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Discussione: ATLANTIC-confezioni rarissime

  1. #21
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    La marcia su Roma l'hanno riprodotta,non è Atlantic,
    ho scritto che son confezioni rarissime non introvabili e infatti i prezzi esorbitanti confermano che sono veramente pochi i pezzi disponibili,se ce ne fossero di più il prezzo scenderebbe,penso.


  2. #22
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    La marca è Waterloo1815,scala 1:72

  3. #23
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    DONITZ: "La marcia su Roma l'hanno riprodotta,non è Atlantic, ho scritto che son confezioni rarissime non introvabili e infatti i prezzi esorbitanti confermano che sono veramente pochi i pezzi disponibili,se ce ne fossero di più il prezzo scenderebbe,penso."

    La produzione iniziale di soldatini dell'Atlantic di Treviglio comprendeva i "Soldati d'Italia" (Alpini, Bersaglieri, Paracadutisti, Subacquei, Polizia e Carabinieri) e le "Grandi Rivoluzioni" (Mussolini-Camice Nere-Marcia su Roma e Hitler-Camicie Brune). Già in elenco, ma commercializzati appena poco tempo dopo ci furono Aviatori e Marinai con i precipui mezzi per la serie "Soldati d'Italia" e Lenin-Stalin-Rivoluzione russa nonchè Mao-Rivoluzione cinese per la serie "Grandi Rivoluzioni".)
    L'Atlantic ebbe una grandissima popolarità tra i primi anni '70 e l'inizio degli anni '80 poi, nel momento in cui si verifcò l'invasione dei giocattoli giapponesi e dei giochi elettronici, i soldatini cominciarono a scemare dall'interesse dei bimbi di oltre metà anni ottanta e le ditte la cui produzione era incentrata su questa tipologia ebbero delle ripercussioni.
    L'Atlantic di Treviglio, che già aveva cambiato ragione sociale e che affiancava ai giocattoli anche pubblicistica e altri oggetti meno selettivi, conobbe un vero e proprio declino che portò al fallimento, alla chiusura dello stabilimento e, presumo, alla cessione dell'attivo fallimentare per risarcire i cerditori.
    I soldatini fondi di magazzino/produzione furono ceduti in maniera globale a qualche grossista nazionale che si presume li commercializzò in proprio o li girò a altri commercianti più o meno anonimi.
    I soldatini Atlantic originali apparvero dunque in confezioni di altre ditte (mi viene in mente la R.O.Plast. partenopea) commercializzati in blister incompleti delle serie oppure in forma mista nonchè in buste sorpesa o bustoni misto/mare (alcuni commercializzati da ditte sconosciute ma richiamando la progenia tipo "soldatini atlantic".
    I campionari, gli stampi e le matrici (e forse anche della giacenza di soldatini diversa da quelli costituenti i campionari) invece furono assorbiti dalla Niagara di Milano che era in parte legata alla stessa Atlantic e che nell'immediato immise sul mercato delle confezioni delle varie serie continuando nella tradizione dell'Atlantic.
    Affermo questo con una punta di azzardo dato che in merito ho solo delle confidenze di altri appassionati i quali sostengono di aver riscontrato durante un paio dei primissimi anni '90 confezioni (ritengo buste o blister) delle serie Atlantic sia in 1:72 che in 1:35 vendute per lo più nei bazar delle località turistiche o nelle tabaccherie.
    Inizialmente si trattava di confezioni complete di tutti i soggetti della serie, magari in plastica appena diversa tra i vari soggetti, e via via mancanti di alcuni particolari raddoppiando o triplicando altre pose.
    Dopo un breve periodo, la Niagara cedette stampi e matrici conservandone solo 25.
    La "leggenda metropolitana" afferma che la cessione sia avvenuta verso un mediatore internazionale orientale o mediorientale il quale doveva commercializzarle verso l'Iraq in pieno periodo della "Guerra del Golfo".
    Non è noto se tale compravendita avvenne nell'imminenza dei fatti iracheni comunque è noto che appena il contesto ebbe la portata internazionale venne decretato l'embargo verso l'Iraq e, personalmente, mi sembra inverosimile che possano essere stati spediti container di macchinari per giocattoli oppure che con gli stessi si sia violato l'embargo stesso.
