L'organizzazione contraddistingueva ogni aspetto della vita militare dei legionari. Per gli accampamenti vigevano delle regole precise. Riferisce lo storico greco Polibio (206 a.c. - 124 a.c.) nelle sue "Storie" che quando l'esercito deve accamparsi, un tribuno e il centurione che ne hanno l'incarico precedono gli altri per prendere visione del luogo in cui l'esercito deve accamparsi. Presa dunque visione del luogo fissano in esso il punto in cui deve essere innalzata la tenda del console e stabiliscono poi con quale orientamento e lungo quale fianco della tenda del console si debbano collocare gli altri alloggiamenti. Dopo di che stabiliscono l'area del pretorio, poi stabiliscono la linea su cui dovranno essere collocate le tende dei tribuni infine tracciano la linea parallela a questa su cui dovra' essere collocata la prima fila delle tende dei legionari. Allo stesso modo stabiliscono dette misure e luoghi dall'altra parte della tenda del console. Queste operazioni, dice Polibio, vengono compiute in breve tempo perche' le distanze e le misure sono sempre le stesse quindi la misurazione e' facile. Fatte queste misurazioni viene fissata una insegna nel luogo dove deve essere innalzata la tenda del console, poi viene fissata una seconda insegna nel lato scelto per gli alloggiamenti, poi una terza insegna in mezzo alla linea su cui devono essere collocate le tende dei tribuni, poi una quarta su quella lungo la quale devono essere collocate le tende dei legionari. Queste insegne sono rosse tranne quella del console che e' bianca. Per gli altri luoghi vengono collocate delle lance oppure insegne di altri colori. Fatto questo indicano la misura dei singoli quartieri e piantano una lancia nella posizione di ciascuno di essi. Cosi' quando l'esercito arriva e' facile per ciascuno orientarsi sull'innalzamento delle tende e sulla costruzione dei quartieri perche' ciascuno occupa nell'accampamento sempre lo stesso posto e sa esattamente in quale quartiere o in quale punto del quartiere deve attendarsi. In questo modo l'esercito entra nel luogo dell'accampamento e si distribuisce in maniera molto ordinata. La struttura dell'accampamento romano, conclude Polibio, e' sempre la stessa, nota a tutti nonche' facile e rapida da costruirsi. Ciao.