Questa è l’ ultima e definitiva forma assunta dalla canzone creata poco a poco dai gregari indigeni di Angelo Bastiani, così come si elevò nell’ ultima notte e nell’ ultima fantasia, all’ Uolchiefit, prima della resa del presidio italiano alle truppe britanniche nel 1941:
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<< Le regioni dell’ Ambassel, gli altopiani del Mens, il brullo Beghemeder, le piste del Livò, il bassopiano rosso dell’ Uogherà, e i pascoli del Tana, i boschi del Goggiam, le alte montagne del Semien, terra di freddo, conoscono il tuo coraggio e la tua generosità. La tua strada è sempre pulita di nemici. Sulla tua fronte c’è il fuoco che incenerisce i nemici, nel tuo cuore c’è l’ uragano, nei tuoi occhi c’è il sole che riscalda gli amici. Quando si parla di te, le donne sospirano, i nemici ti temono come la gazzella teme il leopardo. Questo sanno, Ras Bastiani, nostro capo e nostro padre, e noi tuoi ascari siamo pronti a provarlo perchè così è scritto sulle lame delle nostre scimitarre >>.
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