Ciao a tutti. Narra Gellio (sempre lui) che Cesare utilizzava una scrittura criptica nella corrispondenza scambiata con Gaio Oppido e Cornelio Balbo che curavano i suoi interessi durante la sua assenza. Dice Gellio che in alcuni passi di queste lettere si trovano dei segni alfabetici singoli non raggruppabili in sillabe. Sembravano segni messi a caso. Il fatto e’ che i tre avevano convenuto segretamente di cambiare posto ai segni in modo che nello scritto alcuni occupassero il posto e il valore di altri ma nella lettura si rendesse a ciascuno il suo luogo e la sua facolta’. Da Svetonio, aggiungo io, sappiamo che la chiave del cifrario consisteva nello spostare di quattro sedi la serie alfabetica: D per A, E per B e cosi’ via. Ciao.