Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12
Risultati da 11 a 18 di 18

Discussione: M1 postbellico Brasiliano

  1. #11
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Jun 2006
    Messaggi
    37,681
    In giro per il mondo[self][][innocent]

  2. #12
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Sep 2007
    Messaggi
    114
    http://www.cascoscoleccion.com/brasil/brasil.htm
    ecco un utile link sugli m1 brasiliani

  3. #13
    Utente registrato L'avatar di Blaster Twins
    Data Registrazione
    Apr 2007
    Località
    Piemonte
    Messaggi
    24,089
    Interessante,Fabrizio!!!
    A/F 505 PIR 82ND AIRBORNE DIVISION "ALL AMERICAN"
    H-MINUS
    ALL THE WAY!

    www.progetto900.com

  4. #14
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Jun 2007
    Località
    liguria
    Messaggi
    1,101
    Provo a mandare le foto all'amico brasiliano che ha prestato i suoi M1 al link di cui sopra e vediamo se ci sa dire qualcosa di definitivo.

  5. #15
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Jun 2007
    Località
    liguria
    Messaggi
    1,101
    Mr. Campiani dice che trattasi di un M1 ricevuto dagli USA in seno al Programma Aiuti Militari degli anni 50 e usato dai para brasiliani e quindi non ha a che vedere con la FEB. Aggiunge che il liner è fatto interamente in Brasile e che trattasi di un bel pezzo da avere in una collezione di M1. Ora fra uno di lingua portoghese e un italiano, lo scrivere in inglese può causare qualche fraintendimento comunque mi sembra di capire che la datazione dello shell venga dal rim e che i brasiliani si facessero in casa copie dei liner USA in stile WWII e che pure se li adattassero all'uso paracadutistico.
    La corrispondenza originale dice:
    "Hi Cesar
    An italian collector posted on an italian forum this M1 front seam and liner with front rivet he bought in Sao Paulo. The liner was modified with pads and A chinstrap added. This guy think to a FEB helmet modified after WWII for paratrooper use. What do you think? Any clue about yellow numbers on the shell?
    Thanks
    Arturo[/quote][/quote]

    Standard M1 helmet received from the US due to Military Aid Program in the 1950's. Used by Brazilian paratroopers post war. It has nothing to do with FEB helmets.The liner is entirely Brazilian made."

  6. #16
    Utente registrato L'avatar di piesse
    Data Registrazione
    Apr 2007
    Località
    Toscana
    Messaggi
    3,821
    Grazie Artu dell'interessamento e grazie anche al Sig. Campiani per le notizie.

    Comunque sul guscio può essere senz'altro che sia come dice lui, fermo restando che si tratta di un guscio di produzione ante 1943, in quanto front seam.

    Per il liner non sono troppo d'accordo sulla produzione brasiliana, sulla modifica sì, ma la produzione no, perché in questo liner si vede chiaramante che sono stati rimossi (ci sono i buchi e le impronte) tutti i rivetti che sostenevano l'imbottitura a tiranti di tipo americano.
    Bisognerebbe togliere il cuscinetto cupolare per vedere il marchio, ma non mi pare il caso.

    Mi piacerebbe sentire anche qui l'opinione del Sig. Campiani, che forse non si è soffermato troppo su questo particolare.

    In ogni caso si conferma l'uso per i paracadutisti.



    Vorrei inoltre fare una divagazione, lunga ma molto sommaria, riguardo al FEB, e che può aiutare a capire qualcosa sullla "militaria" brasiliana del periodo bellico.

    Il Brasile entrò nella seconda guerra mondiale in maniera quantomeno strana.
    Nel 1930 salì al potere, con un colpo di stato, Getulio Vargas, che, salvo una breve interruzione, fu Presidente fino al 1954, anno della sua morte.
    Stroncò la Rivoluzione Costituzionalista nel 1932 e istaurò una sorta di Dittatura nel 1937.
    Decisamente allineato con l'Asse Roma-Berlino, anche grazie alla forte componente filo nazista e fascista del suo Governo.
    Nel tentativo di rimodernare la struttura industriale del proprio Paese, stava trattando con la famiglia Krupp e il Governo Hitleriano per istallare in Brasile industrie metallurgiche che avrebbero da una parte sviluppato l'economia brasiliana, dall'altra sorretto parte dello sforzo bellico dell'Asse.

