Su La Stampa di oggi compare un articolo relativo alla pista di Vesime a firma di un certo Coletti.
Dato che sono particolarmente sensibile all'argomento non posso purtroppo non notare che l'articolo contiene diverse inesattezze che sarebbero state evitabili anche solo con una veloce consultazione dei libri e dei documenti che si trovano disponibili presso il museo a cui il Coletti accenna.
Solo le più eclatanti:
* il SOE era stato formato già nel 1940, quindi affermare che nel 1944 era appena stato costituito è un errore di datazione non indifferente.
* gli alleati usufruirono di numerose piste, più o meno preparate, in tutta Europa e solo in Nord Italia furono una quindicina. Per restare in Piemonte ricordo i numerosi atterraggi nei pressi di Orbassano con ben due aerei a notte. Quindi è errato parlare di due o tre piste in tutta Europa.
* Temple non morì in uno "scontro a fuoco" ma per un incidente automobilistico: non è il caso di distorcere notizie già acclarate da sempre sollevando dubbi inutili e dando lavoro ai soliti "dietrologi".
* Temple non fu trasportato in aereo al Sud, ma fu tumulato in una cappella di famiglia a Cortemilia e solo dopo la guerra fu traslato a Genova-Staglieno dove è tuttora sepolto. Corretto che venisse diffusa la notizia all'epoca per evitare conseguenze alla famiglia che aveva gentilmante concesso la sepoltura, ma oggi non è più accettabile.
* Gli atterraggi a Vesime furono forse sei, anche se uno di questi resta in dubbio e nelle fonti inglesi non se ne trova traccia, quindi probabilmnente solo cinque. Comunque non certamente sette.
E queste sono solo le prime annotazioni che mi vengono da una lettura affrettata: è meglio che non ci ritorni su anche se resto a disposizioni per eventuali chiarimenti su quanto ho scritto.
Comunque resto sempre della stessa idea: questi "scribacchini" farebbero meglio a non scrivere di cosa che non sanno.