    Sta di fatto che, della stragrande maggioranza dei macchinari Atlantic, dopo la transazione con il mediatore se ne è persa ogni traccia anche se qualcuno insiste nel dire che abbiano raggiunto il suolo iracheno in barba all'embargo.
    Forse sarà un modo da accrescere il senso d'avventura che i piccoli guerrieri infondevano in noi bambini dell'epoca.
    Come detto, la Niagara trattenne 25 stampi non meglio descritti (*) dei quali, dopo poco tempo, ne cedette alcuni in varie parti del mondo mentre, una ventina in scala 1:72 furono cedute alla Nexus Editrice s.r.l. (secondo alcuni costituita da alcuni soci della fallita Atlantic) che registrò nuovamente il marchio originario e ne commercializzò 19 serie.
    Successivamente la ditta Waterloo1815 che già commercializzava ristampe della Nexus, per un breve periodo propose sette serie Atlantic ristampate.
    Oggi la Nexus è l'unica società ad avere l'esclusiva degli stampi originali Atlantic e a commercializzare i soggetti in 1:72 con la dichiarazione sulle scatole "dagli stampi originali Atlantic".
    Va osservato anche che questi figurini sono riprodotti con plastica di colore diverso dagli originali per evitare fraintendimenti tra le due produzioni ovvero, per come ho il piacere di pensare io, i responsabili Nexus hanno riconosciuto all'Atlantic un importanza storica per cui i successivi figurini, seppur prodotti dagli stampi originali, sono distinti dai progenitori conferendo a questi ultimi una maggior importanza. (*)
    Per quanto riguarda le valutazioni, innanzitutto, va detto che il mercato del collezionismo è un mercato imperfetto per cui, il classico ragionamento dell'incrocio della curva della domanda e dell'offerta non è propriamente indicativo.
    Ad esempio, per avvicinarsi al concetto facciamo l'esempio della Vespa Piaggio 50 Special 4 marce. Essa è tra i veicoli prodotti in maggio numero dalla ditta di Pontedera e, a parte il cambio e pochi particolari estetici, è analoga alla precedente Vespa 50 Special 3 marce oppure alla Vespa 50 standard. Ad un borsino di motociclette ci trovano offerte in rapporto di circa 1:10 tra le due versioni Special e di 1:5 con la versione Standard eppure la richiesta si indirizza verso la versione 4m anche qualora le 3M o le Standard fossero offerte a prezzo minore.
    Così è l'inclinazione di tutto il mercato collezionistico per cui non è assolutamente detto che una versione meno comune sia più appetibile di una che si possa trovare con maggior facilità.
    I soldatini Mussolini-Marcia su Roma e Hitler-Camice Brune sono sicuramente più comuni delle serie Lenin-Stalin-Rivoluzione russa e di Mao-Rivoluzione cinese ma, per quanto riguarda la ricerca di massa sono sicuramente più ambite le prime due serie (sia nella versione 1:35 che in quella 1:72) rispetto le altre due.
    Così, per quanto riguarda la Serie Soldati d'Italia, la serie meno comune è sicuramente la confezione Sanità dove, assieme ad una composizione di uno e di due soldati intenti a sostenere un commilitone ferito e ad una coppia di barellieri con il ferito, ci sono un medico, un cappellano, una infermiera ed una suora. Si tratta di una realizzazione quasi unica nel panorama soldatinaio poco comune da trovare nella scala 1:72 e si potrebbe dire veramente rara in quella maggio 1:35. Eppure, a meno che non si tratti di esperti del settore, la serie è appena conosciuta e, i molti appassionati, trovando i soggetti in forma spaiata, difficilmente sono in grado di classificarli.
    Pertanto, anche potendo censire il numero di pezzi prodotti, sicuramente non si riuscirebbe a dare una maggior o minor valorizzazione alla serie delle Camicie Nere o delle Camicie Brune che continuerebbero ad essere più ricercate solo per il fatto di essere più apprezzate.
    E, di conseguenza, questo fattore contribuisce a far lievitare il prezzo.

