La foto è stata pubblicata su un libro di argomento sportivo.
La foto è stata pubblicata su un libro di argomento sportivo.
La foto non dovrebbe suscitare scalpore in un pubblico maturo in quanto vi sono ormai migliaia di Italiani a tutti gli effetti che hanno un'origine extra italica e dovrebbe essere un punto condivisio e apprezzato da tutti.
sven hassel
duri a morire
Non mi stupirebbe che fosse uno dei tanti militari provenienti dall'AFIS
Max
Frangar non flectar
No, niente AFIS; conobbi questo (allora) ragazzo nella prima metà degli anni '90, era Allievo alla Cernaia di Torino.
Poi mi pare restò in servizio nella città subalpina, fino a quando, non saprei.
Sottoscrivo in toto il tuo intervento sven hassel, ma quanto a definire pubblico maturo gli italiani ci andrei cauto: siamo ancora troppo provinciali. In ogni caso è probabile che date le sue origini il CC in questione fosse almeno bilingue, cosa di somma utilità dovendo trattare con tifosi da ogni parte del mondo. Quanto alla presenza di cittadini italiani "extraitalici" nelle FF.AA. è più antica di quanto si immagina...
Potrebbe essere stato benissimo un ragazzo adottato da una famiglia italiana. Conobbi anni fa a Fiorenzuola d'Arda un carabiniere italiano di origini cinesi adottato quando era un neonato....
Io non ho girato il mondo ma il mondo ha girato intorno a me.
Amici, nel '97, quando presi servizio nell' Arma c'era un cc ausiliario di orgini ghanesi e adottato in tenera età. Italianissimo a tutti gli effetti. Poco dopo entrò in servizio un cc di origini orientali, forse lo stesso che conobbe hetzer, nel 2001 era in servizio a un battaglione mobile, mi pare Laives. Sempre ai primi 2000 ricordo un cc ausiliaro di origini brasiliane sempre italiano. Questo sono casi di colleghi personalmente incontrati. Mio padre nel '68 durante la naja aveva conosciuto un ufficiale dei parà di origini somale. Anche in quel caso italianissimo.
Non CC ma interessante.
Sanchez, «Pocahontas» e gli altri I nuovi italiani con le stellette - Corriere della Sera
Personalmente non sono contrario all' apporto di sangue nuovo nel ceppo italico, i processi immigratori possono essere positivi o negativi a seconda di come li si governa (o li si subisce). In parole povere riferendosi alla emigrazione italiana in Usa, se per un certo verso è fisiologico il rischio che tra milioni di individui nasca un Al Capone, è altrettanto possibile che si abbia un Joe Petrosino. E qui mi taccio...
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