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Discussione: Indegni collezionisti o cialtroni pezzenti?

  1. #1
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    Indegni collezionisti o cialtroni pezzenti?

    Da divulgare... [attachment=0:1jwjblhr]Listener[1].png[/attachment:1jwjblhr]
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  2. #2
    Utente registrato L'avatar di CHri
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    Re: Indegni collezionisti

    Citazione Originariamente Scritto da barbagrigia
    Da divulgare... [attachment=0:33tfilyq]Listener[1].png[/attachment:33tfilyq]
    E' una vergogna! A parte il fatto che è un furto,ma bisogna sempre collezionare con rispetto verso le persone che hanno vissuto quel periodo storico! Vedi chi trafuga salme di soldati per poi rivenderne i cimeli sù siti d'aste!!

  3. #3
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    Re: Indegni collezionisti

    Non se sia il caso di inserire nell'apposito post che avvertiva del furto.

    Ad ogni modo mi pare di capire che anche al Nastro Azzurro pensino che si sia trattato di furto destinato a "collezionisti". Se tali si possono chiamare. Personalmente ho sospettato fin da subito che si sia trattato di un furto su commissione, sia per il genere di oggetti trafugati, sia per la modalità del furto. Come già dissi, non sarebbe la prima volta che collezionisti senza scrupoli si avvalgono della complicità di talpe ancor più indegne. Fenomeni simili si sono già avuti presso diverse istituzioni storico-militari, e anche museali.
    Ricordo, tanto per citare un paio di casi dei più eclatanti (ma purtroppo niente affatto isolati), la curatrice della Collezione Numismatica del Museo di Palazzo Massimo, già appartenuta a VE III, che si fregava e rivendeva le monete sostituendole con falsi o non sotituendole proprio, oppure del direttore della biblioteca dei Girolamini a Napoli che faceva la stessa cosa con gli antichi libri che avrebbe dovuto custodire...
    Insomma, dubito che l'oro di Nazario ed Ettore sia stato preso per fonderlo, reputo invece più probabile che stia già nella vetrina di qualche pseudocollezionista....

  4. #4
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    Re: Indegni collezionisti

    Condivido in toto Vexillifer.
    Questo lo spunto per questa mia riflessione su i due modi di interpretare la vita e quindi il collezionismo: l'avere e l'essere. Si scontrano secondo me due filosofie diametralmente opposte di collezionismo, quello di farlo a scopo sociale e quello a scopo meramente egoistico. La mia idea di collezionismo, che credo sia la più diffusa, è cercare e raccogliere oggetti e testimonianze di una determinata tematica con lo scopo di preservarle e valorizzarle proprio facendole conoscere, condividendone le peculiarità e le storie. Quanto bello è mostrare e parlare degli oggetti della tua passione con chiunque dimostri interesse?
    L'altro modo è quello dell'egoista, e ce ne sono più di quanto si pensi, di lui si sa poco e di quello che colleziona ancor meno. Egli prova piacere come tutti i collezionisti ad ammirare gli oggetti interessati solo che non gli basta, come un amante malato e folle nessun altro deve vedere o possedere gli oggetti della sua malattia. E' una maniera di vivere ed essere triste, solitaria e meschina che nei casi più estremi porta a delinquere come credo, questo sia il caso.
    Cerco foto, lettere, cartoline e materiale in genere della brigata Abruzzi, specie se del 58° reggimento. Il periodo di riferimento è quello dalla guerra italo-turca alla Grande Guerra.
    Sarò molto grato anche a chi mi darà informazioni e riferimenti letterari della stessa.
    Grazie.
    Giacomo

  5. #5
    Moderatore L'avatar di icarus68
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    Re: Indegni collezionisti

    Questo rivoltante, ennesimo, episodio vede ulteriormente depredato il nostro patrimonio storico culturale -e quindi noi tutti ne siamo parte lesa.
    Come appassionato di storia e come (piccolo) collezionista provo tristezza e schifo.
    Condivido gli interventi di chi mi ha preceduto, qualora il "colpo" sia riconducibile al mondo collezionistico.
    Grazie a Dio, la stragrande parte dei collezionisti segue la propria passione guidato dalla sete di conoscenza e di cultura storica, senza le quali anche la più ricca delle collezioni non sarebbe che un freddo magazzino.
    Quelli, per fortuna pochissimi, che arrivano a commissionare furti in musei o abitazione sono solo dei miseri feticisti; gente che, oltre ad andare in carcere, dovrebbe essere curata.

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