Buongiorno a tutto il forum,
tempo fa avevo iniziato a collezionare gavette e bossoli incisi. Poi avevo smesso, ma quando ho visto questa gavetta italiana ho ricominciato.
Non capisco come su una gavetta italiana ci possano essere scritte in francese e in tedesco. Comunque viene da un paesino vicino a Fontanaibleau.
Aggiungo traduzioni:
Il coperchio è caratterizzato al centro da una Rosa dei Venti a 16 punte. Essa si trova inglobata in una incisione del Nord della Francia. In questa incisione vi sono la scritta France (Francia), il fiume Seine (Senna), la Torre Eiffel con sotto la scritta Paris (Parigi) e alla fine del fiume Senna la rappresentazione di quattro alberi con sotto la scritta Fontainebleau (la foresta). Verso la costa francese vi è la Manche (La Manica) con un aereo che la sorvola e una nave che affonda. A Nord-Ovest si intravede un pezzo d'Inghilterra. A Nord vi è Belgique (Belgio) e Holland (Olanda). A Est c'è il fiume Rhein (Reno), la scritta gotica Deutlchland (Germania), la scrittaWitten-Annen (è una parte della Città di Witten) con una ciminiera e in fine la scritta Münster (Monaco di Vestfalia).
Intorno al coperchio vi sono decorazioni floreali che sottolineano una scritta in caratteri gotici: "Viel Geld heisst nichtimmer viel Glück" (Un sacco di soldi non significa sempre buona fortuna? -Un sacco di soldi non è sempre la miglior fortuna?).Inoltre al centro vi è il supporto del manico (mancante) su cui vi è inciso l'anno1944; dalla parte opposta vi è il supporto dove si metteva la cinghia o le posate e sopra di esso è stata incisa una chiave.
Sulla gavetta tra le altre cose vi è incisa una scena di caccia: dentro ad una foresta c'è un cervo maschio che osserva il cacciatore medievale armato di arco e frecce che ha appena colpito,forse, la sua compagna. Sia a sinistra che a destra di questa immagine vi sonodue brani scritti in francese (aggiungo che sotto al brano che sta sulla destra vi è inciso un corno).
I brani incisi sono pezzi de "Le Cor" (Il Coro) di Alfred Victor de Vigny(poeta e scrittore francese, 1797-1863).
J'aime le son du Cor, le soir, au fond des bois,
Soit qu'il chante les pleurs de la biche aux abois,
Ou l'adieu du chasseur que l'écho faible accueille,
Et que le vent du nord porte de feuille en feuille.
Que de fois, seul, dans l'ombre àminuit demeuré,
J'ai souri de l'entendre, et plussouvent pleuré!
Car je croyais ouïr de ces bruits prophétiques
Qui précédaient la mort des Paladins antiques.
Roncevaux ! Roncevaux ! Dans ta sombrevallée
L'ombre du grand Roland n'est donc pasconsolée!
Ames des Chevaliers, revenez-vousencor?
Est-ce vous qui parlez avec la voix du Cor?
ADORO IL SUONO DEL CORNO, LA SERA, NEL PROFONDO DEI BOSCHI,
SIA CHE CANTI PIANTI LAMENTOSI DELLA CERBIATTA
O L’ADDIO DEL CACCIATORE CHE ACCOGLIE IL FIEVOLE ECO,
E CHE IL VENTO DEL NORD PORTA DI FOGLIA IN FOGLIA
CHE TALVOLTA, SOLO, NELL’OMBRA, A MEZZANOTTE,RIMANE
HO SORRISO SENTENDOLO E TALVOLTA HO PIANTO
PERCHE’ CREDEVO, D’ AVER SENTITO DIRE SU QUESTI RUMORIPROFETICI,
CHE PRECEDEVANO LA MORTE DEI VECCHI PALADINI
RONCISVALLE! RONCISVALLE! NELLA TUA VALLATAOSCURA
L ’OMBRA DEL GRANDE ROLANDO NON E’ DUNQUE CONSOLATA!
ANIME DEI CAVALIERI, RITORNATE ANCORA?
PARLATE CON LA VOCE PROFONDA?
Chi l'ha incisa era per me un vero artista .
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