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Discussione: Linea cadorna

  1. #101
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    Grazie per i complimenti, but more have yet to come!

    Proseguendo sulla strada verso la cima, dopo cira mt 50, incontreremo il bivio dei "tre cippi" descritto qualche pagina prima, quando parlavo delle costruzioni sul monte Piambello del 1912.

    Dopo circa mt 100 sulla sinistra si apre uno spiazzo scavato nella montagna dove troviamo un edificio. non ho descritto questo edificio nel capitolo "1912", perché non ero sicuro che fosse coevo alla batteria in barbetta, e, soprattutto, perché ci sono segni di aggiunte e modifiche posteriori.

    casermetta cima 1.jpg

    casermetta cima 2.jpg

    L'edificio è composto da due vani principali e da uno attiguo di servizio.
    Le misure dei due vani principali hanno le misure interne dell'edificio descritto nella Rivista di Artiglieria e Genio del 1896, vol 3, Tav IV fig. 13, magazzino.
    Però le finestre sono più grandi ed è stato aggiunto un caminetto. Il progetto del 1896 prevedeva un tetto a vista, senza un soffitto con sotto tetto, mentre sul muro centrale dell'edificio sono ben visibili i segni di un timpano con porticina ed i fori per l'alloggiamento di travi a sostegno di un sotto tetto Questo fa pensare che un edificio, nato come magazzino, sia stato adattato ad un uso di ricovero.
    Probabilmente il magazzino era stato realizzato nel '12, come base per il materiale di costruzione della barbetta ed in seguito convertito in alloggio personale, forse per gli ufficiali, durante la costruzione delle batterie in caverna. nord e sud nel periodo 16-18.
    Sicuramente il vano esterno è stato aggiunto dopo, perché per la sua costruzione è stata fatta in mattoni forati, utilizzati dopo la Ia Guerra Mondiale.

    Foto prese in estate

    IMG_2650.JPG

    IMG_2653.JPG

    La serie delle porte e finestre viste dal portone d'entrata

    IMG_2657.JPG

    Foto prese in una bigia giornata invernale.

    IMG_5119.JPG

    IMG_5113.JPG

    L'edifico è circondato su tre lati da un passaggio largo circa 4mt ed alto 2mt , sui due lati a valle, e di 8mt ( a crescere ) sul lato a monte, verso la cima.

    Se continuassimo, dopo circa mt 100 arriveremmo alla barbetta.
    Invece torniamo indietro sulla strada da cui siamo venuti. Passiamo le batterie dalla 6 alla 2 e ci troviamo ad un tornante molto ampio, dove troviamo una indicazione verso un'altra batteria. Questo tornante si trova proprio a metà strada tra la batteria nord e quella sud del Piambello e, visto che è stato costruito una scolo per l'acqua piovana, molto probabilmente qui si trovavano le baracche per gli operai del cantiere.

    IMG_4503.JPG

    IMG_4501.JPG

    Lasciandoci alle spalle la strada militare da cui siamo arrivati e tenendo lo scolo dell'acqua sulla sinistra, prendiamo la strada a scendere, che parte dal tornante.
    Arriveremo alla batteria:

    Settore: Verbano-Ceresio
    Sotto settore: Monte Piambello
    Raggruppamento: Bovarezzo
    Numero e sede del gruppo: XXIV Piambello
    numero e tipo dell'appostamento: 63 Scoperto
    Armamento: 149A
    Denominazione della località: M.Piambello sud
    Quota: 1072 mt s.l.m.
    Obbiettiv: specchio lago est Brusimpiano, Agra e parte meridionale Arbostora, Sasso Piatto, strada Morcote-Muzzano, Brusino Arsizio,Porto Ceresio
    Osservatorio: XXX Monte Marzio - Quota 709 mt s.l.m.

    Vista da google earth

    batteria sud piambello.JPG
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  2. #102
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    mentre scendiamo, notiamo sulla sinistra una piccola costruzione in cemento con una grata. Si tratta di uno dei due punti di fuga della prima piazzola.

