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Discussione: Linea cadorna

  1. #111
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    ciao, febbraio è passato e gli impegni famigliari, che lo riguardavano, sono passati. Salvo imprevisti, ve la sentite di vederci, per la camminata al Piambello, domenica 22 o 29 marzo ? L'invito è aperto a chiunque del forum che abbia voglia e tempo.

  2. #112
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    visto che quest'inverno non ho avuto molte possibilità per far progredire i miei rilievi e le mie foto, pubblico la prima parte relativa ad un elemento architettonico, che ha poco a che fare con la guerra combattuta, se non contro quella della vita grama di trincea; parlo delle latrine.
    Lungo le varie fortificazioni ne sono state costruite alcune, non molte direi, di solito nelle vicinanze delle trincee meglio costruite e con ricoveri sotterranei nei paraggi.
    Lo schema di convoglio delle acque, non essendo fornite di sciacquone, è lo stesso, ma, come per le postazioni per le mitragliatrici che variano da settore a settore, hanno forme diverse.
    Normalmente le acque piovane che scorrono all'interno delle trincee, vengono fatte passare su di un lato delle stesse. Questo significa che, il pavimento delle trincee è spesso s "dorso di mulo" oppure leggermente inclinato. L'acqua viene poi fatta convogliare nelle latrine, permettendo, in caso di pioggia, una auto pulizia delle stesse, senza dover utilizzare cisterne per l'acqua. Ovviamente ci sarebbe stato un problema in caso di siccità.
    Lo schema che riporto è quello relativo alle trincee di Riano. Come si può notare le latrine sono poste o in fondo alla trincea, la dove non c'è una postazione per mitragliatrice oppure prima di una o più postazioni per mitragliatrice, in modo da tenere all'asciutto ed evitare allagamenti della postazione.

    a scolo latrine.jpg

    Le trincee in realtà sono più lunghe; qui ho semplificato.
    La latrina in fondo alla trincea. Come si può notare, l'acqua scorre lungo la trincea, entra nella latrina per mezzo di un foro e permette lo scarico e la pulizia.

    riano 3.JPG

    riano 1.JPG

    vista frontale e d'insieme.

    riano 2.JPG

    Dall'altra parte della trincea troviamo le scale che portano alla postazione di mitragliatrice, ma prima di questa alla nostra sinistra c'è la latrina.

    riano 4.JPG

    Qui l'acqua entra dal muro a sinistra.

    riano 5.JPG

    Quest'ultimo schema si ripete alle trincee del "Casone" di Cassano Valcuvia. La foto che segue è presa con alle spalle una postazione per mitragliatrice, un'altra dopo una rampa di scale, la latrina ed una seguente postazione per mitragliatrice. Il tutto è preso dal basso In questo caso la postazione, alle mie spalle, ha al suo interno uno scolo per l'acqua.

    casone 1.JPG

    Lo schema si ripete lungo le trincee del monte Scerrè, da Riano a Ghirla. Le trincee arrivano da sinistra quindi latrina, poi postazione per mitragliatrice.

    scerré 1.JPG

    scerré 2.JPG

    Al forte di Vallalta 2 delle 4 latrine rispettano lo schema: una in fondo al camminamento che porta dalla "valletta" all'osservatorio del Sasso Cadrega, con l'acqua che arriva sia da destra sia da sinistra, perché qui si uniscono due gallerie per confluire in quella dell'osservatorio.

    vallalta 3.JPG

    Vista frontale.

    vallalta 4.JPG

    L'altra si trova all'uscita del tunnel a scendere dall'osservatorio.

    vallalta 1.JPG

    vallalta 2.JPG

    Le due latrine, che fanno eccezione, sono quelle di servizio ai baraccamenti per la truppa, che sono state costruite a picco sulla scarpata del Sasso Cadrega.

    vallalta 5.JPG

    vallalta 6.JPG

    Alle trincee all'alpe Manera, sul Piambello, sopra Ghirla, sono di due tipi. Il semplice orinatoio, ingrandendo uno scolo dell'acqua piovana, oppure una latrina vera e propria.

    alpe manera 1.JPG

    alpe manera 2.JPG

    La latrina sul monte Scerrè, nel comune di Masciago Primo, sono in fondo alle scale che mettono in comunicazione le trincee ed i camminamenti.

    masciago 2.JPG

    masciago 1.JPG

    Purtroppo no ho le foto di quelle dell'osservatorio del monte Derta, che so essere un po' diverse da queste, ma sarà oggetto di un prossimo thread.
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  3. #113
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    ciao, visto che con il primo di luglio vengono aperte molte frontiere, propongo agli amici, che volevano fare la passeggiata al monte Piambello, domenica 12 oppure 26 luglio. L'invito è, ovviamente, aperto a tutti. Rispetteremo le distanze di sicurezza e tutte le norme vigenti, anche se vi prego di portare le vostre mascherine.

