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Discussione: Truppe coloniali francesi 1949

  1. #1
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    Truppe coloniali francesi 1949

    Queste interessanti foto del Centro di addestramento alla guerra nella jungla di Fréjus provengono da un lungo articolo dedicato alle truppe coloniali francesi, pubblicato sulla rivista inglese Post Illustrated del 9 luglio 1949 e intitolato “The dark army of France”. I testi a corredo delle fotografie sono la traduzione delle didascalie originali. Non ho riportato il lungo e noioso testo dell’ articolo in quanto esso riassume ad uso del lettore medio britannico la storia e la composizione dei reparti coloniali reclutati nei vari territori dell’ impero francese dall’ 800 alla 2^ g.m. ed alcuni episodi dei primi scontri tra le truppe francesi e i Vietminh. Bisogna dire che lo stupore e l’ entusiasmo del giornalista per la riuscita integrazione delle popolazioni africane del Maghreb e dell’ Africa Occidentale Francese in un moderno esercito europeo nasconde un fondo di razzismo che però va inquadrato storicamente. Dopo l’ indipendenza indiana del 1947, i resti dell’ impero britannico andavano lentamente ma inesorabilmente verso la disgregazione. Ormai sempre più spesso si accendevano scontri con movimenti nazionalisti e indipendentisti, che di fatto impedivano la totale smobilitazione del costoso apparato bellico rimasto in piedi dopo la 2^ guerra mondiale. In quello stesso 1949, le truppe di Sua Maestà stavano affrontando in Malesia una vera e propria guerra contro i comunisti locali destinata a durare anni, ma pudicamente definita “troubles” (problemi) dai media d’ oltremanica. Se si considerano anche la necessità di mantenere le truppe d’ occupazione in Germania (che sarebbero poi diventate il B.O.A.R. – British Army of Rhine) e fronteggiare l’ incipiente guerra fredda è evidente che la Gran Bretagna, travagliata da una gravissima crisi economica provocata dalle politiche socialiste ed anticapitaliste del governo laburista postbellico (welfare, sanità, pensioni, nazionalizzazione di industrie e servizi pubblici) non riusciva più sostenere una politica da grande potenza militare. Il valore della sterlina era crollato e gli inglesi vittoriosi erano costretti a un tenore di vita ancora più spartano di quello dei tedeschi vinti (il razionamento di alimentari e beni di consumo sarebbe durato nel Regno Unito sino ai primi anni ’50). E’ dunque comprensibile che gli inglesi fossero interessati a capire se popolazioni di colore riuscissero ad assimilare i moderni metodi di combattimento e fossero in grado di combattere lealmente fianco a fianco con soldati bianchi usando armi e apparecchiature complesse. Riconoscere nuovi diritti e doveri ai sudditi coloniali avrebbe permesso anche all’ esercito di Giorgio VI° di ridurre i costi, allargando la base del reclutamento. L’ esperimento francese sembrava confermarlo, ma nella mentalità dell’ imperialistica del cittadino medio britannico di allora, la cosa più difficile da ammettere sembrava ancora il trattamento di bianchi e neri su un piede di parità…
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    "Chissà a quale di questi alberi ci impiccheranno..."

  2. #2
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    Ma le truppe coloniali furono effettivamente usate con successo in Vietnam?
    Scusa la domanda ma a parte alcune notizie relative alla LEGIONE STRANIERA, la storia dell'esercito francese non è un argomento che conosco decentemente.
    sven hassel
    duri a morire

  3. #3
    Collaboratore L'avatar di Il Cav.
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    Si ed anche molto estesamente, reparti provenienti dal territorio metropolitano oltremare (Algeria) composti di arabi e coloni bianchi, reparti di Spahis maghrebini, reparti provenienti dalla Africa Occidentale Francese (AOF), reparti di Tiralleurs senegalesi, dai possedimenti francesi del Pacifico e naturalmente un gran numero di militari indocinesi (provenienti da quei territori che in seguito sarebbero diventati gli stati indipendenti del Vietnam, Laos, Cambogia). Quanto alla Legione vi erano inclusi moltissimi volontari anticomunisti reclutati nei campi di prigionia alla fine del 1945 (italiani, tedeschi, ungheresi, ustascia croati).
    "Chissà a quale di questi alberi ci impiccheranno..."

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