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Discussione: Armin T. Wegner

  1. #1
    Collaboratore L'avatar di Il Cav.
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    Armin T. Wegner

    Armin T. Wegner, di antica famiglia prussiana, fu testimone oculare del genocidio perpetrato contro gli armeni dal governo dei "Giovani Turchi", alleato del Kaiser, mentre prestava servizio nel 1915 nella Croce rossa tedesca aggregata alle truppe turche. Scattando di nascosto e a rischio della vita centinaia di foto, documentò gli orrori dei pogrom e le successive marce della morte dall' Anatolia al deserto mesopotamico (odierno Irak). Il Kaiser Guglielmo II° non spese mai una parola al riguardo, pur di assicurarsi la collaborazione dell' alleato turco, ma Wegner, rientrato in patria nel 1919, diede alle stampe il libro fotografico "La via senza ritorno" e dalle colonne del "Berliner Tageblatt" si rivolse direttamente con una lettera aperta al presidente statunitense Wilson, vero dominus del trattato di Versailles che stava sconvolgendo l' assetto del vecchio impero ottomano con la creazione di nuovi stati nazionali. Wegner, spinto dal suo innato senso di giustizia si appellò al presidente perchè concedesse una patria al popolo armeno, vittima della più tremenda delle ingiustizie: subire la prima pulizia etnica del 20° secolo, progettata scientificamente ed eseguita sfruttando i più moderni mezzi del progresso tecnico. Il suo grido rimase inascoltato: in fin dei conti era un privato cittadino della Germania sconfitta e umiliata, inoltre in Anatolia non c' erano ricchi giacimenti petroliferi come in Irak. Il genocidio armeno venne dimenticato, ma Wegner, spinto dal suo rigoroso senso morale prussiano e dai suoi principi umanitari si mise in contrasto col nazismo, già dal 1927 a causa di un breve viaggio in URSS. Le cose peggiorarono ulteriormente quando il nostro, che nel frattempo aveva sposato l' ebrea tedesca Lola Landau, scrisse nel 1933 una lettera al neocancelliere Hitler, scongiurandolo, come tedesco, prussiano e cristiano di proteggere la minoranza ebraica che tanto aveva contribuito alla grandezza della Germania: da Albert Einstein agli imprenditori, giuristi, atleti, intellettuali, fino ai 12000 ebrei tedeschi caduti in uniforme feldgrau nella Grande Guerra. Si spinse persino ad adombrare le scoiagure che sarebbero ricadute sul popolo tedesco a causa delle perescuzioni antisemite. Arrestato, malmenato, rinchiuso in vari lager, fu poi costretto all' esilio, in Gran Bretagna, Palestina e Italia. Nonostante le onorificenze tributategli dalla RFT nel 1965, non volle tornare mai in patria e morì a Roma, dimenticato da tutti, nel 1978. Oggi sia ebrei che armeni lo cosiderano un giusto.
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  2. #2
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    Avevo letto alcune cose del personaggio in questione nella storia degli Armeni. Personaggio scomodo in tanti modi e per questo a mio modesto parere ancora di più da ricordare in tempi come i nostri
    sven hassel
    duri a morire

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