Bombardamento di Frascati (8 settembre 1943).

[Il Cav.]

L’ 8 settembre 1943, a poche ore dalla proclamazione dell’ armistizio firmato a Cassibile il giorno 3 dello stesso mese, una formazione di quadrimotori B-17 eseguì una incursione su Frascati dove aveva sede il comando del Feldmaresciallo Albert Kesselring, nell’ intento di decapitare la struttura di comando tedesca in Italia in concomitanza con lo sbarco di truppe angloamericane a Salerno. Le “Fortezze Volanti” furono avvistate già in fase di avvicinamento dalla rete radar, ma solo un pugno di caccia della Regia Aeronautica decollò su allarme per intercettare la formazione, giungendo a bombardamento avvenuto. Quel giorno il sergente pilota Luigi Gorrini, asso della nostra aeronautica, abbattè un primo B-17 sulla verticale di Frascati, danneggiandone gravemente un secondo e inseguendolo poi nei cieli d’ Abruzzo, fino a vederlo schiantarsi sulle montagne (i resti di questo secondo aereo sono stati recentemente ritrovati sulla Maiella dal ricercatore e speleologo Lorenzo Grassi). Quel giorno del 1943 a Frascati si stavano girando alcune scene in esterni per il film “La donna della montagna” e al momento dell’ incursione attori e maestranze cercarono scampo disperdendosi nelle campagne circostanti. Anche i protagonisti principali della pellicola Amedeo Nazzari e Marina Berti si salvarono a stento, rientrando poi a Roma con mezzi di fortuna con indosso i costumi di scena. Nel bilancio delle vittime del bombardamento figurarono pochi soldati tedeschi e migliaia di civili italiani, mentre Kesselring – obiettivo designato dell’ incursione – rimase incolume in quanto in quel momento trovavasi altrove. I gravissimi danni inferti alla cittadina dei Castelli Romani paralizzarono praticamente la vita della popolazione eliminando ogni autorità costituita, tanto che già il 9 settembre fu costituito in Frascati un Comitato di Salute Pubblica formato dai maggiorenti e capeggiato dal vescovo Mons. Biagi Budelacci allo scopo di organizzare i soccorsi e assicurare i servizi indispensabili ai superstiti, dopo il collasso del governo Badoglio e il disarmo dei soldati italiani da parte dei germanici. Frascati fu oggetto anche nel 1944 di ulteriori attacchi aerei alleati, seppure di minore entità. Le foto in oggetto provengono da una pubblicazione a stampa realizzata in occasione del ventennale del bombardamento. Le didascalie riprendono fedelmente il testo originale.