Ringrazio Stefano per le informazioni e il coraggio di esporsi in prima persona su un argomento così delicato, avvallando in toto le sue considerazioni e conclusioni.
Interessante anche la pubblicazione delle immagini a disposizione di Paolo.
Concordo anche qui con Stefano sul fatto che sia lampante l'aderenza ai canoni di autenticità o meno di alcuni elmi mentre su altri, meno visibili ed identificabili nelle fotografie, sarebbe necessaria una analisi più dettagliata per potersi fare un'idea sufficientemente attendibile.
Per mettere a fuoco la situazione emersa dai precedenti post mi sembra si possano individuare le seguenti tipologie:
- Berndorfer originali prodotti tra il maggio e l'ottobre 1917 che presentano caratteristiche dello scafo e degli accessori ( prodotti e marchiati dalla Krupp Berndorfer stessa) con varianti ormai canonicamente e inequivocabilmente individuate;
- Berndorfer con scafo originale ma dotati di accessori interni non d'epoca, risistemati in tempi più o meno recenti con materiale repro facilmente recuperabile sul mercato ma non aderente alle specifiche tecniche e produttive d'epoca;
- Berndorfer replicati di sana pianta anche per quanto riguarda lo scafo in acciaio dell'elmo, individuabili per esempio dall'assenza della punzonatura della taglia, del lotto di produzione dell'acciaieria fornente la materia prima e da altri piccoli dettagli che nel complesso sono in grado di fare la differenza.
Se poi ho scritto qualche eresia o mi è sfuggita qualche altra possibilità chi la rilevasse corregga o integri per cortesia senza problemi.
Concluderei per il momento con una considerazione: ognuna delle tipologie che ho brevemente elencato ha tutto sommato la sua dignità e ragion d'essere.
Se sono un rievocatore una bella copia il più possibile simile all'oggetto originale, pagato per quello che è e che vale, ha perfettamente senso come è sensato per un collezionista avanzato di oggetti d'epoca prestare attenzione anche a dettagli minimi in grado di autenticare la genuinità, il valore storico ed economico - in questo caso sempre abbastanza elevato - di un pezzo.
Poco felice è invece l'evento che si verifica quando anche chi per frequentazione di questa tipologia di elmi come collezionista o commerciante è perfettamente in grado di discernere le differenze tra e categorie citate facendo in mala fede e per proprio tornaconto - generalmente economico - passare per buoni oggetti che con un minimo di know how sarebbero facilmente identificabili per quello che in realtà sono anche da chi si confronta con la materia senza pari esperienza.
Ben vengano allora confronti come quello presente.
Vista l'utilità delle informazioni che si vanno raccogliendo sarebbe forse opportuno aprire ad hoc un nuovo post o spostare il presente nella sezione dedicata agli elmi austriaci WW1, probabilmente chi volesse documentarsi su un Berndorfer difficilmente andrebbe infatti a cercare un "tutorial" sull'argomento nella sezione "Italia - Ventennio fascista".
Si tratta di un semplice suggerimento e lascio ovviamenete agli admin la valutazione di tale opportunità.
Nel frattempo grazie di nuovo a tutti.
Un saluto.
Ari