Alla fine di agosto 1939 le navi tedesche in navigazione nel Mar Rosso si rifugiarono nei porti di Assab, Chisimaio e Massaua, per sfuggire agli inglesi. Passeggeri ed equipaggi furono internati in quanto l'Italia era ancora neutrale. Dopo il 10 giugno 1940 chiesero di arruolarsi come volontari. In accordo col Console tedesco ad Addis Abeba i marittimi con esperienze militari vennero arruolati nella Regia Marina. Gli altri, insieme a cittadini tedeschi già residenti in AOI e a coloni tedeschi in Kenia che si erano rifugiati in territorio italiano allo scoppio del conflitto formarono una unità autonoma di fanteria conosciuta come Compagnia Autocarrata Tedesca. La cp. venne costituita ad Asmara il 2 luglio 1940 alle dipendenze dello scacchiere nord, comandato dal Generale Frusci ed iniziò l'addestramento in autunno. Inizialmente c'era un solo ufficiale tedesco, un tenente, poi ne giungeranno altri per via aerea. Nel gennaio 1941 erano ancora a Roma quattro sottufficiali tedeschi in attesa di poter raggiungere l'AOI per via aerea. Il reparto, su un organico di cinque ufficiali, quattro sottufficiali, 133 uomini di truppa, risentì negativamente del fatto che gran parte dei soldati apparteneva a classi che non avevano prestato servizio militare obbligatorio in conseguenza del diktat di Versailles (1900-1913). Equipaggiati ed armati dagli italiani con moschetti 91, f.m. Breda 30 e mitragliatrici Schwarzlose, i tedeschi mal sopportarono l'addestramento e la disciplina del Regio Esercito. Secondo la censura operata dalla P.A.I. sulla loro corrispondenza le lamentele vertevano soprattutto sull'esser stati obbligati al giuramento di fedeltà al Re d'Italia e che gli ordini venivano impartiti in italiano, nonchè sul loro rifiuto del vitto italiano a base di pasta asciutta, al posto delle patate. Alla fine del 1940 in seguito all'offensiva inglese contro l'Eritrea, la Compagnia Autocarrata Tedesca combattè ad Agordat, seguendo poi la ritirata delle truppe italiane verso Barentù, perdendo 39 uomini, quattro fucili mitragliatori e tre Schwarzlose. Giunto da Roma l'ordine di scioglimento del reparto, i tedeschi tornarono a Massaua a bordo delle loro navi, facendole poi affondare al momentoi dell'occupazione inglese poche settimane dopo.