensiva pesantemente fortificata, dalla quale sono immediatamente accolti da un pesante fuoco di sbarramento incrociato da tre diverse posizioni di mitragliatrice pesante.
    Inouye non si è scoraggiato. Ha iniziato a lanciare granate come un pazzo, nel tentativo di fa saltare i bunker a pezzi. Questo è stato divertente per un po', ma quando si sporse troppo per lanciare altro esplosivo fu improvvisamente colpito al ventre da un proiettile MG tedesco che lo attraversò nel torace da parte a parte e mancò, per pochi centimetri di spezzare la sua spina dorsale.

    Naturalmente, questo lo fece infuriare ancora di più.

    Così, con il resto dei suoi uomini bloccato dal fuoco delle armi pesanti, il tenente ferito afferrò uno zaino di granate a frammentazione e cominciò a strisciare sul crinale verso i cannoni nemici. Non appena fu abbastanza vicino, attaccò il primo nido di mitragliatrice da solo, scagliando una granata da soli cinque metri di distanza e poi eliminando il resto dei nemici stile Al Capone, innaffiandoli di pallottole calibro 45 del suo cazzuto mitragliatore Tommy. Una volta bonificata la prima postazione, Inouye corse ad una seconda posizione, lanciando le granate due a due, fino a far crollare le pareti del bunker mettendo fuori combattimento i nemici presenti.

    Purtroppo nel momento in cui Inouye si dirigeva verso la terza posizione, i tedeschi si erano preparati per lui: i soldati in questo nido avevano appena guardato questo folle piccolo giapponese correre intorno a bombardare i loro amici, e questi figli di puttana non indendevano sedersi e lasciare Inouye consegnare anche a loro esplosivo a frammentazione nei loro culi senza combattere. Così, nel momento in cui Inouye scatta in campo aperto a soli 10 metri dal nido di mitragliatrice, improvvisamente vede un tedesco che esce da dietro un sacchetto di sabbia, mira contro di lui una granata montata su fucile e spara a bruciapelo.

    L'esplosione investe Inouye con fuoco e schegge e riduce a brandelli il suo braccio destro, che resta appena ancora attaccato al suo corpo. Questo, però, non bastò a fermarlo. Inouye semplicemente guardò il braccio inutile, con la mano che ancora stringeva una bomba a mano; prese la stessa granata con la sinistra e la lanciò dritta verso la faccia sbalordita del tedesco da circa 15 metri di distanza.
    Ma per lui non era ancora abbastanza.

    Da questo punto in poi della battaglia, il tenente Daniel Inouye del 442 Regimental Combat Team è andato in totale fottuto collasso nervoso. Egli non ricorda quello che è successo dopo, ma i suoi sbalorditi soldati del plotone sono sicuri su cosa continuò a fare.

    Ancora sanguinante dal braccio destro martoriato, Daniel Inouye ha abbandonato le granate, si è messo a tracolla il Tommy Gun, e ha iniziato a sparare con una mano sola, correndo come un cazzuto indemoniato su tutta l'ampiezza del maledetto campo di battaglia, facendo saltare qualunque elmetto grigio riesce a vedere. Ripulì col Tommy il terzo nido di mitragliatrice, cambiò il caricatore, e poi iniziò a correre verso il corpo principale della posizione nemica, da solo, sparando con la mano sana, investendo i nazisti a destra e a sinistra con una enorme grandine di proiettili. Infine, dopo aver infuriato come un pazzo, Inouye è stato colpito alla gamba, ha perso l'equilibrio, ed è caduto giù da una collina. Pur incapace di muoversi, non vuole fare marcia indietro; Inouye si appoggiò contro l'albero più vicino, continuò a sparare, e rifiutò rifiutato di essere evacuato finché i suoi sergenti non ebbero spostato l'unità in posizione e le difese preparate per l'inevitabile contrattacco tedesco. In tutto, aveva ucciso 25 tedeschi e feriti altri 8, e aveva letteralmente fatto tutto da solo. Quando gli uomini della sua unità sono andati in ospedale e hanno raccontato gli eventi a Inouye, le sue esatte parole furono: "No, non può essere ... dovrei essere pazzo per aver fatto tutto questo."

