Canzone pubblicata su “Milizia Fascista” del 17 novembre 1940 – XIX° E.F.
Testo di Auro d’ Alba, musica del maestro Pellegrino.
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Con ogni evidenza il testo di riferisce alla Battaglia delle Alpi contro la Francia del giugno 1940. Purtroppo uno dei ritornelli è illeggibile sull’ esemplare da me visionato. Chiunque potesse integrare il testo mi farà cosa grata.


CANTATE DI LEGIONARI (ALPINE)

I
Ce ne fregammo un dì della galera
ce ne fregammo della brutta morte
per preparare questa gente forte
che se ne frega adesso di morir.
Il mondo sa che la Camicia nera
s’ indossa per combattere e patir.

II
<<Cinquanta volontari della morte!>>
e si fa avanti tutto il battaglione;
pugnali e bombe a mano su Mentone
come demòni ci buttammo giù.
Al trentatrè s’ è amici con la morte
si parla in confidenza a tu per tu.

III
La morte fregò noi del trentaquattro:
da Cima di Grammondo al Passo Cuore
pestavano i franciosi a tutte l’ ore;
<<o matti o eroi>> dicevano i monsiù.
La morte colse fiori al trentaquattro,
ma se ritorna non ci frega più.

IV
(ILLEGGIBILE PER CONSUNZIONE DELLA CARTA)

V
Ottantasei - ci dice il comandante -
ci butteremo a nuoto su Mentone,
o disperati la rivoluzione
si fa per terra in cielo e sopra il mare.
Ottantasei - ci chiama il comandante -
i Martiri fascisti a vendicar.

VI
E’ grande la montagna, ma più grande
è il nostro amore armato per il DUCE.
<<Vivrò tra i vivi>> nella stessa luce
Vittorio Marcoz ci promise un dì.
Morì intonando: << Il confinario è grande
Misura la montagna al suo destin>>.

VII
I conti vecchi son belli e saldati
ma la partita non è chiusa ancora.
Quella che sorge sarà la nostra aurora,
quella ch’è sorta non ci piace più.
I conti vecchi son belli e saldati
ci manca qualche rasse di lassù.

VIII
Duce ch’ hai dato al popolo l’ Impero,
noi col lavoro lo feconderemo,
col vecchio mondo diventato scemo
ci sono sempre conti da saldar.
Duce ch’ hai dato al popolo l’ Impero,
siamo pronti per Te a ricominciar.

(ogni strofa si ripete):
Per il Duce e per l’ Impero
Eia, Eia, Alalà!