al primo di gennaio, nonostante la giornata grigia ed umida, Cristina ed io siamo andati a visitare il Ricetto di Candelo, in provincia di Biella.
Si tratta di una cinta muraria del XIII° secolo, che non è stata costruita a difesa di una città o di una residenza signorile, ma bensì si tratta di una fortificazione consortile a difesa dei soli granai e cantine del paese. In parole povere, i contadini si organizzarono per costruire una difesa dei frutti del loro lavoro. Ne esistono altre nel nord Italia, ma questa, a quanto dicono, è la meglio conservata.
Poiché si tratta di una parte del villaggio di Candelo, la visita dura poco meno di un'ora. Quindi se volete solo visitare il ricetto, bisogna essere in zona e fare una piccola gita da mezza giornata.
Se però siete amanti anche delle camminate all'aperto, vale la pena di passare l'intera giornata, perché la visita alle Baragge è molto interessante. Una precauzione però, il sentiero ad anello consigliato dalla pro loco è segnalato molto male. Stando a quanto dicono loro, il tragitto dovrebbe durare non più di 2 ore. Cristina ed io ci abbiamo impiegato 4 ore ed, avendo seguito il tratturo che costeggia il querceto più bello che abbia mai visto, ci siamo trovati nel bel mezzo del poligono di militare di Cossato. Quindi, per non rischiare di essere impallinati, bisogna seguire l'indicazione che l'esercito ti dà solo in entrata dalla provinciale e non sui sentieri del bosco, dopo che hai amabilmente scorrazzato per il tutto poligono: Entrarci solo nei giorni festivi.
Devo chiedere scusa, ma nello scorrere le foto, mi sono reso conto di non aver fotografato l'entrata dalla parte esterna alle mura, ma solo dalla parte interna.
Eccola
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Foto varie delle vie interne
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La cinta muraria vista dall'interno
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la cinta muraria vista dall'esterno
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Questa è soltanto una delle tante querce secolari incontrate nella nostra passeggiata
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