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Discussione: Pistole ordinanza da Regio Esercito a Esercito post '46

  1. #1
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    Pistole ordinanza da Regio Esercito a Esercito post '46

    Salve a tutti,
    avevo una curiosità in merito alle armi di ordinanza, tipo la Beretta 34, assegnate ai militari di carriera. Mettiamo uno fosse ufficiale nel 1936, cioè sotto il ventennio fascista. Le punzonature della Beretta in dotazione riportavano l'anno del regime fascista corrispondente in caratteri romani e il marchio RE.Ma dopo il 1946 cosa accadde? I militari ex RE dovevano riconsegnare l'arma, per togliere la punzonatura, o potevano tenersela così com'era, con i vecchi punzoni?

  2. #2
    Utente registrato L'avatar di kanister
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    Viste le pezze al sedere che avevamo allì'inizio credi proprio che si siano preoccupati di qualche RE sulle armi?
    E poi, visto che non si riscontra alcuna arma con modifiche del genere direi proprio che non se ne interessarono.
    Si trovano invece facilmente armi ripristinate nel dopoguerra con il punzone FAET47 o simili abbinati ai vecchi punzoni. Indice dell'assenza di preoccupazioni del genere.
    Non vediamo la storia per come è ma per come siamo.

  3. #3
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    interessante. Un'altra cosa vorrei sapere: visti i frequenti ritrovamenti di queste armi "del nonno" nei solai e cantine, sembra non fosse uso/obbligo dei militari restituire l'arma una volta in congedo. La pistola di ordinanza veniva assegnata o bisognava comprarla, magari scalandola dallo stipendio?

  4. #4
    Utente registrato L'avatar di kanister
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    Gli ufficiali dovevano procurarsi l'arma con i loro fondi e restava di loro proprietà mentre ai soldati veniva consegnata dall'intendenza e dovevano restituirla.
    Procurarsi l'arma voleva dire sia acquistarla dall'amministrazione sia procurarsela da qualsiasi altra fonte, compresa portarsi l'arma "di famiglia".
    Non vediamo la storia per come è ma per come siamo.

  5. #5
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    per cui, teoricamnente, un ufficiale del RE poteva tenere nella fondina anche una Luger piuttosto che la 34

  6. #6
    Utente registrato L'avatar di kanister
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    Luger magari era difficile visto che durante la prima guerra mondiale non è che fossero così diffuse sul fronte italiano, però si videro molte pistole preda bellica austriaca, Steyr 1911 ad esempio.
    Non vediamo la storia per come è ma per come siamo.

  7. #7
    Moderatore L'avatar di maxtsn
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    Sarebbe anche buona cosa passare dalla stanza delle presentazioni per raccontare qualcosa di sè quando si entra in una comunità.
    Grazie
    Massimiliano
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    Max

    Frangar non flectar

  8. #8
    Utente registrato L'avatar di stefano c
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    Citazione Originariamente Scritto da kanister Visualizza Messaggio
    Gli ufficiali dovevano procurarsi l'arma con i loro fondi e restava di loro proprietà mentre ai soldati veniva consegnata dall'intendenza e dovevano restituirla.
    Procurarsi l'arma voleva dire sia acquistarla dall'amministrazione sia procurarsela da qualsiasi altra fonte, compresa portarsi l'arma "di famiglia".

    incredibile! un ufficiale di carriera non era fornito di arma personale?? parliamo di uno strumento atto a fare il proprio mestiere (la guerra) mica parliamo di corredi personalizzati, o secondi vestiti di sartoria piuttosto che calzature o altre fighetterie tipiche ... incredibile e interessante

  9. #9
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    forse non sai una cosa.... gli appartenenti alle FF.AA in tempo di pace NON possono avere un'arma in dotazione semplicemente perchè NON possono portarsela in giro se non per "servizio" e cioè durante esercitazioni o "servizi Armati" risultanti da apposito ordine scritto! In tal caso passano all'Armeria di Reparto e vengono armati. Se nò sono soggetti a circolare disarmati come tutti gli altri Cittadini. Naturalmente quanto ho scritto NON è valido per una sola componente delle FF.AA. e cioè l'Arma dei CC ma questo perchè oltre FF.AA l'Arma è anche FF.OO..Ho scritto anche "..in tempo di pace" perchè durante le 2 Guerre era invece in vigore diversa Normativa.Comunque gli Ufficiali,al momento del congedo, dovevano far modificare la LORO arma( se debitamente acquisita...) in un calibro "non militare" e infatti Beretta forniva idonea modifica per trasformare la 34' in calibro 7.65....certo, qualcuno si dimenticava di farlo o si era portato a casa una "preda" ...ma questo era ed è un reato...

  10. #10
    Utente registrato L'avatar di kanister
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    Precisiamo ulteriormente quanto scrive 157°: giusto per il periodo postbellico ma da correggere per il periodo prebellico e bellico.
    La normativa che introdusse il concetto di "arma da guerra" fu del 1937. Fino ad allora tutto andava bene, qualsiasi calibro fosse.
    Appunto per questo dal 1946 in avanti chi andava in congedo poteva conservare la propria arma solo se sostituiva la canna fuori calibro con una in calibro permesso
    Non vediamo la storia per come è ma per come siamo.

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