Pensa se glielo ha detto un "esperto"...
Pensa se glielo ha detto un "esperto"...
Comincio un sacco di cose e non ne finisco nes
Già sono ignoranti sulle cose attuali.... figuriamoci sulle cose tecniche e storiche!
Max
Frangar non flectar
Comincio un sacco di cose e non ne finisco nes
Esattamente come il 90% degli specchi lacustri dello stivale.
Max
Frangar non flectar
Altro giornale, stessa storia, altra versione...
Sul fondo del lago avvistate due bombe - Cronaca - Messaggero Veneto
Comincio un sacco di cose e non ne finisco nes
Ma non è più pericoloso cercare di recuperarle che lasciarle dove sono?? Sul fondo del lago a una certa prpfondità.....
andrea
Una volta trovate e comunicato alle autorità il ritrovamento, è d'obbligo l'intervento.
Che avverrà appena possibile.
Cioè non subito, ma quando tempi e mezzi saranno disponibili.
A Monfalcone stiamo aspettando dalla metà degli anni 90 che si portino via circa 15.000 granate d'artiglieria caricate ad yprite...
Comincio un sacco di cose e non ne finisco nes
E ancora... ma chiamare gli artificieri non si usa più?
Trieste, bombe inesplose a Servola. Operazione bonifica al via - Cronaca - Il Piccolo
Comincio un sacco di cose e non ne finisco nes
15,000 granate dagli anni 90???? ... mi....a da non credere...
Cara e vecchia trieste... ho fatto il C.A.R. da fine maggio a fine giugno.... non vorrei passar per matto ma é stato uno dei mesi più belli della
mia vita ...ancora dopo tanti anni ogni volta che arriva la primavera ho un bel ricordo di questa città... scusate il fuori topic...
andrea
Trieste era e resta magnifica, nonostante gli scempi che hanno perpetrato e quelli in progetto...
15.000 granate caricate a liquidi speciali sono solo una parte di tutto il materiale esplosivo che è stato affondato nelle zone paludose del Lisert...
Durante la prima guerra mondiale venne sparato un numero enorme di proiettili d’artiglieria e i territori dove più era infuriata la lotta furono letteralmente ricoperti di proiettili inesplosi, sia caricati ad esplosivi, sia caricati con gas tossici, quella che oggi si chiama “l’eredità di Caino”.
In tutti i paesi coinvolti e anche in Italia, subito dopo il conflitto, il Genio Militare iniziò a rastrellare le zone di guerra per raccogliere tutti i proiettili sparsi individuabili, in quanto estremamente pericolosi per la popolazione civile tornata ai propri paesi dopo la tempesta.
Contemporaneamente moltissimi civili, visto che non era possibile coltivare i campi e le fabbriche erano ancora distrutte, raccoglievano e rivendevano materiali ferrosi e esplosivi per sbarcare il lunario, i famosi recuperanti.
Il Carso era una delle più importanti zone teatro di guerra e decine e decine di migliaia di proiettili inesplosi, raccolti dal Genio Militare, vennero scaricati nelle zone umide del lago di Doberdò, delle Mucille e del Lisert. Le autorità pensarono così di aver risolto il problema per sempre.
In Francia ancora oggi le zone dove più infuriarono i combattimenti sono soggette a molte limitazioni, nelle zone rosse è vietato coltivare, vietato pascolare bestiame e, soprattutto, è vietato bere l’acqua dei pozzi perché il terreno e le falde acquifere sono fortemente inquinate dagli esplosivi e dai gas tossici presenti nel terreno.
Nella stima degli esplosivi presenti nel Lisert, stima fatta per difetto, è stato calcolato che almeno 15.000 siano i proiettili caricati a Yprite, uno dei peggiori gas tossici inventati dall’uomo, in quanto non solo intossica e avvelena ma agisce con azione corrosiva sul corpo umano.
Nella seconda metà degli anni 90 150 proiettili vennero recuperati dal reparto Nucleare Batteriologico Chimico dell’Esercito Italiano e portati al poligono di Civitavecchia per essere neutralizzati, in quanto ancora efficienti al 90/95%.
Poi tutto si fermò per mancanza di fondi.
Comincio un sacco di cose e non ne finisco nes
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