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Discussione: Giulio Ossequente- fenomeni inspiegabili nell'Antica Roma UFO

  1. #1
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    Giulio Ossequente- fenomeni inspiegabili nell'Antica Roma UFO

    Nel IV secolo vennero realizzati diversi compendi di opere storiche delle età precedenti.
    Tra queste il Prodigiorum liber di Giulio Ossequente, in cui vennero elencati tutti gli avvenimenti insoliti ed i fatti prodigiosi (dagli eventi paranormali alle nascite mostruose, dagli scudi volanti alle piogge di latte e carne) avvenuti dal 190 all’11 a.C., che l'autore leggeva negli Ab Urbe condita libri di Tito Livio, opera a noi giunta solo in parte. Il Prodigiorum liber offre pertanto importanti informazioni su aspetti della vita sociale e religiosa romana non altrimenti attestati.

    GIULIO OSSEQUENTE era uno Scrittore romano (sec. 4º d. C.), come detto autore del Liber prodigiorum (giuntoci senza il principio), che raccoglie i prodigi contenuti nell'opera di Livio.

    Come si apprende Il fenomeno ufologico o di oggetti non identificati non nacque assolutamente nell’epoca moderna ma affonda le sue origini agli albori della storia umana.


    Diverse sono le fonti di testimonianze di eventi inspiegabili avvenuti nel passato e di questi il Liber prodigiorum ne e la prova.

    Anche Seneca ne fu testimone come altri illustri personaggi del periodo.

    DI SEGUITO ALCUNE MEMORIE DI OSSEQUENTE RACCOLTE NEL SUO LIBRO

    190 a.C. - L. Scipione C. Laelio

    Cos’erano le “nuvole” che, arrivate a Norcia, causarono l’uccisione di due uomini?
    Notiamo che non si parla di temporali, piogge o fulmini, ma solamente di nuvole!fenomeno raro?Inoltre la traduzione in italiano di “examinati” oltre a “uccisi” può variare dal semplice sbigottimento alla paralisi (Da qui si ricollegherebbe il tutto ai moderni incontri ravvicinati del 3° tipo).


    167 a.C. - Q. Aelio Paeto M. Iunio



    "A Roma alcuni luoghi sacri e profani furono colpiti da fulmini. Ad Anagni piovve terra. A Lanuviofu vista nel cielo una fiaccola ardente. A Calazia in un campo pubblico per tre giorni e tre notti sgorgò sangue. Genzio, re degli Illiri, e Perseo, re di Macedonia, furono sconfitti."
    (Ecco la prima “torcia ardente” descritta da Ossequente. Potrebbe essere un fenomeno naturale?Un oggetto simile a molti casi inspiegabili di avvistamenti ufo? Molti studiosi identificano le “fax ardens”, descritte dagli antichi romani, con le attuali meteore.)


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    166 a.C. - M. Marcello C. Sulpicio



    "In molte località della Campania piovve terra. Nel territorio di Preneste piovve sangue. A Veio spuntò lana dagli alberi. A Terracina nel tempio di Minerva morirono tre donne che avevano celebrato dei riti. Nel bosco sacro a Libitina, dalla bocca e dal piede della statua equestre di bronzo, a lungo sgorgò acqua. I Galli Liguri furono sconfitti. C’era turbolenza nei Comizi e per questo il Senato si era trasferito in Campidoglio: un nibbio volando, dopo aver catturato una donnola nel tempio di Giove, la lasciò al centro dell’assemblea dei senatori. Allo stesso tempo il tempio della Salute fu colpito da un fulmine. Sul colle Quirinale sgorgò sangue dalla terra A Lanuvio nella notte fu vista una fiaccola nel cielo. A Cassino molte costruzioni furono distrutte da un fulmine e nella notte fu visto il sole per alcune ore. A Teano Sidicino nacque un bambino con quattro mani e altrettanti piedi. Dopo la purificazione, ci fu la pace in città e fuori."


