Perlasca: un eroe italiano

[Deutschland Ely]

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Nel 2002 viene proiettato per la prima volta la docu-fiction "Perlasca: un eroe italiano" sulle vicende di Giorgio Perlasca, imprenditore italiano che, fingendosi un console spagnolo, riesce a salvare moltissimi ebrei dalla deportazione e dall'uccisione a Budapest.

Giorgio Perlasca non rivelerà la sua storia fino agli anni '80 e da lì si impegnò a raccontare "affinchè i giovani possano ricordare ed eventualmente opporsi ad una nuova violenza del genere".

Lo sceneggiato, diviso in due puntate, è stato prodotto dalla Rai. Giorgio è interpretato da un magistrale Luca Zingaretti, affiancato da Amanda Sanderlli e da Mathilda May.

Le musiche sono composte ed orchestrate da Ennio Morricone.

La serie è anche disponibile in dvd, ed era stata distribuita da TV Sorrisi e Canzoni.

Personalmente è una fiction che amo, l'ho vista per la prima volta proprio nel 2002 in tv (avevo 10 anni, era uno dei primi film sull'olocausto che vedevo) e da sempre mi sono rimasti impressi il coraggio, l'umanità e la generosità di questo personaggio, purtroppo scomparso qualche giorno dopo la mia nascita.

Ho potuto constatare di persona che la sua storia non è molto conosciuta, infatti alle superiori ho portato i miei dvd della serie per il giorno della memoria e nemmeno la Professoressa di Storia lo conosceva.

Oggi c'è anche una sua fondazione, gestita dal figlio, che propone numerose attività, come mostre, proiezioni della docu-fiction, spettacoli teatrali e altro.

Voi avete visto la fiction? Cosa ne pensate?

Lascio qui la scheda del film.

[32°Fanteria]

Conosco ed apprezzo Giorgio Perlasca. Non ho avuto modo però di vedere la fiction. È raro trovare fiction storiche ben fatte e, se la riproporranno, la guarderò certamente.

[Deutschland Ely]

Che la ripropongano sarà difficile, puoi cercarla su internet, magari si trova

[32°Fanteria]

Si trova in DVD

[sven hassel]

Storia che quando è stata resa pubblica ho letto con molto interesse. La fiction è discreta a mio parere personale.

[Winny]

Io ricordo invece la prima volta che è stata rivelata al grande pubblico questa storia e cioè l'intervista-documentario su Giorgio Perlasca curata da Giovanni Minoli su Mixer. Non so se si possa trovare in rete, ma mi è capitato di rivederla in qualche rete RAI anche successivamente. E' estremamente interessante e sopratutto colpisce la modestia e l'umiltà di Perlasca. Qualche anno dopo è arrivato l'ottimo film.

[Il Cav.]

Purtroppo ai tempi di Zapatero, in periodo di revisionismo alla rovescia, vi fu una campagna di stampa tendente a screditare Perlasca. Pare che la sx. spagnola non potesse accettare l' idea di un fascista combattente del CTV giusto fra le nazioni. Scrissero anche un laido libercolo, ovviamente subito tradotto in italiano

[Deutschland Ely]

Purtroppo ai tempi di Zapatero, in periodo di revisionismo alla rovescia, vi fu una campagna di stampa tendente a screditare Perlasca. Pare che la sx. spagnola non potesse accettare l' idea di un fascista combattente del CTV giusto fra le nazioni. Scrissero anche un laido libercolo, ovviamente subito tradotto in italiano

Che poi lui ha sempre detto che è partito come volontario perchè credeva che non fosse giusto che i comunisti bruciassero le chiese, in quanto tutti dovevano aver diritto di pregare il proprio dio dove e quando volevano. Non mi sembra che per questa dichiarazione si debba venire additati, anzi! Per questo partì, e sicuramente per altre motivazioni. Poi, nessuno qui deve giudicare la guerra che fece da volontario, ma solo ricordare le gesta di Budapest e il salvataggio di migliaia di ebrei. Purtroppo quando c'è da screditare si è sempre in prima linea, quando c'è da riconoscere un merito, ci si gira sempre dall'altra parte. Invidia? Può essere.