    IMG_1000.JPG

    Schema della prima piazzola.

    batt. sud piazz. 1.1.jpg

    batt. sud piazz. 1.2.jpg

    Vista dell'entrata.

    IMG_4646.JPG

    Imbocco del tunnel. Si riesce ad intravvedere il muro che delimita le stanze sul fondo del ricovero.

    IMG_4651.JPG

    Rispetto alle piazzole precedenti, sono state costruite tre stanze per l'alloggiamento dei serventi.
    Credo infatti che le stanze siano tre, perché le vie di fuga dal ricovero sono diverse dalle precedenti. Infatti sono composte da due uscite distinte, dando così un "tetto" alla stanza da dove partone le cambrette.
    Uscita di sinistra.

    IMG_4660.JPG

    Uscita di destra.

    IMG_4661.JPG

    Visione di una stanza chiusa.

    IMG_4666.JPG

    Usciamo e torniamo sulla strada. Sulla nostra sinistra si aprirà uno spiazzo da cui parte un grosso canalone scavato nella montagna. Questa è la seconda piazzola e non è stata terminata. Infatti è rimasto solo lo scavo. Le piazzole ed i ricoveri coperti sono stati costruiti con il sistema di scavo, costruzione ed interro del manufatto. La tecnica che viene usata oggi per costruire le metropolitane.
    Lo scavo è lungo una quarantina di metri.

    Imbocco dello scavo.

    IMG_4602.JPG

    Vista a metà scavo.

    IMG_4635.JPG

    Fondo dello scavo preso dall'alto.

    IMG_4633.JPG

    Intrac, forse noterai la somiglianza con lo scavo che hai trovato sul Sighignola.

    Proseguiamo sulla strada ed incontriamo la terza piazzola.

    batt. sud piazz. 3.1.jpg

    batt. sud piazz. 3.2.jpg

    Vista dell'entrata.

    IMG_4603.JPG

    Vista dell'imboccatura del ricovero coperto.

    IMG_4609.JPG

    Si può notare il muro delimitante le stanze. Se fate attenzione, su questo muro non si vede alcuna feritoia, ma tutte le stanze hanno una feritoia interna che dovrebbe dare luce alle stanze stesse, portandola dall'entrata. Ci deve però essere stato un errore di costruzione, perché la feritoia costruita sul muro che da sull'entrata risulta essere costruita cieca, sula lato interrato del muro che si vede nella foto sopra.

    IMG_4615.JPG
    Non poteva dare luce alle altre feritoie, che risultano insufficienti ad illuminare le stanze con la sola luce che arriva dalle uscite.

    Vista delle feritoie delle stanze fatta con il flash dal fondo dell'ultima stanza.

    IMG_4631.JPG

    Vista senza flash ed una sensibilità di 1600 ASA (purtroppo un po' mossa).

    IMG_4632.JPG

    Qui le stanze sono quattro. Sembra che non ci sia una uniformità di costruzione delle stanze, tra questa piazzola e la prima.
    Anche qui le uscite sono separate fornendo, alla stanza sottostante, un tetto.

    Uscita di sinistra

    IMG_4618.JPG

    Uscita di destra.

    IMG_4622.JPG

    Vista di una delle stanze.

    IMG_4630.JPG

    Si tratta dell'ultima in fondo al ricovero. Si può intravvedere un gradino in ferro di una cambretta. Credo che avessero progettato l'uscita in quest'ultima stanza,ma poi hanno cambiato idea.

    Torniamo sulla strada e troviamo le altre tre piazzole, che però sono simili alle piazzole 5 e 6 della batteria nord.

    Piazzola 4

    batt. sud piazz. 4.1.jpg

    batt. sud piazz. 4.2.jpg

    Vista generale della piazzola.

    IMG_4570.JPG

    Vista dell'entrata del ricovero.

    IMG_4577.JPG

    Uscite a cambrette sia a destra, sia a sinistra.