    (*) Il contenuto redatto tra i due asterischi è tratto dal sito "ATLANTICMANIA" paragrafo Storia.

  4. #24
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    Ho visto la ristampa in negozio e l'ho comprata,sono molto soddisfatto del prodotto,questi Waterloo 1815 sono uguali a quelli originali Atlantic che si vedono in giro,stessa colorazione nera però in scala 1:72,e sono 3 cartelle da 10 pezzi,30 pezzi in tutto,figure triple,3 Mussolini,3 bici,3 moto etc,i 10 pezzi di una cartella li ho separati,le altre 2 le conservo così come sono.
    Spero che ristampino anche quelli di Hitler,Stalin,Mao,li comprerò di sicuro.










  5. #25
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    Ho chiesto informazioni direttamente al produttore Waterloo1815,
    non ci saranno ristampe di Stalin,Hitler,Mao causa costi molto elevati di produzione,gli stampi di Mussolini sono stati ricreati.

  6. #26
    Utente registrato L'avatar di 32°Fanteria
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    Peccato. Unica osservazione, avrebbero potuto utilizzare un colore diverso dal nero, per distinguerli dalla produzione d'epoca.

  7. #27
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    Ciao, quando ho visto l'argomento, mi sono quasi messo a piangere dall'emozione. Pensavo di essere uno dei pochi estimatori dell'Atlantic, quando ero ragazzo.
    Visto che ieri sera ero a casa dei miei, ho voluto andare in cantina e con mia sorpresa ( ci sono stati 3 traslochi da quando comperavo questi soldatini ad oggi ) è comparsa la mia collezione originale dei soldatini Atlantic in scala 1:72. Comperavo questa scala, perché potevo nasconderla a mio padre. Trovava idiota che un ragazzino di 8/12 anni spendesse la paghetta per comperare i soldatini. Purtroppo solo alcune scatole originali si sono salvate. Alcuni soldatini sono stati salvati nelle scatole rotonde del formaggino MIO, in plastica trasparente ( chi se le ricorda ? ) . Ho tutte e le 4 scatole delle rivoluzioni, anche se solo quella relativa alla rivoluzione cinese è nelle serie da 94 pezzi. Però nessuna è realment completa, perché mancano 2-4 pezzi per scatola. Alcune di queste mi hanno fatto da scuola per la colorazione dei soldatini. Infatti le camicie brune e la rivoluzione russa sono stati da me colorati con dei semplici colori ad acquerello; mia mamma non voleva che ci fossero odori strani di acquaragia o di smalti. Poi al liceo ho avuto l'incontro con chi mi ha dato il coraggio di comperare le prime scatole Tamya e da lì è cominciata l'avventura modellistica che si è arrestata solo nel 2001, quando ho comperato un vecchio cascinale ed ho cominciato a darmi alla scala 1:1.
    IMG_1666.JPGIMG_1670.JPGIMG_1672.JPGIMG_1673.JPG
    Se le prime scatole sono state un gioco, per me i soldatini Atlantic sono stati l'inizio di una passione, che mi ha portato ora ad andare oltre il giocare con i soldatini, ma ad interessarmi di storia, in generale, e di storia militare, in particolare. Mi ha inoltre insegnato a non vergognarmi delle mie passioni, soprattutto quando tuo padre ti considera ancora un ragazzino, se a 18 anni arrivi a scolpire il tuo primo soldatino in gesso, perché a quell'età bisgona pensare al futuro e non a giocare.

    Non ho postato le foto delle altre scatole, perché mi sembrava eccessivo.

  8. #28
    Utente registrato L'avatar di 32°Fanteria
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    Complimenti per la serie completa delle rivoluzioni.

  9. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da spinger Visualizza Messaggio
    Ciao, quando ho visto l'argomento, mi sono quasi messo a piangere dall'emozione. Pensavo di essere uno dei pochi estimatori dell'Atlantic, quando ero ragazzo.
    A parte KLEINER PAL, dichiaratamente Airfixiano, siamo in tanti a ricordare con passione e ... anche con un pò di nostalgia gli Atlantic !

    Citazione Originariamente Scritto da spinger Visualizza Messaggio
    .... Trovava idiota che un ragazzino di 8/12 anni spendesse la paghetta per comperare i soldatini. ... soprattutto quando tuo padre ti considera ancora un ragazzino, se a 18 anni arrivi a scolpire il tuo primo soldatino in gesso, perché a quell'età bisgona pensare al futuro e non a giocare.
    Le generazioni che sono arrivate troppo giovani ed hanno mancato i movimenti del '68 sono cresciuti con l' ostinata voglia da parte dei loro genitori che raggiungessero prematuramente il pieno delle responsabilità di vita.

    Citazione Originariamente Scritto da spinger Visualizza Messaggio
    ... Purtroppo solo alcune scatole originali si sono salvate. Alcuni soldatini sono stati salvati nelle scatole rotonde del formaggino MIO, in plastica trasparente ( chi se le ricorda ? ) .
    Il formaggino Mio era commercializzato in scatolette gialle di cartone da tre formaggini. Quelle trasparenti rotonde erano del Bel Paese Galbani. Altri formaggi (come il Tigre o il Susanna) erano confezionati in scatoline rotonde di cartone.