    La lana del racconto sugli alberi di Veio può ricondursi alla “bambagia silicea” dei moderni avvistamenti ufo (famoso fu il caso di Firenze nel 1954), chiamata anche “capelli d’angelo”?
    Un'altra torcia fu vista nel cielo di notte, probabilmente anche questa una meteora?.
    Infine, a Cassino, un “sole” fu osservato per alcune molte ore durante la notte. In questo caso non può trattarsi di meteora di un fenomeno analogo a quelli precedenti (altrimenti avrebbero descritta anch’essa come “fax”), quindi cosa era?



    163 a.C. - Ti. Graccho M. Iuventio


    "A Capua fu visto il sole di notte. Nel Campo Stellato una parte dei montoni di un gregge fu uccisa da un fulmine. A Terracina nacquero tre gemelli. A Formia durante il giorno furono visti due soli. Il cielo bruciò. (Ad Anzio) Un uomo fu bruciato da un raggio di luce uscito da uno specchio. A Gabi piovve latte. Nel Palatino parecchie costruzioni furono colpite dai fulmini. Nel tempio della Vittoria entrò un cigno e sfuggì dalle mani di chi voleva catturarlo. A Priverno una fanciulla nacque senza una mano. A Cefalonia si vide una tromba che suonava in cielo. Piovve terra. A causa di una violenta tempesta furono distrutte case e devastati campi. Spesso caddero dei fulmini. Durante la notte a Pesaro brillò una specie di sole. A Cere nacque un maiale con mani e piedi umani e fanciulli con quattro piedi e quattro mani. A Foro Esino una fiamma, uscita dalla bocca di un bue, non lo ferì."


    Davvero una carrellata di fatti inspiegabili o molto curiosi.
    Sia a Capua che a Pesaro fu visto un sole di notte.
    A Formia, durante il giorno, ne comparvero addirittura due, potrebbe trattarsi di fenomeno “parelio” ?

    Ad Anzio un uomo fu colpito da un raggio uscito da uno “specchio”. Oggetto con superficie riflettente?
    A Cefalonia fu avvistata una “tromba” che suonava in cielo (Molti ufologi riconducono cio' a qualcosa a motore nel cielo!)


    154 a.C. - Q. Opimio L. Postumio

    "Il console Postumio che faceva un sacrificio prima di partire per la provincia, non trovò la parte superiore del fegato in un gran numero di vittime; e dopo essersi messo in cammino, fu riportato malato a Roma, dove morì dopo sette giorni. A Compsa furono viste volare in cielo armi. Molte costruzioni furono colpite dai fulmini. I Romani furono sconfitti rovinosamente dai Galli e dai Lusitani."


    Dopo le varie torce, soli notturni ecc, ecco un evento ancora più particolare: armi volanti! A cosa si riferivano i testimoni? In latino “arma” può indicare anche l’equipaggiamento di un soldato, che i testimoni si riferissero a qualcosa di simile? Magari una lancia o qualcosa di simile ad un giavellotto?

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    134 a.C. - P. Africano C. Fulvio

    "Ad Amiterno durante la notte si vide il sole; la sua luce fu vista per parecchio tempo."

    L’ennesimo sole notturno avvistato ad Amiterno. cosa poteva essere ?


    122 a.C. - Cn. Domitio C. Fannio

    "A Foro Vessano nacque un ermafrodito e fu gettato in mare. In Gallia furono visti tre soli e tre lune. Nacque un vitello con tre teste. Un gufo fu visto sul Campidoglio. Catania fu distrutta da un incendio provocato dall’Etna. I Salli e gli Allobrogi furono vinti."

    Se per i tre soli visti in Gallia, durante il giorno, infondo potrebbe trattarsi di un fenomeno raro di parelio, cos’erano invece le tre lune avvistate di notte?