    IMG_4583.JPG

    Anche qui però c'è un elemento che fa pensare a qualche variazione in corso d'opera. C'è un trave a metà della botola della uscite simile a quello che nelle due precedenti fa da appoggio al tetto delle stanze in corrispondenza delle uscite.

    IMG_4586.JPG

    Piazzola 5

    batt. sud piazz. 5 e 6.jpg

    Vista generale della piazzola.

    IMG_4544.JPG

    Vista dell'entrata del ricovero

    IMG_4553.JPG

    Vista delle uscite con cambrette.

    IMG_4556.JPG

    Questa piazzola prevedeva una nicchia, che però è stata murata successivamente.

    IMG_4557.JPG

    Piazzola 6

    batt. sud piazz. 5 e 6.jpg

    Vista generale della piazzola.

    IMG_4487.JPG

    Vista dell'entrata del ricovero.

    IMG_4490.JPG

    Vista delle uscite con cambrette.

    IMG_4493.JPG

    Questa piazzola non prevedeva nicchie interne al ricovero.
    Uscendo dal ricovero troveremo sul lato sinistro della piazzola un sentiero che scende. Lo prendiamo e lo si può notare perché sugli alberi che lo costeggiano ci sono i segni bianchi e rossi del CAI. Preferisco però non prenderlo, perché in un paio di punti è pericoloso, perché è scavato e quando ci sono le foglie, non si vedono i sassi sul fondo del sentiero e si rischia di cadere. Parallelo corre il tragitto fatto dagli appassionati di "monta in baic", che è meno pericoloso. Lo diventa solo quando c'è qualche testa calda che scende senza fare attenzione a chi lo percorre.
    Alla fine di questo sentiero ci troviamo sulla curva che porta alla cannoniera in caverna. Basta prendere a sinistra e ci si arriverà dopo circa 300mt.

    Purtroppo dovrete aspettare la descrizione di questa cannoniera, perché mentre stavo mettendo giù il disegno in scala, mi sono accorto di aver dimenticato ben 3 triangolazioni e quindi non ho i dati precisi per l'orientamento del corridoio d'entrata e delle ultime due camere di tiro. Dovròtornare su e prendere le misure che mi mancano.
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  3. #103
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    Intrac, forse noterai la somiglianza con lo scavo che hai trovato sul Sighignola.
    si, esatto Spinger, con la sola differenza che questo scavo riguarda una singola, particolare, piazzuola ed invece a Pietra Fessa l'ho ricondotta ad una possibile postazione mortai difficile da reperire altrimenti...

    Ancora complimenti per i dettagliati rapporti delle indagini sul terreno!

  4. #104
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    Grazie per i complimenti. Mi piacerebbe avere il tempo ed il denaro per poter passare qualche giorno negli archivi dell'esercito e poter confrontare poi i miei rilievi con i disegni originali, ma purtroppo potrò farlo solo quando andrò in pensione.

  5. #105
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    ho finalmente avuto la possibilità di tornare al Piambello e prendere le misure che mi servivano, per fare il disegno della cannoniera in caverna.

    Riprendiamo il nostro cammino da dove l'avevo lasciato.
    Appena usciti dall'ultima piazzola della batteria sud vedremo alla nostra sinistra un sentiero che scende. Lo prendiamo e ci incontriamo con il sentiero del CAI che corre lungo la dorsale del monte Piambello. Scendiamo. Attenzione, in un paio di punti questo sentiero può essere scivoloso, perché le foglie nascondono la sua reale pendenza e quindi si può finire gambe all'aria. Si può eventualmente seguire la pista lasciata da quelli che vanno in "monta in baic", che scende quasi parallela ma meno pericolosa, a meno che non incontriate qualche imbecille (mi è capitato proprio 3 settimane fa) che scende con webcam sul casco a velocità da suicidio, incurante di chi sta passando nel bosco.
    Questo sentiero finisce sulla curva della strada militare di cui ho parlato prima. Prendiamo la strada sulla nostra sinistra fino in fondo ed arriviamo a:

    Settore: Verbano - Ceresio
    Sottosettore: Monte Piambello
    Raggruppamento: Bovarezzo
    Numero e sede del gruppo: XXIV Piambello
    Numero e tipo dell'appostamento: 64 in caverna
    Armamento: 105 e p.c. (piccolo calibro)
    Denominazione della località: Piambello sud
    Quota s.l.m.: mt 1007,8
    Obbiettivo: Arbostora-Sasso Piatto-Melide
    Osservatorio: Monte Derta a quota 770 mt s.l.m.