    Citazione Originariamente Scritto da spinger Visualizza Messaggio
    ... Ho tutte e le 4 scatole delle rivoluzioni, anche se solo quella relativa alla rivoluzione cinese è nelle serie da 94 pezzi. Però nessuna è realmente completa, perché mancano 2-4 pezzi per scatola.
    E' veramente difficile che un giocattolo giocato (scusate il gioco di parole) arrivi completamente integro poi, se parliamo di soldatini, soprattutto in scala 1:72, le probabilità che qualcuno scompaia è ancor più reale. Io purtroppo, che ho avuto la fortuna di avere avuto quasi tutti gli Atlantic sia in 1:35 (tutti i Soldati d'Italia, le Grandi Rivoluzioni ed i Soldatini della II^ G.M.; qualche Antico sparso nonchè tutto il West meno Outlaw & Sheriff e Gold Rush) che in 1:72 (tutti i Soldati d'Italia, tutte le Grandi Rivoluzioni, tutti i II^ G.M., tutto il West meno Outlaw & Sheriff e Stampede e pochi della Saga di Arcadia), ho conservato buona parte di quelli in scala maggiore ed ho regalato tutti i piccolini. Quando sono andato a rispolverare gli 1:35 mi sono accorto comunque che ne erano andati distratti moltissimi ed ho cominciato pian piano a cercarli per completare le serie.

    Citazione Originariamente Scritto da spinger Visualizza Messaggio
    ... Se le prime scatole sono state un gioco, per me i soldatini Atlantic sono stati l'inizio di una passione, che mi ha portato ora ad andare oltre il giocare con i soldatini, ma ad interessarmi di storia, in generale, e di storia militare, in particolare. Mi ha inoltre insegnato a non vergognarmi delle mie passioni, ...
    Credo sia una circostanza che accomuna molti di noi.

    Citazione Originariamente Scritto da spinger Visualizza Messaggio
    ... Non ho postato le foto delle altre scatole, perché mi sembrava eccessivo.
    Io invece direi che lo dovresti fare così condividerai i tuoi tesori e sarà un modo nuovo di "giocare" ancora con loro ora che sei uomo maturo e dedito alla famiglia e alla professione nel cervello e nella corazza ma sempre bimbo nel cuore.
    Prendo in prestito il pensiero del prof. Antonio Alessandro, classe '62 da San Lucido (CS), ora Direttore Sanitario della clinica Santa Chiara di Paola che, da sempre concilia la passione per la Scienza di Ippocrate (Riabilitazione Ortopedica e Neurologica) con quella per i fumetti e i soldatini, il quale è convinto, come scrive nel suo WWW.SOLDATININARDI.IT che " ... si aiuti noi stessi, da “grandi”, ad affrontare con maggiore tolleranza vita e professione preservando con un po’ d’amore il bambino che ciascuno è stato."
    E, invitandovi alla lettura del sito vi anticipo quanto riporta:
    “Ma tu giochi ancora con i soldatini?”E’ una delle domande più frequenti che un collezionista si sente rivolgere. E la mia risposta, altrettanto frequente è:
    “Si, siccome non sono riuscito a fare la Rivoluzione (…appartengo, non pentito, alla generazione del ’77 ), lasciatemi la possibilità di farla almeno con i soldatini di plastica.” E tronco il discorso.
    Le rare volte in cui colgo nell’interlocutore una curiosità sincera, una sincera voglia di capire, allora la risposta diventa più articolata e cerco di spiegare…
    Ho conosciuto nella mia vita tanti collezionisti di soldatini. Si tratta generalmente di persone di un discreto spessore culturale, alcuni sono generosi e rinunciano volentieri ad un pezzo raro pur di rendere felice un amico, altri sono talmente “tignosi” che non gli strappi un soldatino manco a scuoiarli vivi…in genere, comunque, un’umanità migliore dei polli di allevamento dell’isola dei grandi fratelli affratellati, un’umanità nella quale tutti, o quasi tutti, se non altro per aver giocato almeno una volta alla ”falange”, sanno che esiste una Macedonia che non si mangia, con o senza gelato!
    Ogni collezionista ha un modo proprio per “giocare” con i soldatini.
    Non avendo più, purtroppo, la fantasia necessaria per trasformare due sassi in un canyon o una pozzanghera in un lago, ognuno di essi trova altri modi per far “vivere” i propri soldatini: c’è chi li risistema infinite volte nelle loro vetrinette, chi li osserva uno ad uno alla ricerca di piccoli difetti per giustificare un nuovo acquisto, chi completa con colori professionali e tanta pazienza eventuali mancanze di colore…
    Per me il modo più efficace per rivivere, almeno in parte, le emozioni che provavo da bambino è stato quello di fotografarli. E’ anche da questo “gioco”, oltre che da personali esigenze di classificazione, che è nato il sito sui soldatini in plastica della Nardi e siccome quando si inizia a giocare non si vorrebbe mai smettere ho pensato di proporre un Album Fotografico di scenari realizzati solo ed esclusivamente con soldatini Nardi. Non me ne vogliano gli ipercritici, non si tratta di diorami con un rigoroso rispetto dell’oggettività storica ma, come un bambino, solo di un modo per procrastinare il gioco. Ancora un po’…

  10. #30
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    Scusatemi per l'airfixmania...sono più vecchio...
    Comincio un sacco di cose e non ne finisco nes

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