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Discussione: Scritta murale del giugno 1940 a Roma - CORSICA ITALIANA

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    Scritta murale del giugno 1940 a Roma - CORSICA ITALIANA

    Il 10 giugno 1940 in coincidenza con la dichiarazione di guerra italiana alla Francia ed alla Gran Bretagna, la G.I.L. precettò Avanguardisti e Giovani Fascisti non solo sotto il balcone di Palazzo Venezia, ma in tutta la nazione, mandandoli in giro per realizzare scritte murali ed affiggere cartelli che avrebbero dimostrato la “volontà popolare” di conquistare territori da tempo oggetto delle mire espansionistiche dell’ Italia fascista (Nizza, Savoia, Corsica, Tunisia). Poi, siccome l’ appetito vien mangiando e nonostante le disastrose conseguenze dell’ offensiva italiana sul fronte alpino, Mussolini avrebbe voluto ampliare ulteriormente le proprie richieste al momento dell’ armistizio di Villa Incisa (fornitute alimentari, apparati industriali, materiale bellico, gran parte della flotta, la valle del Rodano e tutta la costa mediterranea sino a Marsiglia, Gibuti, l’Algeria, il Marocco, forse anche la Siria e parte del Senegal). Poi non se ne fece niente per il veto dei tedeschi, interessati a mantenere buoni rapporti con la Francia di Vichy. Sino allo sbarco americano in nordafrica alla fine del 1942 le nostre commissioni d’ armistizio in territorio francese e nelle colonie dovettero affrontare l’ aperto ostruzionismo dei funzionari di Petain. Quindi occupammo militarmente solo il sud della Francia e la Corsica sino all’ 8 settembre, mentre la Tunisia fu sino al maggio 1943 l’ ultimo campo di battaglia per le forze italo-tedesche in ritirata dalla Libia.
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    Dopo questa premessa veniamo a esaminare la foto in questione che ritrae due persone, un uomo e un ragazzo, seduti ai tavolino di un caffè in Via L’ Aquila, nel quartiere romano del Pigneto, proprio a ridosso della Via Prenestina. Alle loro spalle è ben visibile una scritta a pennello CORSICA ITALIANA (chissà se il gerente avrà avuto il coraggio di protestare coi “graffitari” in camicia nera). Se la scritta risale sicuramente al giugno del 1940, la datazione della foto è più problematica. Con tutta probabilità fu scattata nella prima metà degli anni ’40 prima dell’ occupazione tedesca e delle conseguenti restrizioni annonarie e in ambito di apertura degli esercizi pubblici. I due sembrano in buona salute, gli abiti sono stirati e di buona qualità, i volti sono sereni, l’ uomo ha addirittura una sigaretta accesa in mano. Dato che nel 1947 la scritta sicuramente era stata già cancellata, direi che abbiamo un padre e un figlio con indosso l’ abito buono della domenica, tra il 1941 e il 1943. Il bar in questione è ancora oggi esistente ed è stato identificato grazie ad altre immagini della zona.
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    "Chissà a quale di questi alberi ci impiccheranno..."

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