Federico Pedrocchi (Buenos Aires 1/5/1907 – Varese 20/1/1945) fu uno dei più grandi sceneggiatori nella storia del fumetto italiano, specialmente per quanto riguarda i personaggi di Walt Disney. Nel 1937 creò il giornale Paperino ed altre avventure trasformando in protagonista un personaggio fino ad allora quasi marginale nell’ universo disneyano (negli Usa le prime storie lunghe dedicate da Carl Barks a Donald Duck verranno pubblicate solo a partire dal 1942). In seguito a questo successo, ottenne gli incarichi di direttore editoriale e artistico di diverse testate edite da Mondadori. Nel 1939 scrisse la sceneggiatura di Saturno contro la terra, la prima serie fantascientifica a fumetti in Italia – composta da sette episodi – in cui Rebo, spietato capo dei saturniani, decide di distruggere il nostro pianeta. La serie, basata su un soggetto di Cesare Zavattini e disegnata da Giovanni Scolari, ebbe immediato successo anche all’ estero e dimostrò che in Italia si potevano creare storie e personaggi al livello degli studios americani, tanto che Saturno contro la terra fu l’ unico fumetto dell’ Italia fascista ad essere regolarmente pubblicato oltreoceano (a partire dal giugno 1940 sulla rivista statunitense Future Comics). Quando nel gennaio 1942 il regime vietò la pubblicazione di strips provenienti dagli Usa ormai in guerra, Pedrocchi ideò il personaggio di Tuffolino, un eroico ragazzino italiano disegnato da Pier Ferdinando de Vita come sostituto autarchico di Topolino. Dopo l’ armistizio dell’ 8 settembre 1943 nonostante la stretta censoria sulle pubblicazioni e la difficoltà nell’ approvvigionamento di carta, continuò a lavorare per Mondadori a Milano, aderendo di fatto alla Rsi. Scrisse la saga avventurosa Virus, il mago della foresta morta, disegnata da Walter Molino e una riduzione a fumetti del Faust di Goethe, dai toni marcatamente filo-germanici. Morì a soli trentotto anni, quando il treno passeggeri sul quale si trovava venne mitragliato presso Varese da caccia americani.
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Originariamente Scritto da kleiner pal
