L’ ignoto soldato biondo ritratto nella foto potremmo simbolicamente chiamarlo Richard, dato che “Camerata Richard” era una nota canzone di guerra italiana della 2^ guerra mondiale che esaltava l’ Asse sotto le sembianze di due soldati – un italiano e un tedesco – che dividendo la stessa buca fraternizzavano in rima, mostrandosi l’ un l’ altro le foto degli affetti più cari << questo vedi, è il mio primo bambino, e tu sei fidanzato a Berlino >>. E’ stata pubblicata su un sito in lingua russa, tra altre che trattano lo stesso argomento, militari del III Reich nei bordelli di tutta Europa. Si tratta di foto private, rinvenute su caduti o prigionieri di guerra tedeschi e probabilmente raccolte a suo tempo da qualche ente governativo sovietico a fini di propaganda antinazista. Ad attirare la mia attenzione però è stata la didascalia che diceva “Soldato tedesco con prostituta italiana”. A mio parere si tratta di una inesattezza dato che anche se il militare germanico veste una divisa tropicale nuova di magazzino col relativo berretto a visiera, certamente non si tratta dell’ Italia meridionale. Tratti somatici e capigliatura della ragazza – oltre alla fattura di bracciali e orecchini – fanno propendere piuttosto per il nordafrica. La conferma viene dall’ elaborato tatuaggio cruciforme che partendo dal labbro inferiore giunge fino al mento, decorazione tipica delle popolazioni del deserto. Dunque la foto è stata presumibilmente scattata in Libia tra il 1941 e il 1942 o in Tunisia nel 1943. Il militare non sembra ancora abbronzato, la sua uniforme non è scolorita dal sole, su un lato del berretto porta un piccolo distintivo indistinguibile e la tasca della giubba è piuttosto gonfia (forse il portafoglio). Probabilmente appena sceso dalla nave ha chiesto l’ indirizzo del bordello più vicino al porto per festeggiare il fatto di non esser stato affondato dagli inglesi e ha voluto immortalare l’ evento. Dato che la foto viene da un sito russo, possiamo ipotizzare che il nostro Richard sia stato in seguito trasferito al fronte orientale, facendo una brutta fine (o patendo anni di prigionia in Siberia). Speriamo almeno che il bel ricordo dell’ Africa gli abbia fatto sentire meno freddo…
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