    06 a.C. - Q. Servilio Caepione C. Atilio Serrano


    "Ad Amiterno un bambino appena nato da una ancella disse “Ave!”. Nel territorio perugino e in alcuni luoghi di Roma piovve latte. Tra le varie cose colpite da un fulmine, ad Atella quattro dita di un uomo furono tagliate come da una spada. Una moneta di argento si sciolse con il calore di un fulmine. Nel territorio di Trebula una donna sposata con un cittadino romano fu colpita da un fulmine ma sopravvisse. Nel cielo si sentì un rumore e si vide cadere una palla dal cielo. Piovve sangue. A Roma di giorno fu possibile vedere una fiamma che fluttuava nell’aria. Nel tempio dei Lari una fiamma entrò dal tetto e arrivò alla sommità della colonna senza far danno. Su proposta del console Cepione le giurie furono divise tra senatori e cavalieri. Le altre cose rimasero in pace."

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    104 a.C. - C. Mario C. Flavio

    "Un gufo fu visto fuori città. Una mucca parlò. A Tremula Mutusca fu trovata con il capo coperto una statua, che era a capo scoperto. A Nocera un olmo, rovesciato dal vento, si ristabilì eretto sulle radici di sua spontanea volontà. In Lucania piovve latte, a Luni sangue. A Rimini una cane parlò. Armi celesti furono viste combattere in un certo momento dall’est all’ovest e prevalse quella occidentale. In base al responso degli aruspici il popolo portò un’offerta a Cerere e a Proserpina. Ventisette vergini portarono i doni cantando. La Luna e una stella apparvero dall’ora terza all’ora settima durante il giorno. Il territorio vicino a Turi fu devastato dai fuggitivi e dai disertori. I Cimbri dopo aver oltrepassato le Alpi e aver devastato la Spagna si unirono ai Teutoni. Un lupo entrò a Roma. Alcuni avvoltoi furono colpiti e uccisi da un fulmine su una torre. All’ora terza ci fu un’eclissi. Uno sciame di api si stabilì davanti al tempio della Salute. Piovve latte sul Comizio. Nel Piceno furono visti tre soli. Nei campi di Volsini si vide una fiamma, spuntata dalla terra, toccare il cielo. In Lucania due agnelli nacquero con zampe equine; uno dei due aveva la testa di scimmia. Nei pressi di Tarquinia sgorgarono dalla terra fiumi di latte. In base al responso degli aruspici furono collocate due statue di legno armate e si tenne una supplicatio. In Macedonia i Traci furono sottomessi."

    U
    na Luna accompagnata da una stella avvistate in pieno giorno (due oggetti volanti di forme diverse?) e una fiamma, che, inspiegabilmente, parte da terra per scomparire nel cielo (Se le gi altri,possono essere meteore, quale oggetto infuocato parte da terra per somparire nel cielo! In piena epoca romana!).
    Ma il fatto più importante non può che essere la battaglia di “armi celesti” avvistata nei cieli. Dalla descrizione si desume che si sia trattato di un vero e proprio scontro,chissà! tra due formazioni di oggetti volanti?


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    Anche Seneca , nel suo trattato di scienze naturali, riporta le numerose osservazioni effettuate sulla manifestazione di inspiegabili "travi luminose" che comparivano all'improvviso nei cieli delle citta' antiche per rimanervi immobili per parecchi giorni, per poi sparire all'improvviso come erano arrivate. Accadde anche, secondo le cronache, che da Roma molte coorti di legionari corsero verso Ostia in soccorso della citta' credendo fosse distrutta da un incendio di vaste proporzioni tanto erano i bagliori rossastri che giungevano dalla sua direzione. Quando i soldati vi giunsero vi trovarono solo una enorme trave fissa nel cielo che spandeva la sua luce rossastra e che rimase, immobile, per alcuni giorni nel cielo.

    Al calare del Sole si vide un oggetto circolare simile a uno scudo dirigersi da ovest a est.

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    Spero che sia stato di vostro interesse e che cio' possa scaturire un po' di curiosità,su questi racconti, di certo visti sotto una chiave dell'epoca, ma sicuramente chiare testimonianze di fatti del periodo che lasciano di certo qualche stupore.


    Un caro saluto

    SCK





    kappa

  2. #2
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    Tutto molto interessante. Non conoscevo questi aspetti della letteratura latina. Ottimo topic. Ciao.

  3. #3
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    Molto interessante e ampiamente sviscerato dai libri di Roberto Pinotti, presidente del C.U.N.

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