  4. #114
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    la vita sta tornando alla normalità, quasi.

    Settore: Verbano-Ceresio
    Sotto settore: Monte Piambello
    Raggruppamento: IV Bovarezzo
    Numero e sede del gruppo: XXV Bocchetta dei Frati
    Numero e tipo dell'appostamento: 65 Blindato
    Armamento: 105 e piccolo calibro
    Denominazione della località: Bocchetta dei Frati
    Quota: 880 mt s.l.m.
    Obbiettivi: Arbostora, Sasso Piatto, ferrovia e strada rotabile Lugano all'altezza di Capolago
    Osservatorio: Bocchetta dei Frati quota 920 mt s.l.m.

    bocchetta frari.jpg

    Per arrivare a questa batteria, la strada più corta è la seguente: alla Forcorella di Marzio lasciare la macchina al parcheggio di fronte all'edicola votiva (non il giornalaio), prendere il secondo sentiero che si incontra sulla destra scendendo verso il paese.
    Non prendete il sentiero del CAI ( il primo che si incontra ) perché vi allungherà il tragitto di qualche chilometro, facendovi passare dal Sass dii Boeul.
    Prendete il sentiero sempre a salire ed alla fine vi troverete ad un trivio, dove le indicazioni vi faranno arrivare al passo della Bocchetta dei Frati. Qui incontrerete la strada militare che dalla cima del monte Piambello porta all'ospedale di Cuasso ( ex sanatorio ). Prendete la strada che sale a sinistra. Troverete le indicazioni per le postazioni.
    Il rapporto del 17 parla di piazzole blindate, ma in effetti si tratta di 3 piazzole blindate ( ma senza più il tetto perché è crollato ) ed una piazzola in caverna. Le indicazioni vi porteranno a questa piazzola ed all'osservatorio su due piani sovrastante.
    Per vedere le 3 piazzole blindate bisogna fare attenzione. Appena lasciata la strada militare e presa la strada di accesso, che sale a sinistra, troverete, sulla destra, un piccolo muro che sembra perdersi nel bosco.

    IMG_5523.JPG

    Proseguite come se doveste entrare nel bosco.
    Oltrepassate il mucchio di terra che ostruisce il passaggio e vi troverete sulla strada di accesso alle piazzole.
    Nel disegno ho riportato come copertura solamente la trave sopra l'entrata, perché, in tutte e tre le piazzole, è l'unico elemento ancora in loco. Il resto è crollato a terra, perché le travi che avrebbero dovuto sostenere il soffitto non erano fatte in cemento armato, ma solo in cemento ad alta tenuta e mattoni pieni.

    piazzole blindate.jpg

    Ia piazzola

    IMG_5527.JPG

    IMG_5529.JPG

    lato sinistro

    IMG_6029.JPG

    luce di volata

    IMG_6030.JPG

    lato destro

    IMG_5531.JPG

    Le travi a terra senza armatura

    IMG_6036.JPG

    Poiché le altre due piazzole sono uguali, non metto le foto.
    Torniamo indietro e riprendiamo la strada a salire.

    IMG_6046.JPG

    Ci porterà alla quarta piazzola, quella in caverna, che è collegata a due ricoveri ed un magazzino.

    ricoveri+caverna.jpg

    Dopo un tornante e a circa mt50 si apre una galleria sulla nostra destra. E' l'entrata alla piazzola in caverna.

    IMG_5567.JPG

    IMG_5570.JPG

    IMG_6051.JPG

    IMG_6052.JPG

    torniamo indietro

    IMG_5575.JPG

    e sulla nostra destra si aprirà una galleria che ci porterà al primo ricovero. Purtroppo le foto sono pessime, quindi foto del ricovero dall'interno

    IMG_5586.JPG

    e dall'esterno

    IMG_6059.JPG

    Rientriamo e prendiamo di nuovo la galleria che ci porterà al secondo ricovero
    Vista dell'interno attraverso la finestra

    IMG_5594.JPG

    Vista della facciata

    IMG_6060.JPG

    Torniamo indietro, camera sul fondo

    IMG_5595.JPG

    A sinistra la galleria prosegue verso il magazzino, la luce in fondo alla foto.

