Produzione: Regia Marina & Istituto Luce
Anno: 1940
Direttore della fotografia: Angelo Baistrocchi
Interpreti: Attori non protagonisti ( Il comandante e l’ equipaggio della torpediniera “Calatafimi”, marinai di un treno armato della Regia Marina )



Ricostruzione delle eroiche gesta della vecchia torpediniera “Calatafimi”, che nel giugno 1940 si oppose da sola al bombardamento di Genova, riuscendo a mettere in fuga le grandi unità nemiche. L’ episodio è ricostruito con sequenze che descrivono tutte le fasi del combattimento, intercalate con scene della difesa costiera e scene del bombardamento riprese dal vero da operatori del Luce. Ultimata la sua missione, la torpediniera entra nel porto di Genova mentre la città “riprende la sua operosa vita di lavoro con rinnovata fiducia nella vittoria”. Il film non ebbe il visto censura e non fu mai proiettato in pubblico.
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Da: Roberto Chiti – “Enciclopedia del Cinema e della TV di ieri e di oggi in Liguria. (1896 – 1993) Volume 2 - I Film” - M.I.C.S. Museo Internazionale del Cinema e dello Spettacolo



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Il bombardamento navale a ridosso della dichiarazione di guerra italiana svelava l’ inconsistenza della nostra potenza navale e l’ inerzia colpevole della Marina (che sarebbe continuata -sconfinando a volte nel tradimento aperto - sino all’ 8 settembre ’43). I danni non furono – come si disse in seguito – di poco conto. Vi furono le prime vittime civili, il che abbassò molto il morale della popolazione e circolarono incontrollate voci di ogni genere: si disse perfino che le navi erano giunte a ridosso dell’ obiettivo indisturbate inalberando la bandiera della Repubblica di Genova (croce rossa in campo bianco), quasi identica al vessillo di guerra della Royal Navy. In realtà sia il comandante la “Calatafimi” che il treno armato intervennero contro il naviglio nemico di propria iniziativa e contravvenendo agli ordini dei superiori comandi. Ce n’ era abbastanza per non sollevare ulteriori polveroni portando nelle sale un film che rischiava di essere controproducente.