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Discussione: Il ritorno della Regina Elena

  1. #11
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    Una delle più grandi e lucide firme del nostro giornalismo, Indro Montanelli in una perfetta “psicoanalisi” storica del re ”piemontese “ , sottolinea appunto non italiano ma piemontese, in un suo articolo sul Corriere del 1969

    https://www.bartolomeodimonaco.it/on...-emanuele-iii/
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  2. #12
    Utente registrato L'avatar di 32°Fanteria
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    Citazione Originariamente Scritto da Armata Sarda Visualizza Messaggio
    “Premesso che le leggi razziali furono una cosa ignobile, insensata e per nulla condivisa dal sentimento popolare, salvo una esigua frangia di fanatici che forse non si resero conto della loro criminosità, è assolutamente vero che la Costituzione faceva al Re obbligo di firmarle come qualsiasi altra legge approvata dal Parlamento. Altrimenti al Re non sarebbero rimaste che altre due alternative: o tentare un colpo di Stato per mettere alla porta Mussolini e il fascismo, o abdicare. Il colpo di Stato sarebbe stato un fallimento perché in quel momento Mussolini aveva in mano tutte le leve del potere, comprese le forze armate, e per di più poteva contare sull’appoggio incondizionato della Germania nazista che non glielo avrebbe certamente fatto mancare. Abdicando, il Re avrebbe salvato la propria anima, ma affrettato la sottomissione dell’Italia a Hitler e così aggravato anche la condizione degli ebrei. Non solo, ma avrebbe privato il Paese dell’unico punto di riferimento istituzionale se un giorno si fosse trovato ancor più coinvolto nelle avventure naziste. Come poi avvenne”. (INDRO MONTANELLI)


    Lo storico Lucio Villari:

    « Sono, in proposito, assolutamente convinto che fu la salvezza dell'Italia che il Re, il governo e parte dello Stato Maggiore abbiano evitato di essere "afferrati" dalla gendarmeria tedesca, e che il trasferimento (il termine "fuga" è, com'è noto, di matrice fascista, però riscuote grande successo a Sinistra) a Brindisi gettò, con il Regno del Sud, il primo seme dello Stato democratico e antifascista, ed evitò la terra bruciata prevista, come avverrà in Germania, dagli alleati (Corriere della Sera del 9 settembre 2001»

    Nelle sue memorie, il colonnello delle SS Eugen Dollmann dichiarò che:

    «La famiglia reale e Badoglio nel frattempo erano partiti, con somma delusione del cosiddetto gruppo estremista del quartier generale di Kesselring […] Ma non trovarono che il genero del Re, il generale Calvi di Bergolo, il cui sacrificio morale ha un valore che gl'italiani non dovrebbero dimenticare. […] Secondo il maresciallo ed i suoi più intimi collaboratori, la monarchia aveva salvato l'unità d'Italia abbandonando Roma, e salvato Roma lasciandovi un membro di casa Savoia.»
    Un conto è stato partire da Roma alla volta di Brindisi, un altro lasciare i comandi nel caos e non dare le necessarie disposizioni per la difesa di Roma. In questo ovviamente la responsabilità del Re, pesantissima, è accomunata a quella di Badoglio e dei comandi militari. Non dimentichiamo la scena penosa sul molo di Ortona, con gli alti ufficiali che si affollavano per ottenere un imbarco per sfuggire ai tedeschi.

  3. #13
    Moderatore L'avatar di squalone1976
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    Ricordiamo la Principessa Mafalda di Savoia, morta in campo di concentramento..........i Savoia hanno apgato un tributo come infinite famiglie italiane, dubito che altre famiglie reali abbiano tanto.

    Bene il ritorno e concordo con armata sarda, non poteva esprimersi meglio.

    ChM

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  4. #14
    Utente registrato L'avatar di 32°Fanteria
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    La vicenda della Principessa Mafalda è triste e dolorosa: merita grande rispetto ma, a mio avviso, non ha a che vedere con la responsabilità regia di aver lasciato l'esercito senza direttive. Il ritorno delle spoglie è giusto anche per me: indipendentemente dal giudizio storico, su cui ognuno ha le sue opinioni, si tratta oggettivamente di un sovrano che ha guidato l'Italia per 45 anni, portando a compimento, durante il suo lungo regno, l'unità del Paese.

  5. #15
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    Personalmente potrei concordare con l'aspetto umanitario del rientro delle salme ma senza la pretesa di una futura traslazione al Pantheon e per restare in tema di dovrebbero tornare in Patria anche le salme di tutti i soldati dispersi nelle due Guerre Mondiali e avventure coloniali varie, combattute per ordine dei Savoia e del governo dell'epoca

  6. #16
    Moderatore L'avatar di squalone1976
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    Scusate ma credete che solo i Savoia abbiano fatto le guerre? E che quei soldati di altri regni siano stati riportati in Patria? Leggo delle cose decisamente assurde. I Savoia come altre case reali han fatto la guerra e con questo?? Nelle guerre si muore che siano dei regnanti o dei presidenti, facciamocene una ragione e finiamola con frasi fuori luogo. Faccio notare che anche gli americani, gli inglesi etc andarono in guerra in diversi periodi storici e non è che i loro caduti in quei luoghi siano stati rimpatriati. Aggiungo che il "Milite Ignoto" è stato creato appositamente con degna e imperitura sepoltura in memoria di tutti i caduti in ogni epoca. Caro luigils capisco possano stare antipatici i Savoia, ma evitiamo di additarli come gli unici al mondo che han fatto guerre di ogni tipo, i britannici han fatto molto peggio eppure sono lì e pure venerati.

    ChM

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  7. #17
    Moderatore L'avatar di squalone1976
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    32° aggiungo che non solo Mafalda venne messa in campo di concentramento ma anche la Principessa Giovanna, ora ditemi quali altre case reali hanno avuto tali sofferenza per le loro scelte?

    ChM

    VA
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  8. #18
    Moderatore L'avatar di maxtsn
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    In ogni caso, per evitare il degenerare della discussione, quest'ultima viene chiusa.
    Max
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    Max

    Frangar non flectar

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