La colonia naturista di Jungborn fu fondata da tale Adolf Just, autonominatosi direttore di un “Istituto per il ritorno alla natura”. Vi si praticava il nudismo come pratica tesa ritorno allo stato di natura, secondo la propaganda salutista del guru del movimento. Inoltre vigeva un regime alimentare vegetariano e le attività consistevano in un appello mattutino di tono vagamente militaresco, poi esercizi ginnici, saune, bagni di fango, passeggiate tonificanti nel bosco. Naturalmente l’ area era cintata da alte palizzate, così da proteggere gli altolocati ospiti da sguardi indiscreti, ma a parte ciò non avrebbe sfigurato in confronto alle più rinomate stazioni termali o località turistiche dei primi del secolo. Nel perimetro della colonia esistevano alberghi di lusso (ma era anche possibile soggiornare in casette modello costruite secondo le idee di Just), strutture termali, campi sportivi, un ristorante (autorizzato a servire carne solo ai visitatori esterni), luoghi di socializzazione, una sala di lettura e uno studio fotografico, venivano messi in scena balletti e rappresentazioni teatrali.
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