Sul telo tenda disteso in terra ci piove
un vestito di panno due paia di scarpe
pantaloni di tela lo zaino
due paia di cravatte due camicie
la borsetta da pulizia
la gavetta la borraccia
il tascapane
la spazzola due paia d’ aghetti
due berretti le stellette
la scatola per il lucido
il farsetto a maglia
due pezzuole due cravatte
le mutande la cinghia
le mostrine picchetti e bastone da tenda
tutto nuovo non manca nulla
Evviva il massaio Salandra
Dopo venti minuti da ognuno dei cento teli dove il caporalino ha buttato alla rinfusa codesta roba si leva un soldato… un soldato italiano!
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Poesia di Giovanni Bellini, poeta futurista fiorentino, interventista, volontario di guerra, caduto in combattimento nel luglio 1915.