    Questa situazione era chiaramente intollerabile per gli Stati Uniti, anche se ancora non c'era stata Pearl Harbour.
    Per cui si provò con la "carota", cioè sostanziosi aiuti per sviluppare ugualmente l'industria brasiliana ma con fondi USA.
    Benché fosse pronto anche il "bastone" (un piano americano per l'invasione militare del Brasile, anche se nelle intenzioni piuttosto "soft"), questa offerta bastò a convincere Vargas ad entrare in guerra contro l'Asse, nonostante la fortissima opposizione interna da parte dei partiti di estrema destra che facevano parte del suo Governo, magari nel frattempo essendosi reso conto che la situazione non era più quella trionfale del 1939-1941.
    Quindi come sappiamo nel 1944 il Brasile inviò un contingente (FEB) in Europa, proprio dalle nostre parti, dove i pur volenterosi Cariocas all'inizio si scontrarono con una realtà* per loro difficile (i brasiliani son gente che ama la vita e il divertimento, non molto avvezzi alle guerre, per loro fortuna) ma dove poi, anche se a prezzo di numerose perdite, grazie a indubbio valore e facendosi un po' le "ossa" si fecero onore.

    Onore che fu molto amplificato in Brasile; altra debolezza dei Brasiliani, ogni motivo di orgoglio nazionale, che sia la nazionale di calcio, o un artista famoso, per loro è dieci volte di più che nelle altre parti del mondo, per cui alcune imprese, noi diremmo scaramucce, sulla Linea Gotica, là* sono ancora motivo di vanto e festa ancora oggi, vedi la battaglia di Montese e Zocca, per esempio.

    Per Vargas, comunque assolutista, poco amico della casta militare, entrato in guerra comunque ideologicamente "obtorto collo", questo ritorno in Patria di "Eroi" dava oltremodo fastidio e la reputava "destabilizzante".
    Tant'è che i principali comandanti furono rimpatriati alla spicciolata, portati direttamente alle proprie abitazioni o inviati in lontane rappresentanze diplomatiche all'estero.
    I 25000 soldati, imbarcati a Napoli a partire dal 6 luglio 1945, fino al 19 settembre, ricevettero durante il viaggio il Congedo, stampati in fretta e furia dalla tipografia Macchi di Milano, tanto che all'arrivo in Brasile erano soltanto cittadini borghesi e disarmati.
    Con un provvedimento di estrema urgenza tutto il materiale militare fu immagazzinato e le insegne del FEB, fra i quali il famoso "Cobra che fuma" scomparvero, dalle divise e dagli elmetti, per legge, nel giro di otto giorni.

    Tutto questo materiale accatastato nei magazzini poi è stato riutilizzato dopo la caduta di Vargas (si suicidò il 24 agosto 1954 con un colpo di pistola al cuore, a Rio de Janeiro) non più in grado di sostenere le pressione interne dei militari, dei partiti di opposizione e esterna degli USA.

    Ecco perché, uno, è estremamente difficile trovare materiale brasiliano sicuramente riconducibile al periodo bellico causa la volontà* di "cancellazione" del FEB dalla storia del Brasile, due, l'ipotesi che ho fatto che questo elmetto sia uno dei 25000 accantonati nel 1945 e riesumati una decina d'anni dopo, pur "depurato" di eventuali insegne.

  7. #17
    Utente registrato L'avatar di Blaster Twins
    Data Registrazione
    Apr 2007
    Località
    Piemonte
    Messaggi
    24,089
    Grandioso,Piesse!!!
    A/F 505 PIR 82ND AIRBORNE DIVISION "ALL AMERICAN"
    H-MINUS
    ALL THE WAY!

    www.progetto900.com

  8. #18
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Jun 2007
    Località
    liguria
    Messaggi
    1,101
    Non mi parlare della difficoltà* di trovare materiale FEB. Per questi tre pezzi più una borraccia anni 30 ci ho messo un anno e mezzo.

    Immagine:

    94,46*KB

Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12

Permessi di scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BB è Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] è Attivato
  • Il codice [VIDEO] è Disattivato
  • Il codice HTML è Disattivato