Quello che mi meraviglia nella discussione sull'altro forum è l'incomprensibile e immotivata ritrosia dei maschi a ammettere l'evidenza... ci furono donne militari durante la grande guerra, e non poche.
D'altra parte, come ho scritto nell'introduzione del cataloghino della mostra "la grande guerra delle donne", allestita a Gorizia nel 2014
La prima guerra mondiale è comunemente raccontata come una storia esclusivamente maschile.
Leggendo i libri sulle vicende belliche, sia quelli divulgativi sia quelli più tecnici, incontriamo generali, eroi, condottieri, tutti rigorosamente maschi, forse perché gli storici sono per la quasi totalità maschi.
Le poche donne che compaiono, infermiere a parte, sono delle eccezioni che si intromettono, quasi sempre per bizzarria, in cose non loro e comunque sono sempre subordinate al guerriero.
Le donne invece durante la guerra hanno avuto un ruolo grandissimo, hanno dato un contributo immenso in casa, in campagna, nell’industria e anche al fronte.
Se però cerchiamo notizie specifiche sulla attività delle donne durante la grande guerra non troviamo nulla o quasi, a parte le vicende trattate all’epoca dalla stampa e quindi difficilmente ignorabili oggi, ma sono soprattutto vicende a grande impatto sensazionalista, come le storie delle spie, grandi o presunte tali.
L’enorme ruolo vissuto dalle donne durante la guerra viene semplicemente ignorato.
E’stato alzato un muro per celare la parte avuta dalle donne che vivevano nelle retrovie del fronte e all’interno del paese, un incredibile lavoro di rimozione per coprire un intero universo, ancora tutto o in parte da scoprire e da raccontare, molto diverso da quello parallelo maschile.
Solamente in Gran Bretagna, dove la ricerca e la conservazione della memoria storica è tradizione nazionale, e in Francia troviamo del materiale storico dedicato espressamente al ruolo delle donne durante le due guerre mondiali ma, confrontando il grandissimo ruolo sostenuto dalle donne svolgendo un enorme varietà di attività, con la quantità di opere a loro dedicate vediamo che si tratta comunque di poca cosa.
Nel resto degli stati europei, Italia compresa, praticamente nulla.
Le grandi e piccole dittature del primo dopoguerra hanno cercato di cancellare ogni traccia, ogni memoria femminile per piegare la donna nell’angusto ruolo di angelo del focolare e madre e moglie di futuri guerrieri.