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Discussione: Cartolina austroungarica plurilingue prestampata

  1. #1
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    Cartolina austroungarica plurilingue prestampata

    Come risolvere la questione della censura militare in un esercito multilingue e multietnico come quello austro-ungarico? Tagliando il problema alla radice, ovvero eliminando il testo! Il militare, compilato l’ indirizzo del mittente e quello del destinatario negli appositi spazi sulla facciata opposta, doveva solo spedire. Nel riquadro al centro della cartolina era prestampata in tutte le lingue dell’ impero la frase “Sono sano e sto bene”. Notare lungo il bordo della l’ ordine perentorio di non comunicare altro. Perché se il soldato avesse scritto anche un semplice “non” davanti alla frase stampata il significato sarebbe stato ben diverso…
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    "Chissà a quale di questi alberi ci impiccheranno..."

  2. #2
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    Bellissima, sono anni che ne sto cercando una, se è tua complimenti....
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  3. #3
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    Solo una immagine da catalogo, anche io cercavo 1 originale...
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  4. #4
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    Salve,
    a Vienna,presso il Museo Militare(interessantissimo !)una decina di anni fa' vidi un manualetto tascabile per Ufficiali Medici nel quale,nelle varie lingue parlate nell' Impero (tedesco,ungherese,boemo,italiano,rumeno,serbo-croato ecc.ecc.) erano riportate varie domande da rivolgersi ai militari ("di che cosa soffri?","hai mal di testa?","hai mal di stomaco ?" ecc.ecc. ) Probabilmente era destinato a personale operante negli ospedali in quanto penso che nei reparti operativi si preferisse,almeno in tempo di pace,inserire,per quanto possibile, militari parlanti la stessa lingua.
    Documenti,comunque,interessanti.
    Fiamma Viola

  5. #5
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    Non necessariamente. Medici, cappellani militari (cattolici, protestanti, ebrei e musulmani) e ufficiali oltre un certo grado dovevano conoscere perfettamente oltre alla loro madrelingua anche il tedesco e una altra lingua parlata nel Impero Austroungarico. In Marina era obbligatoria la lingua italiana...
    "Chissà a quale di questi alberi ci impiccheranno..."

  6. #6
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    Grazie per le precisazioni,ma la disposizione relativa alle conoscenze linguistiche si applicava a tutti gli Ufficiali? Lo chiedo,perché mentre per quelli di carriera mi sembra facilmente attuabile(corsi di lingue straniere presso le Accademie)non credo che le conoscenze in questione potessero esser richieste alla maggioranza degli Ufficiali della riserva. Questi,quasi sicuramente ,conoscevano il tedesco(anche se non germanofoni)per gli studi fatti,ma le altre lingue?
    In un libro sugli ufficiali austroungarici di Deak(che al presente non riesco a recuperare) sono riportate statistiche delle lingue conosciute (oltre,chiaramente,al tedesco),ma limitatamente agli Ufficiali di carriera.
    Fiamma Viola

  7. #7
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    Perché non vedere anche l'altro lato?
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    Per non dimenticare

  8. #8
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    Salve,ritorno sulla discussione relativa alle conoscenze linguistiche dei Quadri dell'Esercito Austroungarico.
    Sto leggendo "Oltre Caporetto.La memoria in cammino.Voci dai due fronti" di Isnenghi e Pozzato (ed.Marsilio). In appendice sono riportati brani di diari e di testi scritti,come dice il titolo,da Italiani,Austroungarici e Tedeschi. Un autore, Hermanny-Miksch(comandante di un battaglione di montagna tirolese) lamenta la "pluralità di lingue nei corpi di truppa provocava difficoltà ...............nell'emanare ordini.........." Continua affermando che "..............non si poteva chiedere a chi emanava gli ordini di imparare parecchie lingue della Monarchia,ma al massimo una quando non era chiedere troppo".
    Questo lo scriveva un Tenente Colonnello di carriera (arrivò,stando al libro citato,al grado di Generale) che conosceva la realtà che non corrisponde sempre a quanto previsto da regolamenti e istruzioni.
    Mi sembra di ricordare che nel libro "Il buon soldato Shveik" (si è un libro satirico,ma..........) c'è un episodio in cui un Generale provoca un casino terrificante dando ordini(mi pare) in tedesco a soldati ruteni o slovacchi. Il ricordo non è preciso;il libro l'ho letto una quarantina d'anni or sono.
    Chiedo scusa se ho fatto perdere tempo e se sono andato fuori tema.
    Buona domenica atutti

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