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Discussione: Ricordo dal fiume Dnjepr - Russia

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    Ricordo dal fiume Dnjepr - Russia

    Per il mio rientro su queste pagine vorrei presentarvi un oggetto che rappresenta l'oggetto inciso che mi è più caro.
    Questa gavetta è appartenuta ad un reduce del fronte russo, come è facilmente intuibile.
    Ma date (settembre 1941), località (fiume Dnjepr) e il motto riportato sulla stessa "La gloria arride già sull'altra sponda" le conferiscono uno spessore storico unico, associandola ad un membro di un reggimento pontieri impegnato in Russia nei primi mesi di guerra, per gli italiani, in quelle terre lontane.

    Per i più curiosi, di seguito, vi lascio qualche info recuperata sul web: "Le esigenze operative richiedono l’immediata partecipazione delle truppe dello CSIR nell’offensiva iniziata dai tedeschi per raggiungere il fiume Dnjepr, e in particolare dei pontieri per forzarne il passaggio.
    I due battaglioni pontieri vengono così messi a disposizione della 1a Panzerarmée comandata dal Generale von Kleist.
    Il I battaglione pontieri viene subito incaricato di approntare e porre in esercizio due traghetti sul fiume Bug a Sawaran per consentire il passaggio di una autocolonna tedesca diretta a Schanshewato, impossibilitata a proseguire a causa della interruzione del ponte effettuata dai russi in ripiegamento.
    Il 29 agosto arriva l’ordine, per entrambi i battaglioni, di trasferimento immediato verso il fiume Dnjepr per ripristinare la possibilità di attraversamento. Partono il giorno stesso alle ore 15.00, articolati su vari scaglioni di marcia, e giungono a destinazione il giorno dopo alle 18.00 dopo aver percorso 370 km su strade quasi impraticabili, ricevendo elogi per la celerità, l’ordine e la disciplina durante il movimento. Giunti sulla sponda amica del Dnjepr, il I battaglione pontieri riceve l’incarico di ripristinare il ponte metallico stradale e ferroviario interrotto gravemente dalle truppe russe in ritirata. Il IX battaglione, invece, viene incaricato di ripristinare un ponte russo in legno su zattere di fusti, anch’esso fortemente danneggiato dalle unità russe.
    Proprio in quei giorni, gli uomini del IX battaglione scrivono alcune tra le pagine più belle della storia dei pontieri, riuscendo a ripristinare il ponte in legno russo sul Dnjepr, gravemente danneggiato lungo tutta la sua luce di 1 300 metri, nella notte tra il 3 ed il 4 settembre, nonché a mantenerlo in esercizio per tutto il mese di settembre (provvedendo continuamente alla sua ripa¬razione con squadre che si alternano giorno e notte), nonostante il continuo tiro delle artiglierie e le incursioni aeree nemiche.
    Già in tale contesto il Sottotenente Filippo Nicolai - 21a compagnia, IX battaglione del 1° reggimento pontieri - dimostra il proprio valore meritando sul campo la Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: «Ufficiale ardito ed entusiasta rinunciava al congedamento per partecipare alla guerra. Nella ricognizione di un ponte danneggiato dal nemico in ritirata, incurante della reazione di fuoco di questo, che ancora occupava la sponda opposta del fiume, assolveva il compito in modo brillante. Successivamente, durante il gettamento di un ponte sotto fuoco, assolveva con calma e perizia il difficile compito di Ufficiale alla testa del ponte. In numerose occasioni si prestava volontario per riattare il ponte danneggiato dal fuoco nemico, assolvendo sempre il compito in modo brillante. Dnjepropetrowsk 31 agosto-30 settembre 1941».
    La decorazione, unitamente a quelle concesse ad altri pontieri, viene consegnata personalmente dal Generale Messe il 4 dicembre 1941, in occasione della festività di S. Barbara.
    Dopo le operazioni sul Dnjepr, i due battaglioni pontieri iniziano, con altre unità dello CSIR, la marcia verso il bacino del Donetz.
