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Discussione: Il delitto della pistola silenziosa

  1. #1
    Collaboratore L'avatar di Il Cav.
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    Il delitto della pistola silenziosa

    Articolo apparso sulla rivista “Quadrante” del 9 marzo 1946
    __________________________________________________ ___
    COLPO ALLA NUCA = O.Z.N.A.
    In pieno giorno a Trieste in Via Slataper cadeva assassinato perché contrario a Tito, davanti alla sua abitazione l’ Avvocato Giovanni Protopulic, Presidente della Gioventù Cattolica di Zagabria, già carcerato da Pavelic. L’ assassino di cui riproduciamo due fotografie segnaletiche è lo studente slavo Gino Bentich fu Vittorio appartenente all’ U.A.I.S.; egli ha commesso il delitto per incarico dell’ O.Z.N.A. e naturalmente non è stato arrestato. L’ arma adoperata è la famosa pistola silenziosa Russa della quale diamo la fotografia. Questa pistola è l’ arma preferita dell’ O.Z.N.A.; la vittima cade a terra, nessun colpo, nessun rumore. Così domina nella Venezia Giulia la morte silenziosa di Tito.
    __________________________________________________ ____

    N.B. - E’ certo che l’ O.Z.N.A. nel secondo dopoguerra operò in Venezia Giulia e a Roma eliminando elementi pericolosi per il regime jugoslavo, servendosi di armi silenziate. D’ altro canto nello stesso periodo, anche nel “Triangolo Rosso” si ebbe notizia di “delitti della pistola silenziosa” perpetrati sino agli anni ’50 ai danni di anticomunisti e membri delle FF.OO. è dunque ragionevole ipotizzare che armi del genere di quella raffigurata fossero nella disponibilità dei pistoleri rossi, provenendo non dall’ Urss ma dagli arsenali alleati, che durante la guerra avevano largamente rifornito la resistenza italiana e jugoslava. Il fatto che poi “Quadrante” identificasse l’ arma come russa, non vuol dir niente: la guerra fredda nel 1946 era già in atto…
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  2. #2
    Utente registrato L'avatar di kanister
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    Il libro non è più disponibile in commercio quindi posso farmi un po' di pubblicità: nella versione italiana di "Le armi dei partigiani" dedico una scheda appunto a questa pistola.
    Qui a Savona avrebbe sparato diverse volte tanto da essere citata, con tanto di schizzo, in un processo del 1946.

    F.104 c.jpg

    Visto che la durata del silenziatore non superava i trenta colpi immagino l'abbiano distrutta quando non era più utilizzabile, dato che ad un certo punto gli omicidi "silenziosi" finirono.
    Non vediamo la storia per come è ma per come siamo.

  3. #3
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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    Sulla pistola Welrod abbiamo diffusamente parlato nell'argomento 'SOE ed OSS'. PaoloM

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