Rimpatriati dopo 11 anni di prigionia percč accusati dai sovietici di spionaggio e crimini di guerra, questi ufficiali italiani (cui si aggiunsero un certo numero di altoatesini che avevano optato per la cittadinanza del Reich tra il 1939 e il 1943, combattendo nella WH e nelle SS e miracolosamente "riscopertisi" italiani durante la prigionia in Siberia) giunsero a Vienna dove la nostra ambasciata li rivestė con divise kaki nuove (mod. 1947), spedendoli poi in patria via Brennero. Le foto furono scattate a Tarvisio, ove furono accolti da parenti e amici. Interessante notare che i cappotti erano sprovvisti di stellette. Gli altoatesini invece vestivano abiti civili e avevano come copricapo berretti feldgrau o neri senza insegne...
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Nella foto senza didascalia il tenente Joli e la moglie.