    Daniel Inouye ha ricevette la Distinguished Service Cross, e successivamente la Medal of Honor. Ha perso il braccio e dopo 20 mesi di chirurgia e ricoveri in diversi ospedali militari, egli andò a casa, si è laureato in legge, e ha lavorato come pubblico ministero. Nel 1962 è stato eletto quasi all'unanimità al Senato (essendo così lui il primo giapponese-americano al Congresso).
    inouye.jpg

    Solamente nel 2000 ai Nisei sono state concesse le più alte onoreficenze per gli atti della seconda guerra mondiale; anche Inouye fu decorato con la Medal of Honor.
    InouyeClinton 2000.jpg

    Continuò la carriera di Senatore per 9 mandati consecutivi e nel 2008 fu anche nominato Presidente del Senato.
    Daniel_Inouye,_official_Senate_photo_portrait,_2008.jpg

    Il Veterano Daniel Ken Inouye ci ha lasciato il 17 dicembre del 2012.

  3. #33
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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  4. #34
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    Decisamente belle foto e grande storia. Si vede comunque nella loro "intensità e dedizione" al combattimento una notevole vicinanza con i loro "fratelli" dell'esercito del Sol Levante
    sven hassel
    duri a morire

  5. #35
    Moderatore L'avatar di Nitro90
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    [QUOTE=piesse;488760]Stasera vorrei parlare di un Nisei molto famoso, raccontando qualche episodio della sua vita lunga e moltointeressanteaniel Ken Inouye nacque a Honolulu il 7 settembre 1924...../QUOTE] Che storia Piesse!!! Grazie Roba da film

  6. #36
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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  7. #37
    Utente registrato L'avatar di gotica68
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    PB140050.gif...questo l'ho rinventuto proprio su Colle Musatello a pochi metri dalle postazioni tedesche, chissà che non sia appartenuto proprio al Ten. Daniel Ken Inouye!

  8. #38
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    Ci furono nisei anche nelle forze armate giapponesi: cittadini nippoamericani rimasti bloccati dal conflitto dopo il 7dicembre 41 e convinti (o costretti?) ad arruolarsi. Anche a Okinawa, tanto per dire. Se interessa potrei aprire una discussone nella sezione dedicata al Giappone...

  9. #39
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    Nisei (Nisei (二世), seconda generazione) è un termine utilizzato nei continenti al di fuori dall'Asia per indicare un bambino giapponese nato in un Paese straniero. I Nisei sono considerati una seconda generazione, mentre quelli di terza generazione sono detti Sansei. I Sansei sono la terza generazione. Tutti quelli successivi hanno come prima radice i numeri cardinali giapponesi (ich, ni, san, ci, go, rokku eccetera).Sebbene i primi emigranti giapponesi avessero raggiunto nel 1897 il Messico, la maggior parte dei discendenti dei primi immigranti oggi vive in Brasile, inAmerica, Canada e Peru.Alcuni nisei americani nacquero durante il Baby Boom dopo la fine della seconda guerra mondiale; la maggior parte dei Nisei che vivevano in America Occidentale furono costretti al confinamento secondo Ordine Esecutivo 9066 assieme ai loro genitori (Issei) e figli (Sansei). In alcuni casi, i figli dei Nisei si trovano a disagio, a causa delle differenze culturali tra i loro coetanei americani e i loro parenti giapponesi. I nisei d'Hawaii ebbero esperienze differenti. (da Wikipedia).PaoloM

    - - - Aggiornato - - -

    Citazione Originariamente Scritto da Il Cav. Visualizza Messaggio
    Ci furono nisei anche nelle forze armate giapponesi: cittadini nippoamericani rimasti bloccati dal conflitto dopo il 7dicembre 41 e convinti (o costretti?) ad arruolarsi. Anche a Okinawa, tanto per dire. Se interessa potrei aprire una discussone nella sezione dedicata al Giappone...
    Aprila !PaoloM

  10. #40
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    Ho la maggior parte del testo, appena trovo un pò d' immagini e il tempo per sistemarle lo farò...

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