elmetto KM? [riutilizzo gendarmeria rep. austriaca]

[dagger1]

Un amico possiede questo elmetto, dice che gli venne ceduto come elmetto con i colori della marina;
io lo ho avuto per le mani e lo ho fotografato con il telefono, ed ho rilevato un colore "strano" ed una rivernciatura, ruggine sotto la vernice, niente produttore (ma magari è sotto la vernce) ed un numero 615 sulla falda; l'interno ha il cerchione rotto ma sembra buono.
Secondo voi è un pezzo interessante o meglio quantomeno "onesto" o è meglio lasciare perdere?
Grazie in anticipo!

[Paolo Marzetti]

Hai chiesto l'opinione a Milistory e ti rispondo.
L'elmetto in questione, seppur di fabbricazione tedesca e' stato utilizzato in epoca postbellica dalla Gendarmeria
(non militare) della Repubblica Austriaca. Lo riconosci dalla tinta e anche dai due forellini sul lato sinistro atti
a sorreggere la 'grenade' di detta gendarmeria. Ti posto un elmetto completo della mia collezione.Pertanto non
ha nulla a che fare con gli elmetti della Kriegsmarine.Mi dispiace. PaoloMa.jpg

[dagger1]

Ok ora mi metto a caccia della grenade per completarlo.
Grazie mille.
Stefano

[Doppeladlerkorb]

Questi elmetti M17, M35 e 42 sono stati usati della B-Gendarmerie (B= Bereitschaft significa essere pronto per l`azione rapida e aveva carattere militare) 1948-1956 (precursore delle Forze armate austriache --Bundesheer--le quale sono state costiuite soltanto 1956 dopo GM2.) La Gendarmeria (civile ) lo ha usata tra 1948 e 1961/62. Il colore blu-grigio si chiamava "eisengrau" (grigio di ferro)
Naturalmente sono stati riutlizzati elmetti GM1 ecGM2. Elmetti M17 (chiamato nei 50 da "elmetto vecchio austriaco" reusati Gendarmeria sono molti rari e sono stati preferiti dagli ufficiali. Vengono stati vernicati e riutillizatimolto presto presto 1950 a causa della minaccia degli scioperi comunisti.

Vedi anchè i miei elmetti Gendarmerie Austriaca e B-Gendarmerie (non c`e` della diversità visibile...)

[tonle]

bellissimo elmetto, Doppeladlerkorb!!! Noto anche che la bellissima tradizione del Feldzeichen (rametto trifido di foglie di quercia l'estate e di abete l'inverno, portato, fino al 1918, sul lato sinistro del Feldkappe o dell'elmetto, in particolari circostanze come il genetliaco dell'Imperatore, il Corpus Domini e la Pasqua, le sfilate davanti all'Imperatore, ecc ...), tipica della tradizione mitteleuropea, è continuata nell'esercito austriaco. Ciao, Paolo

[Doppeladlerkorb]

@tonle: Tante grazie a te Paolo per il tuo commento profondo della tradizione "Feldzeichen".. C´e`resta niente da dire più. Sono veramente lietissimo che tu sappia molto bene della tradizione vecchia mitteleuropeana "Feldzeichen" ---ignoto per molti.
Ciao e Buona Pasqua---naturalmente con Feldzeichen ;-) !!!
Gerhard
P.S. ancora alcuni foto dell`uso Feldzeichen Austriaco
1.) Kaiserjäger
2.) Infanterieregiment 3 ca. 1928/30 Rennwegkaserne Vienna
3.)kuk Rittmeister (capitano artiglieria o cavalleria o train) 1916
4.) Gardebataillon 19135
5.) Ausmusterung degli Sottotenenti giovani alla vecchia Academia Militare Maria Theresia Wiener Neustadt prima GM1 1914

[leon1949]

argomento molto interessante grazie

[tonle]

grazie a te Gerhard ... leggo sempre con attenzione i tuoi interessantissimi post. In Trentino è ancora tradizione indossare un rametto di abete bianco sul cappello da parte dei cacciatori. Così mi scriveva un amico cacciatore: "Nella tradizione venatoria di origine mitteleuropea, si chiama bruch, il rametto di essenza nobile che viene posto sul cappello del cacciatore quando ha abbattuto un animale. I suoi impieghi e significati sono vari: posto a sinistra è sinonimo di festa, gioia; a destra di cerimonia. Dev’essere di conifera o di quercia, ma anche faggio, ontano e rododendro. L’accompagnatore spezza con le mani (non con il coltello) i rami dell’albero; un rametto lo pone sopra l’animale abbattuto, composto sul fianco destro, quale segno di possesso e uno viene infilato nella sua bocca, per rendergli onore con la simbologia dell’ultimo pasto. Quindi bagna leggermente nel sangue un altro rametto e lo porge al cacciatore sopra il proprio cappello, augurandogli Weidmannsheil. Il cacciatore risponde Weidmannsdanke, e lo colloca a destra sul suo cappello, l’accompagnatore a sinistra. Per il funerale di un amico cacciatore si utilizza un rametto di abete bianco, posto a destra del cappello e con la parte sottostante le foglie, la parte bianca degli aghi, rivolta verso l’esterno". L’uso del Feldzeichen è citato anche da Perez Reverte che, nel romanzo ambientato durante la Guerra dei Trent’anni, “Il sole di Breda” scrive (riferendosi alle truppe imperiali) “che (…) cingendosi cappelli e morioni di rami verdi in segno anticipato di vittoria …”

[Doppeladlerkorb]

Grazie Paolo! Un commento profondo ancora che mostra bene come le origini delle tradizioni vecchie tutti e due militari (cacciatori) e civili (cacciatori anchè) spesso sia molto simile.
Si vede che la cultura europeana vecchia certamente non frena davanti confini nazionali e non afatto tra vicini storici. Io mi sento personalmente improntato in modo determinante della vecchia cultura romana-germanica.
Questa cultura cresciuta da lungo tempo io credo personalmente di valore specialmente per l`Austria (p.e. la romanistica , fondazioni di quasi tutte le città austriache più grandi nell`antica)--anchè se l`Austria ha fatta naturalmente la sua via propria dall`medioevo alto (per lungo tempo con-- o caso per caso dolorosamente anchè contro la Germania e l`Italia).
Posso dire che i cacciatori vivono le vecchie tradizioni ancora da noi durante la caccia specialmente nell`autunno--- con Waidmannsheil ( auguri o fortuna al cacciatore bravo) il "Bruch" (significa il sostantiva per frangere= brechen--in questo caso si frange ("bricht") i rametti di abete o della quercia.

[Paolo Marzetti]

Il materiale austriaco di ogni genere e di ogni epoca, ha qui su Milistory dei 'fans' come in nessun altro network.PaoloM