    Per quanto riguarda il tipo di armamento, ci sono delle annotazioni a margine, perché a quanto pare, la cannoniera era stata destinata ad altri calibri. Infatti il calibro scritto a macchina da scrivere è stato cancellato e sostituito dall'annotazione a penna "105 e p.c.". A margine poi vi è un'altra annotazione a penna che recita:

    "Ultimata. Per deficienza di alloggiamento della volta della caverna è necessario armarla con cannoni da 105. Cambiamento autorizzato con foglio 398 del 31-1-18 del comando di C.A."

    Credo che il lavoro della galleria pilota sia stata fatto nel 1917 ed i lavori terminati subito dopo.
    E' composta da 4 camere di tiro a volta bassa, che richiamano le due camere di tiro per cannoni da 105 del forte di Vallalta sul Monte San Martino

    cannoniera 1.jpg

    cannoniera 2.jpg

    cannoniera 3.jpg

    Comunque prendendo la strada che ci conduce arriviamo all'entrata principale ed alla secondaria ( sulla nostra sinistra ).

    IMG_4808.JPG

    IMG_4897.JPG

    L'entrata principale reca sulla chiave di volta lo stemma sabaudo.

    IMG_5499.JPG

    Inoltre all'entrata vi era sicuramente una placca, ma qualcuno l'ha divelta, come dimostra il rettangolo di intonaco sul lato sinistro dell'entrata

    IMG_5500.JPG

    La cannoniera era fornita anche di un sistema di rotaie a scartamento 60cm che partiva dall'entrata e, percorrendo tutto il corridoio arrivava all'ultima camera di tiro.

    IMG_4813.JPG

    Entrando ci troviamo di fronte al perno che permette di far ruotare il carrello delle munizioni e sulla destra la prima camera di tiro.

    IMG_4812.JPG

    La prima camera di tiro vista dal corridoio.

    IMG_4820.JPG

    IMG_4821.JPG

    Si può notare la fossa, entro cui doveva essere posto il vomere dell'affusto.

    IMG_4823.JPG

    Il gradiente per il brandeggio ancora al suo posto.

    IMG_4849.JPG

    Tornando indietro ci troviamo nel corridoio. Sulla sinistra una porta ci condurrà verso due vani che vedremo al ritorno.

    IMG_4832.JPG

    Continuando a destra la seconda camera di tiro.

    IMG_4833.JPG

    IMG_4846.JPG

    Torniamo nel corridoio e proseguiamo per la terza camera di tiro.

    IMG_4859.JPG

    Sulla sinistra una nicchia.

    IMG_4861.JPG

    Poi la camera. Mostro solo questa foto, perché le altre mi sono venute mosse e sgranate

    IMG_4864.JPG

    Si torna al corridoio e si incontra un'altra entrata ad una vano per i serventi

    IMG_4878.JPG

    IMG_4879.JPG

    Proseguendo si arriva alla quarta camera di tiro

    IMG_4882.JPG

    IMG_4885.JPG

    IMG_4883.JPG

    Tornando indietro, a destra, il fondo del corridoio.

    IMG_4892.JPG

    Ora ritorniamo verso l'uscita e prendiamo la porta che si trova alla nostra destra sul corridoio tra la seconda e la prima camera di tiro.
    Arriviamo in un altro vaono per serventi come quello incontrato verso in fondo del corridoio.

    IMG_4835.JPG

    IMG_4837.JPG

    Di fronte all'entrata da cui siamo arrivati si apre un'altra porta.

