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Discussione: Berndorfer da squadrista (e varie note)

  1. #1
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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    Berndorfer da squadrista (e varie note)

    Si tratta di un elmetto Berndorfer austriaco, adoperato nei primordi del fascismo, approx 1919-1921, da uno
    squadrista. Temevo di aver smarrito le foto che mi mando' Sandro Mantovanini, quando questo bel pezzo era
    nella sua collezione. Ora, l'elmetto non so su quale lido e' approdato.PaoloM
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  2. #2
    Utente registrato
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    Monfalcone
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    Unico!
    Comincio un sacco di cose e non ne finisco nes

  3. #3
    Moderatore L'avatar di maxtsn
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    Fantastico ed unico!
    Max

    Frangar non flectar

  4. #4
    Utente registrato L'avatar di Doppeladlerkorb
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    Pezzo unico e fantastico!! Un Berndorfer carismatico sempre rimane un Berndorfer e garantisceva per una certa qualita' anche' dopo 18.....
    "Scio me nihil scire"----"Sine ira et studio"

  5. #5
    Utente registrato L'avatar di Ari65
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    Ciao a tutti,

    non sono in grado di esprimermi sull'esterno di questo elmo ma sull'interno, osservando
    esemplari esaminati da sicuri conoscitori in libri o riviste ( "Storiadegli elmi austro-Ungarici" di Cocianni e articolo di Spanghero su"Uniformi e Armi" n.140/141) o altri elmi giudicati ecumenicamente genuini discussi in questo e in analoghi forum italiani e stranieri o inpossesso di amici collezionisti - oltre ai quattro esemplari in varie condizioni di conservazione che ho sul mio scaffale "Billy" dell'Ikea - noto nell'esemplare postato da Paolo i seguenti particolari:


    • patte senza cucitura "incrociata" del bordo, caratteristica invece tipica della produzione Berndorfer per interni in pelle e tela cerata a "righine" montate su cerchione in acciaio;
    • trama della canapa del soggolo e della sua cucitura longitudinale non canonica rispetto a tutti gli esemplari di questa tipologia di elmo ( tre linee di cucitura inconfondibili);
    • punzonatura del marchio ad orsetto in posizione molto bassa sulla falda dell'elmo e senza l'onnipresente indicazione della taglia "66";
    • lavorazione del bordo dell'elmo non a ribattitura ma con utensileria che ha lasciato l'impronta della piegatura riscontrabile dalle linee parallele al bordo;
    • clip di regolazione del soggolo con profilo molto "squadrato" che non trova riscontro tra i dati fotografici e gli elmi a mia disposizione.


    Confesso che confrontarmi con Paolo, "mostro sacro" del settore e che con il suo "Elmetti 1915-73" è stato responsabile in gran parte della passione che ho per questi oggetti, mi fa un po' tremare le gambe.

    Sono e siamo però qui per confrontarci ed imparare e qualcosa non mi torna o forse/sicuramente mi è poco chiaro.

    Per cortesia qualcuno, con contributo di dati oggettivi e riscontrabili, è in grado di illuminarmi?

    Così magari alla prossima occasione eviterò di portare disturbo e di prendere lucciole per lanterne o viceversa, in dipendenza da quanto spero verrà portato nei prossimi post della presente discussione.

    Grazie di cuore.

    Un saluto.

    Ari

  6. #6
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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    Ari, sai che ti stimo.Non ha importanza cio' che noi pensiamo di questo elmo, tanto piu' che rimangono solo le foto.
    Comunque permettimi: troppi sospetti suffragati da cosa non so.I cosi' detti esperti di Berndorfer qui potranno
    sbizzarrirsi, ma le regole e le varianti sugli accessori di questi elmetti, sono tali e tante che solo l'esperienza puo'
    parlare.E so che tu ne hai. PaoloM

  7. #7
    Utente registrato L'avatar di piesse
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    Credo che questo elmetto sia quello che gira da almeno dieci anni sul banco di un noto commerciante di Parma, visto e rivisto e discusso da molti collezionisti, direi tutti quelli che in particolare si occupano di pezzi della Grande Guerra.
    Io stesso l'ho avuto in mano e osservato più di una volta, non sono espertissimo, ma i pareri pressoché unanimi che ho avuto modo di sentire non sono positivi.
    Se poi non è quello, mi scuso e come non detto, però non posso che apprezazare la precisa disamina di Ari.

  8. #8
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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    A me questo elmetto pare normale. Non so se e' quello che gira (ma non so quale).PaoloM

  9. #9
    Utente registrato L'avatar di Doppeladlerkorb
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    Devo confessarvi che per il primo momento mi lasciava fregare sul telefonino dalla splendida apparenza di questo elmetto molto notabile. Scusi caro Paolo----ho già capito naturalmente che non è il tema essentiale --e non vorrei farvi troppo grande dispiacere--ma nonostante credo di dovermi sentenziarlo.

    Esaminando questo elmo di più con abbastanza calma ed più accurato tendo sempre di più ai dubbi addotti di Ariberto e come adesso credo anch` io (e non sono l`unico)--i dubbi del nostro Ari per quanto riguarda l`` elmo in certo qual modo sarebbero giustificati --
    Come già detto prima--Paolo--prego scusami questo ma dovevo scrivere la mia onesta considerazione personale.
    "Scio me nihil scire"----"Sine ira et studio"

  10. #10
    Utente registrato L'avatar di Ari65
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    Grazie a tutti per gli interventi:

    @Paolo per la stima che ricambio al quadrato, @Piesse e Doppeladlerkops per aver espresso serenamente le loro opinioni.

    Per proseguire la discussione posterei l'immagine di un elmo in condizioni stellari - non in mio possesso - in cui si notano con facilità gran parte delle caratteristiche canoniche proprie di esemplari riconosciuti come sicuri termini di paragone per valutare questo tipo di produzione:


    • patte con cucitura incrociata;
    • trama e cucitura longitudinale del soggolo;
    • posizione della punzonatura con immancabile taglia;
    • conformazione della clip di regolazione del soggolo ( ne sono censite un altro paio che solitamente si trovano su esemplari di produzione precedente all'adozione del cerchione in acciaio: una più tozza e squadrata e l'altra dl profilo più arrotondato)


    Da notare anche l'assenza di quella sorta di "bulbo" che nell'esemplare postato da Paolo pare essere il controdado di fissaggio della vite posteriore.

    Non so... io qui mi ci ritrovo anche se l'elmo è nuovo da far quasi impressione.

    Osservando invece l'elmo precedente - e alcuni elmi con caratteristiche analoghe che ciclicamente compaiono in vendita tramite canali on-line o presso professionisti del settore che in buona o mala fede si dimostrano comunque poco professionali - sommandoli tra di loro troppi sono i punti di riferimento certi ad esser latitanti per cui, nel dubbio, come minimo mi sentirei di sospendere il giudizio su una eventuale autenticità o meno dell'oggetto in attesa di smentite o conferme.

    Conseguentemente - in caso di compravendita - valuterei attentamente anche l'opportunità o meno dell'acquisto stesso perchè la relativa richiesta economica in questo contesto si dimostra sempre parecchio impegnativa.

    Un saluto.

    Ari
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