    A voi le immagini ragazziVisto il successo della gavetta italiana postata qualche giorno fa, oggi vi presento questo che, a mio avviso, pur essendo meno cesellata e d'impatto, rappresenta l'oggetto inciso che mi è più caro. L'oggetto è appartenuto ad un reduce del fronte russo, come è facilmente intuibile. Ma date (settembre 1941), località (fiume Dnjepr) e il motto riportato sulla stessa "La gloria arride già sull'altra sponda" le conferiscono uno spessore storico unico, associandola ad un membro di un reggimento pontieri impegnato in Russia nei primi mesi di guerra, per gli italiani, in quelle terre lontane. Per i più curiosi, di seguito, vi lascio qualche info recuperata sul web: "Le esigenze operative richiedono l’immediata partecipazione delle truppe dello CSIR nell’offensiva iniziata dai tedeschi per raggiungere il fiume Dnjepr, e in particolare dei pontieri per forzarne il passaggio.
    I due battaglioni pontieri vengono così messi a disposizione della 1a Panzerarmée comandata dal Generale von Kleist.
    Il I battaglione pontieri viene subito incaricato di approntare e porre in esercizio due traghetti sul fiume Bug a Sawaran per consentire il passaggio di una autocolonna tedesca diretta a Schanshewato, impossibilitata a proseguire a causa della interruzione del ponte effettuata dai russi in ripiegamento.
    Il 29 agosto arriva l’ordine, per entrambi i battaglioni, di trasferimento immediato verso il fiume Dnjepr per ripristinare la possibilità di attraversamento. Partono il giorno stesso alle ore 15.00, articolati su vari scaglioni di marcia, e giungono a destinazione il giorno dopo alle 18.00 dopo aver percorso 370 km su strade quasi impraticabili, ricevendo elogi per la celerità, l’ordine e la disciplina durante il movimento. Giunti sulla sponda amica del Dnjepr, il I battaglione pontieri riceve l’incarico di ripristinare il ponte metallico stradale e ferroviario interrotto gravemente dalle truppe russe in ritirata. Il IX battaglione, invece, viene incaricato di ripristinare un ponte russo in legno su zattere di fusti, anch’esso fortemente danneggiato dalle unità russe.
    Proprio in quei giorni, gli uomini del IX battaglione scrivono alcune tra le pagine più belle della storia dei pontieri, riuscendo a ripristinare il ponte in legno russo sul Dnjepr, gravemente danneggiato lungo tutta la sua luce di 1 300 metri, nella notte tra il 3 ed il 4 settembre, nonché a mantenerlo in esercizio per tutto il mese di settembre (provvedendo continuamente alla sua ripa¬razione con squadre che si alternano giorno e notte), nonostante il continuo tiro delle artiglierie e le incursioni aeree nemiche.
    Già in tale contesto il Sottotenente Filippo Nicolai - 21a compagnia, IX battaglione del 1° reggimento pontieri - dimostra il proprio valore meritando sul campo la Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: «Ufficiale ardito ed entusiasta rinunciava al congedamento per partecipare alla guerra. Nella ricognizione di un ponte danneggiato dal nemico in ritirata, incurante della reazione di fuoco di questo, che ancora occupava la sponda opposta del fiume, assolveva il compito in modo brillante. Successivamente, durante il gettamento di un ponte sotto fuoco, assolveva con calma e perizia il difficile compito di Ufficiale alla testa del ponte. In numerose occasioni si prestava volontario per riattare il ponte danneggiato dal fuoco nemico, assolvendo sempre il compito in modo brillante. Dnjepropetrowsk 31 agosto-30 settembre 1941».
    La decorazione, unitamente a quelle concesse ad altri pontieri, viene consegnata personalmente dal Generale Messe il 4 dicembre 1941, in occasione della festività di S. Barbara.
    Dopo le operazioni sul Dnjepr, i due battaglioni pontieri iniziano, con altre unità dello CSIR, la marcia verso il bacino del Donetz.

    A voi le immagini ragazzi

    Simone
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    Bisogna porsi delle mete per avere il coraggio di raggiungerle

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