Ciao a tutti. Mi consta che il periodo medievale non e' stato un periodo felice per le condizioni igieniche della popolazione. Le citta' avevano strade strette e in terra battuta, le case, per lo piu' in legno, erano collocate su vie strettissime con gli inevitabili disagi che si possono immaginare (mancanza di ventilazione, di luce,etc.). Le case, per l'alto costo del vetro, avevano poche finestre senza vetri. In citta' si conciava il cuoio, pascolavano i maiali, si accumulava sporcizia per le strade e via dicendo. Non vi era l'abitudine di lavarsi con tutte le conseguenze che si possono immaginare. Il topo era l'abituale frequentatore delle case e delle vie. Il sano nutrimento era una illusione se solo consideriamo che il popolo si nutriva di pane nero. E' inevitabile che in queste condizioni igieniche le malattie proliferassero se solo si pensi alla cattiva conservazione delle derrate alimentari che generavano i cosiddetti "fuochi". Non parliamo poi della peste, uno dei piu' grandi flagelli che ha accompagnato l'uomo medievale per secoli (per di piu' la medicina medievale aborriva l'acqua asserendo che l'acqua "dilata i pori esponendo il corpo alle malattie". Anche la chiesa era contraria all'uso dell'acqua perche' implicava il compimento di gesti impuri (toccarsi il corpo con le mani). Durante le pestilenze morivano persone appartenenti a tutte le classi sociali segno, questo, che le pulci le avevano tutti addosso e pertanto le condizioni igieniche erano trascurate un po' da tutti. Mi chiedo se le autorita' avessero mai preso in seria considerazione la necessita' di migliorare, da un punto di vista igienico, le condizioni della popolazione o fossero anch'esse complici di questa penosa situazione. A cio' si aggiunga la sistematica eliminazione dei gatti nei centri medievali iniziata gia' nel XIII° secolo che ebbe la conseguenza di far aumentare la popolazione dei ratti. Anzi puo' senz'altro dirsi che il medioevo e' stato il miglior periodo per il trionfo del ratto. Tre cause principali sono le responsabili della diffusione dei topi nel medioevo (con tutte le inevitabili conseguenze come la peste): una casa comoda e sicura, cibo abbondante e l'eliminazione dei gatti. Circostanze che questo periodo storico realizzo' inevitabilmente. Si aggiunga anche che spesso in casa erano allevati animali da cortile pieni di pulci. Le case medievali, con le pareti fatte in legno e canniccio e il pavimento in terra battuta, favorivano la proliferazione dei topi. La cosa piu' assurda e che durante le pestilenze si ammazzavano cani e gatti e nulla si faceva contro i topi. Le autorita' assecondavano questo stato di cose? Ciao