    IMG_5588.JPG

    Foto dell'interno

    IMG_5598.JPG

    Foto della facciata

    IMG_5600.JPG

    Se prendiamo a sinistra e saliamo le scale,

    IMG_5638.JPG

    ci troviamo di fronte al secondo ricovero. Se invece prendiamo a destra il sentiero a salire, arriveremo al primo livello dell'osservatorio, ma di questo parlerò prossimamente.
    Nel frattempo ecco i disegni in scala delle facciate.

    facciate.jpg

  5. #115
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    prima di continuare con l'osservatorio, voglio fare alcune precisazioni riguardo ai ricoveri. Normalmente le dimensioni dei cunicoli di collegamento sono di 1mt di larghezza per 1,80 di altezza. In questo caso i corridoi di collegamento sono larghi 1,40mt ed alti 2mt. Credo che questo sia stato fatto per facilitare il rifornimento proiettili alla camera di tiro che si trova dalla parte opposta al magazzino munizioni.

    Passiamo all'osservatorio che si sviluppa su due piani un po' diversi tra loro. Questo osservatorio dava la direzione tiro alla batteria sottostante, ma era anche una dei 5 osservatori che dava le coordinate alla batteria di Raglio, dove si trovavano gli obici da 305/17 (non tratterò di questa batteria, perché era piazzata sul terreno di una fattoria e non aveva particolari costruzioni. Era semplicemente segnalata da pilastrino, che però negli anni è andato perduto).

    osservatorio.jpg

    Usciti dal magazzino, prendiamo a destra dove un piccolo sentiero ci porterà sotto un dei due picchi, conosciuti come le Rocce Rosse.
    Troveremo l'entrata.

    IMG_5628.JPG

    L'osservatorio è composto da un corridoio ad angolo retto che porta ad una camera con due aperture. In questo caso il corridoio di accesso ha le misure standard, cioé mt 1x1,80.
    Il corridoio

    IMG_5629.JPG

    La camera d'osservazione

    IMG_5631.JPG

    IMG_5632.JPG

    Vista dalla finestra di sinistra

    IMG_5634.JPG

    IMG_5635.JPG

    Purtroppo non posso postare le foto della finestra di sinistra, perché mi è venuta sovraesposta.
    Torniamo indietro e prendiamo a destra il sentiero a salire.

    IMG_5602.JPG

    Arriveremo alla galleria superiore.

    IMG_6067.JPG

    sullo stipite sinistro si nota che c'era una targa, ma che è stata tolta.

    IMG_6068.JPG

    Il corridoio in questo caso è più largo. Infatti misura 1,80mt di larghezza e 2mt di altezza. Sulla sinistra troviamo un gancio che presuppone l'esistenza di un corrimano. Infatti il primo ha porta un anello, mentre gli altri ganci lungo i muri sembra dovessero solamente sopportare un tubo o un corrimano. In alcuni casi il gancio manca, ma ci sono ancora le tracce del cemento che lo fissava al muro.
    Primo gancio.

    IMG_5606.JPG

    Esempio di ganci successivi.

    IMG_6094.JPG

    Proseguendo lungo il corridoio

    IMG_5607.JPG

    troveremo a sinistra due stanzette con il pavimento in cemento che le mette in piano, in modo permettere il posizionamento di un tavolino. A destra ci sono le nicchie per i telefonisti. Queste nicchie compaiono in alcuni osservatori, ma non in tutti. Le troviamo sul San Martino in quello del Sasso Cadrega e in quello di mezza costa, ma non in quello al culmine.

    Esempio di stanzetta

    IMG_5611.JPG

    esempio di nicchie

    IMG_5608.JPG

    Le nicchie non hanno i perni per i seggiolini reclinabili, come invece ha l'osservatorio del Sasso Cadrega

    IMG_5610.JPG

    In fondo al corridoio giriamo a destra ci troviamo di fronte alla feritoia d'osservazione con una piccola panchina sulla sinistra. Da notare che il pavimento di questa parte dell'osservatorio è stato fatto in cemento.

    IMG_5616.JPG

    Se torniamo indietro e continuiamo sul sentiero a salire arriveremo alla cima di un picco, che, grazie alla corrosione dovuta al vento offre un riparo naturale a chi si mette in osservazione. Da qui si ottiene una vista completa degli obbiettivi delle due batterie gestite dall'osservatorio.

    IMG_5620.JPG

    Prossima batteria quella di Bocchetta Stivione.
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  6. #116
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    ottimo super preciso!!!!!!!!!!!!!!!

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