Sempre che di giberna si tratti.
Cuoio nero spesso, rigido, linguetta avvolgente con perno di chiusura sul retro, interno in lamierino rigido talmente "ciucciato" da non poterlo nemmeno estrarre.
Dimensioni: spessore 37, altezza 93, larghezza 81 (mm ovviamente).-
Luce contenitore interno 27x74. Profondità* delle stesso 78.
seguono immagini.
Nobody can help...?
Ciao
baffo
Immagine:
70,75*KB
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Immagine:
87,48*KB
Sono portacaricatori italiani che erano usati dalla polizia , ne esistono anche di più grandi per i caricatori del mab, ne avevo qualcuno anch'io poi li ho ceduti.
DANIELE
"Ad unum pro civibus vigilantes"
Un grazie di cuore a Silent Brother.
Una curiosità* ancora: che munizioni erano destinati a contenere?
Saluti da
baffobruno
Se non ricordo male era per i caricatori della beretta '34 in 9 corto.
Un particolare, in alcuni dei miei all'interno della patta di chiusura era presente un timbro, si vede anche nei tuoi?
DANIELE
"Ad unum pro civibus vigilantes"
ma queste mi sembrano quelle del '91?????
avanti forza paris
art.52 della Costituzione Italiana
La difesa della Patria e' sacro dovere del cittadino. Il servizio militare e' obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, ne' l'esercizio dei diritti politici. L'ordinamento delle Forze Armate si informa allo spirito democratico della Repubblica.
Forse frasche ha ragione, infatti non ero molto sicuro della mia prima ipotesi ma mi rimane il dubbio, anche se i '91 la P.S. comunque li aveva.
DANIELE
"Ad unum pro civibus vigilantes"
Confermo presenza timbro inchiostro nero indelebile, ma che mi
risulta illeggibile, al momento, anche tramite lente d' ingrandimento.
Non mi resterebbe che fotografarlo e poi passarlo in computer grafica per l' eventuale ricostruzione, ma la parte intelleggibile è percentualmente irrilevante, sempre che mi riesca di divaricare a sufficienza la patta senza fessurare il cuoio (che è decisamente rigido).- Data la particolare posizione (sulla piega) mi è praticamente impossibile appoggiarlo in maniera decente sul ripiano dello scanner.
Cordialità*
baffobruno
Seguito: non ce la faccio. Una certa "villosità*" della parte interna in cuoio (naturale) impedisce di discernere ulteriormente l' iscrizione relativa al timbro, facendolo risultare sfumato anche in profondità*. Un esame, inoltre, all' I. R. ha sortito risultati diametralmente opposti alle mie speranze: praticamente la scritta sparisce! Sotto filtro <font color="blue">blu</font id="blue"> quasi peggio. Sotto filtro <font color="red">rosso</font id="red"> si legge quanto al seguito...
Riassumendo: scorgo sulla prima riga <font color="purple">V G III no</font id="purple">
e sotto: <font color="purple">N 7</font id="purple">
Saluttissimi
baffo
Per ammorbidire la pelle ti consiglio di usare del grasso di vaselina da applicare solo al lato liscio esterno, otterrai ottimi risultati!
DANIELE
"Ad unum pro civibus vigilantes"
Io due gibernette uguali le ho comprate al mercatino di Gonzaga circa un'annetto fa. Il grande Vittorio ne aveva uno scatolone e due me le ha fatte pagare la stratosferica cifra di...1 euro!!...anche se le ho viste messe in vendita a 5 euro l'una...
Ma a parte il prezzo, quando poi chiesi informazioni su di esse mi fu risposto, in modo vago, che forse...dico forse...potrebbero essere appartenute ai Vigili del Fuoco o un reparto militare dei VF...di più nin zò!!...Ho cercato alcune foto che avevo fatto alle gibernette ma in tutte le mie incasinatissime cartelle nn le ho trovate ...sorry!!...Se nn ricordo male all'interno della patta si legge un codice numerico e "Torino"...magari se le trovo a casa dove le ho messe faccio qualche foto poi le posto...okkei???...
Un saluto
Io non ho girato il mondo ma il mondo ha girato intorno a me.
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