    IMG_4838.JPG

    che ci porta ad un piccolo corridoio a mezza luna, sulla sinistra del quale si apre il portone dell'uscita secondaria alla strada d'accesso ed una porta in alto che ci farebbe uscire sul pendio della montagna.

    IMG_4839.JPG

    IMG_4840.JPG

    Quello che è strano però è che non ci sono scalette per raggiungere la porta superiore.
    Sulla nostra destra inizia un cunicolo che salendo leggermente ci porterà ad un vano quadrato. Credo che questo fosse l'alloggiamento per gli ufficiali, perché in qualsiasi momento dell'anno io sia andato la temperatura era costante e non c'erano correnti d'aria. Avrebbe anche potuto essere la camera dell direzione tiro, visto che si trova vicino all'uscita verso l'alto e che eventuali fili dei telefoni dall'osservatorio sarebbero arrivati proprio da quella direzione.

    IMG_4842.JPG

    IMG_4843.JPG

    IMG_4845.JPG

    Scendiamo e per uscire dalla cannoniera dobbiamo passare dal portone centrale, perché l'uscita laterale è chiusa.

    Con questo si esaurisce il gruppo di costruzioni per artiglieria visitabili in mezza giornata, lasciando la macchina al parcheggio del vecchio Villaggio del Touring Club.
    Se invece si vuole stare via tutta una giornata si possono andare a visitare le batterie del Bocchetta dei Frati e della Bocchetta Stivione, con relativi osservatori, nonché l'osservatorio del Sass di Boeul (tutti segnalati da appositi cartelli indicativi). L'osservatorio del Monte Piambello vero e proprio non è segnalato, e se sapete dove si trova l'entrata la troverete chiusa con i catenacci. Se non vi fa paura strisciare, si può entrare da una delle feritoie di una delle camera d'osservazione.

    Mi permetto alcuni commenti.
    Le piogge di novembre hanno rovinato la strada verso il villaggio T.C. e quindi si è costretti a lasciare la macchina più in basso, in corrispondenza della vecchia pista da sci da fondo e proseguire a piedi, perché ora si passa solo con un fuoristrada.
    Inoltre ci deve essere qualcuno ( e qui pecco di superbia ) che legge questo post senza rendersi a me noto, perché le targhe con le date di costruzione delle piazzole della batteria nord sono state ripulite e le incisioni evidenziate con del carboncino, questo già poco dopo il mio post che le evidenziava.
    Chiunque sia stato ad aver fatto una cosa del genere è pregato di palesarsi, se mi legge, e lo prego di contattarmi in via privata tramite il forum.
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  6. #106
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    ancora una volta grazie mille per il bellissimo reportage, che in aggiunta a quanto già scritto riguardo alle altre postazioni, impone una visita del luogo!
    Incredibile lo stato di conservazione dell'assieme!

  7. #107
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    Ottimo lavoro, come sempre!!
    Max
    VA
    Max

    Frangar non flectar

  8. #108
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    Grazie.
    Intrac2011, a febbraio non mi è possibile, ma se ci organizziamo con anticipo a marzo si può fare un giro, magari con altri della compagnia.

  9. #109
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    ok! perfetto! io sempre poche disponibilità ma proviamo ad organizzare in questa stessa discussione e quindi richiamare gli interessati della zona! Domanda: in una giornata riusciamo a vedere con il tempo necessario per i "dettagli" quanto tu hai proposto per il "Piambello"?

  10. #110
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    per quanto riguarda il mese di febbraio, non ho nessuna domenica libera, salvo sblocchi dell'ultimo momento. Nel mese di marzo, a parte domenica 15, posso gestire come voglio.
    Per quanto riguarda il giro, normalmente ci impiego 3/4 ore; ma lo conosco bene e quindi non mi soffermo molto. Nel caso rimanesse del tempo e vogliamo passare l'intera giornata, si può sempre fare un salto a Boccheta dei Frati o all'osservatorio di Sass di Boeul, che ancora non ho trattato, ma che saranno di prossimo oggetto.
    Ci sentiamo.

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